Recensione del libro “Comandante Alfa – Missioni Segrete”
Ho iniziato questo libro una settimana fa e l’ho già quasi finito: è la storia delle origini e delle missioni più importanti del Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri, il famoso GIS.
A raccontare la storia è uno dei fondatori di questo corpo che per motivi di sicurezza non si firma. Il libro non è voluminoso, presenta una decina di capitoli e una breve ma sentita introduzione all’Arma del GIS.
Con mia grande sorpresa, il GIS è uno dei reparti d’élite a livello internazionale che trae le sue tattiche e strumenti dai migliori servizi speciali internazionali con la peculiarità dell’incredibile velocità e precisione degli interventi. Sono attribuibili al GIS numerosi arresti mafiosi e diverse missioni internazionali come sostegno alle forze di terra italiane. Inoltre, il GIS si distingue per un impeccabile codice etico: questo libro non è un’esaltazioni delle armi in stile Rambo, bensì un’umile rielaborazione dei momenti più significativi del GIS e la spiegazione del suo codice etico che obbliga gli operatori ad un assoluto rispetto per la vita sia degli innocenti sia dei criminali.
La prosa è molto scorrevole, il linguaggio semplice e poco settoriale e il ritmo serrato, soprattutto quando vengono descritte scene di interventi. Il libro salta la parte dell’addestramento del GIS, anche se alcuni paragrafi lasciano intuire quanto possano essere massacranti per prepararsi ad ogni tipo di scenario. Inoltre, questo libro offre una panoramica su alcuni aspetti salienti della nostra nazione: gli anni di Piombo, la caccia ai mafiosi, le missioni di pace internazionali e anche la descrizione di come è formato il corpo dei Carabinieri, citando numerosi generali e comandanti dell’Arma.
Questo libro vuole rendere omaggio a tutti gli operatori del GIS che restano nell’ombra per salvare vite umane e che sono votati al silenzio. Un libro per chi ha orecchie per intendere e mente per riflettere su cosa significhi far parte di un gruppo di unità speciale.
Unica pecca di questo libro è che è troppo corto: dettagli di altre missioni sarebbero stati apprezzati.
Martina Seppi