Donne e sport, un binomio sempre più interessante
I successi di tante donne nello sport internazionale, anche in discipline tradizionalmente considerate appannaggio maschile, negli ultimi anni hanno avvicinato sempre più spesso il pubblico alle gesta di atlete entrate a far parte di un’immaginario collettivo in cui talento e spirito di sacrificio hanno finalmente anche un volto femminile. Ecco alcuni nomi che di recente hanno saputo entusiasmare pubblico ed esperti con i loro entusiasmanti risultati.
Le campionesse del volley che hanno fatto sognare l’Italia
È passato già qualche mese dai Campionati Mondiali Femminili di Pallavolo del 2018, ma gli italiani hanno ancora davanti agli occhi le gesta della corazzata azzurra, guidata da una incredibile Paola Egonu, premiata come miglior opposto, e dalle sue compagne Sylla, Malinov e De Gennaro (rispettivamente miglior schiacciatrice, miglior alzatrice e miglior libero). Sconfitta solo in finale dalla Serbia, la nazionale femminile di volley ha incollato alla tv migliaia di tifosi entusiasti, che sognavano un nuovo oro dopo quello ottenuto nel 2002 a Berlino.
Nonostante il secondo posto, l’italvolley femminile ha saputo entrare nei cuori di appassionati e non grazie a un gioco sempre a livelli altissimi, ma anche e soprattutto per merito di uno spirito di squadra e di un impegno costanti che hanno fatto letteralmente innamorare gli spettatori: quale miglior biglietto da visita per queste splendide ragazze?
Calcio femminile, uno sport sempre più amato
Il calcio è uno di quegli sport considerati solitamente poco adatto alle donne, eppure negli ultimi anni questa visione sta fortunatamente cambiando. Merito anche di atlete che con il sudore e l’impegno stanno riuscendo a dimostrare quanto il pallone possa essere un compagno di vita a prescindere dal sesso. Ecco così che campionati nazionali e tornei internazionali, come l’ultima Cyprus Cup che ha visto proprio l’Italia tra le protagoniste con un secondo posto finale, attraggono un pubblico sempre più vasto e variegato.
Sono proprio delle ultime settimane le notizie relative a record di biglietti venduti per match di calcio femminile: oltre 48mila spettatori per il match di Copa de la Reina tra Atletico Madrid e Athletic Bilbao in Spagna, ma non sfigurano i dati registrati in Italia, dove la partita tra Juventus e Fiorentina in piena lotta scudetto fa contare più di 26mila ticket staccati.
Nomi come quelli di Alex Morgan, Dzsenifer Marozsán, Hope Solo, Carli Lloyd, o delle nostre Barbara Bonansea, Ilaria Mauro e Martina Rosucci, sono solo alcuni esempi di calciatrici amate e osannate ormai quasi come i corrispettivi maschili.
Donne e poker, quando lo sport si fa al tavolo verde
Sebbene la percentuale di pro player femminili sia ancora bassa, anche nel poker non mancano grandi campionesse in grado di mettere in riga avversari ben più quotati ed esperti. Nomi come quelli di Liv Boeree, Vanessa Selbst, Maria Konnikova e Celina Lin sono solo alcuni esempi di giocatrici che hanno saputo, in pochi anni, costruire una carriera fatta di grandi successi sia al tavolo da gioco che fuori. Personaggi dagli innumerevoli talenti e interessi, le pokeriste che stanno facendo sognare gli appassionati di questo gioco rappresentano appieno la caparbietà e la forza delle donne, anche quando si trovano a lottare in un contesto tradizionalmente “riservato” agli uomini.
Anche in questo campo non mancano le italiane, alcune delle quali non più in attività ma che sono riuscite a raccogliere durante la loro carriera successi tali da rientrare tra le pokeriste più vincenti di tutti i tempi: Carla Solinas, Cecilia Pescaglini, Irene Baroni e Sabina Hiatullah sono alcune delle più abili strateghe di casa nostra per quanto riguarda il tavolo verde.
Anche il pugilato può essere donna
Se gli sport sopra citati possono sembrare tipicamente maschili, il pugilato presenta caratteristiche ancora più lontane da quello che è, nell’immaginario collettivo, lo sport declinato al femminile. Eppure anche quest’antica arte fatta di pugni e sudore attrae sempre di più le donne, che indossati i guantoni decidono di salire sul ring senza remore di alcun tipo.
Uno degli esempi più lampanti di questa passione è Silvia Bortot, diventata a 34 anni prima italiana campionessa d’Europa dei pesi superleggeri. Partita dalle arti marziali, la boxeur di Motta di Livenza ha trovato la sua consacrazione proprio nel pugilato, diventando un vero e proprio simbolo di caparbietà e sfida alle convenzioni.
Ancora qualche dubbio sulle potenzialità delle donne nello sport?
Immagini: Fonte: Wikimedia >>> Autore: Erik Drost >>> Licenza: Creative Commons 2.0
Fonte: Wikimedia >>> Autore: Gene Bromberg >>> Licenza: Creative Commons 2.0