[REVIEW PARTY] “Feel. Prima dammi un bacio” di Tania Paxia
Feel. Prima dammi un bacio
Tania Paxia
Un attimo prima Jay sonnecchia sicuro di avere ancora la sua Frankie accanto e un attimo dopo apre gli occhi e… lei non è più lì. Non è detto che se ne sia andata senza prima dirgli niente. Giusto? E invece no. È fuggita. Di nuovo. Stavolta però Jay conosce la sua destinazione e il motivo per il quale è dovuta partire. Ormai è abituato alle fughe improvvise ed è pronto a ogni evenienza, anche a escogitare un piano b in meno di dieci minuti per organizzarle una sorpresa speciale.
Purtroppo dietro l’angolo ci sono sempre degli imprevisti. Questo vale anche per il bluesman più sopravvalutato e desiderato d’America, immune alle malelingue, ma non ai malanni di stagione che minacciano la sua salute e, soprattutto, la sua voce vellutata “come la buccia di una pesca”.
Nonostante ciò, quella più a rischio è la sua salute mentale, messa a dura prova da una nuova canzone priva di “visuale” e dai tentativi di Bernie, la sua agente, di spingerlo a diventare il produttore della prorompente Cora O’Dell con cui nessuno sembra più voler collaborare…
Recensione
In questa nuova novella, che interrompe momentaneamente la storia tra Frankie e Jay e la sua vicenda familiare, troviamo il racconto di Jay. Quest’ultimo si ritrova solo a causa della partenza di Frankie, tornata a casa per risolvere le molteplici problematiche con la madre Danielle, con un grave malanno. Un malanno che lo porta a dovere interrompere momentaneamente la sua carriera per lasciare riposare la voce, lasciando il lettore con un grosso dubbio: riuscirà Jay a tornare a cantare o dovrà dedicarsi a nuovi progetti che non implicano la voce?
Al momento questo avviene con Cora O’Dell, cantante poco apprezzata per la sua tecnica e per i suoi testi, totalmente lontana dal modo di lavorare di Jay.
Tania Paxia con questa novella fornisce un intermezzo piacevole ai lettori, i quali attendono frementi l’epilogo della vicenda tra Frankie e la madre e la scoperta della verità celata da anni.
“Il silenzio, molte volte, aiuta a creare le melodie più disparate diventando parte di esse, in un modo o nell’altro.”
Libro fornito da Newton Compton Editori