“Il Fu Mattia Pascal” in scena al Teatro Marconi per la regia di Claudio Boccaccini
Al Teatro Marconi va in scena il capolavoro pirandelliano “Il fu Mattia Pascal” diretto da Claudio Boccaccini. Lo spettacolo è reduce dal grande successo ottenuto l’anno scorso al teatro Ghione.
La storia è raccontata come un lungo flashback: Mattia Pascal (Felice Della Corte) parla con il bibliotecario del suo paese (Maurizio Greco) raccontandogli, o meglio facendogli leggere le vicissitudini capitategli da quando la gente lo credette morto.
Da questo spunto parte la nota storia de Il Fu Mattia Pascal, il quale creduto morto decise di cambiare nome in Adriano Meis e città, trasferendosi da Miragno a Roma. La rappresentazione di Boccaccini si focalizza quindi su Adriano Meis e non sulla vita precedentemente condotta con il nome di Mattia Pascal. Di conseguenza lo spettacolo si concentra sulla parentesi romana della vita del protagonista e sui nuovi rapporti che vede nascere con questo trasferimento. Si va dai dialoghi esistenziali condotti con il padrone di casa che lo ospita, a quelli amorosi che intrattiene con Adriana la figlia del proprietario di casa. E ancora dalle note più scherzose e irriverenti specialmente per la seduta spiritica condotta in casa con la presenza della “eccentrica” Pepita, alle battute mossegli sul suo aspetto fisico e in particolare sul suo occhio da parte di Adriana e dell’altra affittuaria interpretata da Siddhartha Prestinari; per arrivare anche a momenti più dolorosi e introspettivi che emergono dai discorsi tra Adriano e quest’ultima che, capiamo avere anche lei un passato doloroso alle spalle. Fino a Terenzio e al sospetto che ha fin dall’ inizio su quale sia la vera identità di Meis.
Tra questo groviglio di relazioni alla fine emerge un fatto chiaro: l’impossibilità per il protagonista di poter avere una vera relazione. Quando Terenzio gli ruba la valigia con i soldi Adriano capisce che quella vita non poteva essere condotta. Non poteva denunciare il fatto non avendo documenti che confermassero quella che lui diceva essere la sua vera identità e soprattutto per questo motivo non avrebbe mai potuto sposare Adriana. Decide quindi di inscenare la sua seconda morte, questa volta un suicidio, e di tornare al suo paese.
Qui si chiude il lungo flashback della rappresentazione e ritroviamo Mattia Pascal a conversare con il suo bibliotecario. Boccaccini mette dunque in scena uno spettacolo che spazia tra la commedia e il dramma, mettendo al centro le note maschere pirandelliane e indagando sulla vera natura umana nascosta dietro le facciate delle apparenze. Non basta a Mattia Pascal cambiare nome e aspetto (operandosi all’occhio) per poter cambiare identità.
I personaggi sul palco sono personaggi che si interrogano sulle loro vite e che cercano sollievo alle loro pene in una spiritualità che spazia tra il sacro e il profano. Il sacro rappresentato dalla fede cristiana di Adriana e il profano portato sul palco dal padre di questa e dall’altra inquilina donna della casa, dotata di poteri “medianici”.
Il Fu Mattia Pascal che è stato possibile vedere al Teatro Marconi di Roma tra il 24 Gennaio e il 3 Febbraio è uno spettacolo che rende particolarmente onore al valore moderno e attuale del romanzo che ci rappresenta una società alienante.
Adattato da Claudio Boccaccini e Eleonora Di Fortunato, nel cast oltre ai già citati Felice Della Corte, Maurizio Greco e Siddhartha Prestinari ci sono: Alessia Navarro, Paolo Perinelli, Marco Lupi e Livia Lucina Ferretti.
IL FU MATTIA PASCAL
Di Luigi Pirandello
Diretto Da Claudio Boccaccini
Adattamento Claudio Boccaccini ed Eleonora Di Fortunato
Con Felice Della Corte, Alessia Navarro, Siddhartha Prestinari, Paolo Perinelli, Maurizio Greco, Marco Lupi, LiviaLucina Ferretti
Aiuto Regia Eleonora Di Fortunato
Assistente Alla Regia Ilaria Serantoni
Musiche Massimiliano Pace
Costumi Antonella Balsamo E Francesco Bureca
Scenografie Giulia Colombo
Grafica Giorgia Guarnieri
Foto Marco Piscitrelli