Cinema: Il documentario “Beautiful Things”, un viaggio sinfonico nel consumismo del mondo contemporaneo || Dall’1 aprile nelle sale con Wanted Cinema
Un viaggio sinfonico nell’ossessione del consumismo nel mondo contemporaneo
“Beautiful Things”
dall’1 aprile nelle sale italiane con Wanted Cinema
Il documentario è scritto, diretto, musicato dal compositore Giorgio Ferrero e prodotto e co-diretto dal direttore della fotografia Federico Biasin
Milano, 20 marzo – Il documentario sinfonico “Beautiful Things”, opera prima del compositore e fotografo Giorgio Ferrero, co-diretto con il direttore della fotografia e produttore Federico Biasin, che mostra il processo produttivo degli oggetti che circondano la società contemporanea, arriva in sala da lunedì 1 aprile distribuito da Wanted Cinema.
Sviluppato e realizzato come progetto di Biennale College Cinema 2016, “Beautiful Things” è stato presentato alla 74/ma Mostra del Cinema di Venezia, dove ha ottenuto il premio ARCA Cinema Giovani per il miglior film italiano, e premiato come migliore opera prima al CPH:DOX di Copenhagen, oltre ad aver ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo ed essere stato presentato in oltre 70 festival in tutti i continenti.
Il film, suddiviso in quattro atti, racconta in un mix di musica, videoarte e complessi piani sequenza la realtà dei quattro protagonisti: Van è un manutentore di pozzi petroliferi. Lavora nel deserto, all’interno di un grande giacimento in Texas. Danilo è capo macchina su una nave cargo. Vive ogni giorno nel cuore dello scafo dove risiede un mastodontico motore. Andrea è uno scienziato. Ha passato la propria vita tra le formule matematiche e il silenzio delle camere anecoiche. Vito ha trascorso metà della propria vita gestendo slot machine. Oggi è il responsabile di un’immensa fossa di rifiuti in cemento armato. Questi uomini sono inconsapevolmente alla base della sequenza di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione degli oggetti che alimentano la bulimia del nostro stile di vita. Gli oggetti di cui pensiamo di aver bisogno ogni giorno iniziano e finiscono il loro viaggio all’interno di luoghi industriali e scientifici isolati e spettrali. Questi uomini sono monaci all’interno di templi di acciaio e cemento e ripetono ogni giorno nel silenzio e nella solitudine la stessa liturgia meccanica, convivendo con i propri fantasmi. Lei e Lui sono una coppia come tante. Hanno passato la vita ad accumulare oggetti fino a un punto di saturazione. Sono cresciuti nel boom della televisione commerciale, sono la prima generazione a essersi emancipata attraverso Internet. Oggi hanno quarant’anni e sono alla ricerca di una via d’uscita. Lei e Lui siamo noi. E non abbiamo mai sentito parlare di loro.
Beautiful Things – racconta Giorgio Ferrero – è un viaggio, una storia in quattro atti dove immagini, parole e suoni sono insolubili tra loro. Quattro mondi che si intersecano in cui perdersi. I protagonisti del film conducono vite lontanissime dalle nostre ma i loro fantasmi nell’armadio ci fanno sentire parte di un unico disegno.Il film è stato scritto con un approccio musicale, come una partitura in cui le note, le immagini e le parole hanno lo stesso peso e ognuna cerca la propria geometria tra le righe. Il film è dedicato a noi che non sappiamo vivere senza collezionare oggetti semi inutili. A noi tossici viziosi, bulimici accumulatori. A noi che non riusciamo a vivere nel silenzio. A noi che non riusciamo ad addormentarci senza Netflix nelle orecchie. A noi che accettiamo l’idea che la vita possa precederci ma non che i nostri oggetti ci possano sopravvivere. Questo film è un modo per sfuggire il nostro stile di vita da cui non riusciamo ad uscire in alcun modo. I brevi quadri della quotidianità di una coppia che si intersecano all’impianto narrativo principale del racconto sono le vite degli autori del film stesso. La generazione dei robottini, delle prime chat porno, dei peluche dell’Ikea. Abbiamo cercato attraverso la nostra malinconia di raccontare l’urgenza di un ritorno al silenzio, la ricerca di un respiro libero dalla compressione della vita immolata al rumore.
WANTED CINEMA
Wanted Cinema è una società di distribuzione fondata nel 2014. Ha un catalogo di oltre 70 titoli, tra film e documentari, molti dei quali vincitori di festival nazionali e internazionali. In tre anni di vita ha lavorato con realtà differenti tra sale cinematografiche, festival e rassegne. Tra i titoli distribuiti Dancer, Il giovane Karl Marx, I am not your negro, Kedi. La città dei gatti. Nel 2016 partecipa a un bando di crowd-funding del Comune di Milano e viene scelta tra le realtà che sono meritevoli di essere supportate. La campagna è vincente e ha visto la realizzazione del CineWanted, realtà finalizzata a promuovere un’idea di cinema nuovo e socialmente impegnato. Nel gennaio 2018 inaugura il nuovo progetto Wanted Clan, nato dall’esigenza di reinventare la sala cinematografica tradizionalmente intesa proponendo uno spazio all’insegna dell’innovazione artistica e della sperimentazione mediale.