E’ uscito in digital download “Antropofagico I” nuovo progetto discografico di Celeste. In contemporanea è in rotazione radiofonica il singolo e online il videoclip
CELESTE
“Antropofagico I”.
In contemporanea è in rotazione radiofonica il singolo
“La marinera”
ed è online anche il videoclip.
E’ uscito in digital download “Antropofagico I” (etichetta discografica Offline Artistic Production, distribuzione digitale TuneCore), nuovo progetto discografico di Celeste, che prevede altri due Ep in uscita tra l’autunno 2019 e gli inizi del 2020. Un percorso di tre Ep, con la collaborazione dei direttori artistici Tony Brundo e Tony Canto, con tre sonorità differenti: il primo ha un’impronta brasiliana, la cui musica è molto importante nella vita artistica di Celeste ed è esaltata nel disco dalle tante collaborazioni con artisti brasiliani di calibro internazionale. Il secondo, che uscirà a ottobre, ha sonorità jazz, funk, soul e il terzo conterrà un suono contaminato da tutto il suo background musicale, ma più personale, caratteristico e distintivo.
In contemporanea all’Ep (registrato e mixato al Sonora Studio Rec da Vincenzo Cavalli, masterizzato da Claudio Giussani all’Energy Mastering) è in rotazione radiofonica il brano “La Marinera” (scritta da Tony Canto, che in passato ha pubblicato un disco in Brasile e attualmente è anche produttore di Mannarino), ed è online anche il videoclip. Il brano parla di una donna che ha avuto una vita difficile sin dalla nascita, che è fuggita dal suo Paese d’origine, che ha viaggiato con una barca tra le onde del mare più scuro ed è finita per strada, una donna dal cuore di un tamburo, ma che ha sempre mantenuto la dignità del suo paese negli occhi, la speranza di amare, e la voglia di costruire la sua vita altrove, una canzone che esprime il contrasto vivente tra felicità e sofferenza, tra malinconia e allegria, dove però vince la vita, l’amore puro e il senso della felicità. A completare la tracklist: “Lembra” scritta da Chico Adnet (un samba tradizionale rivisitato in una chiave nuova, con un andamento ritmico caratterizzato suoni elettronici moderni) “Algum Dia” (un samba arricchito dal suono fiati, scritta da Haroldo Mauro Jr, che in passato ha collaborato con due icone del samba come Edison Machado e Milton Banana) e “The Disease Of Dreaming” (una bossa in inglese mischiata a diverse influenze che la rendono interessante, scritta da Giuliano Castagna e Celeste).
“Io sono molto felice di questo lavoro perché questa mia passione inizialmente é nata grazie alle collaborazioni che tanti artisti italiani hanno avuto con artisti brasiliani creando opere meravigliose e indimenticabili. Io ho amato Mina, Sergio Endrigo, Ornella Vanoni, Ungaretti, che ha registrato un’opera meravigliosa con Vinicius de Moraes – racconta Celeste -. Ma la passione è cresciuta soprattutto perchè ho avuto la fortuna di incontrare in questo percorso diverse persone che mi hanno guidata, aiutata, e illuminata: a partire dai direttori artistici Tony Brundo e Tony Canto, con cui ho condiviso da subito il mio interesse per la musica brasiliana. Il musicista Mauro Refosco (percussionista dei Red Hot Chili di Peppers, di David Byrne, dei Talking Heads) si è occupato delle percussioni di questo progetto; Haroldo, grande pianista, Grazie a lui ho conociuto anche Chico Adnet (che ha lavorato con Edu Lobo, Chico Buarque, Vinicius de Moraes) anche lui un artista con un’esperienza incredibile, una carriera musicale molto importante, si è mostrato da subito molto gentile con me, dandomi anche lui una delle sue canzoni, “Lembra”, mi sono sentita onorata e felicissima pr questo”.
“La mia idea per questo nuovo progetto è andata a maturare nel tempo – prosegue Celeste – sentivo la necessità di inserire in questo le sonorità che più mi appartenevano e di poterle presentare e spiegare in un determinato modo, come un mio percorso interno, come fasi, come un albero ricco di rami, in cui ogni ramo rappresenta una sonorità specifica di una cultura, di un’influenza, di un determinato territorio o momento storico, ma ogni ramo è parte fondamentale di quell’albero. Allora è nata l’idea di fare un trittico di Ep con tre idee sonore diverse: il primo con un impronta decisivamente brasiliana; il secondo EP avrà un sound più internazionale, funk, jazz, blues and soul e il terzo avrà un suono che riunirà tutte queste influenze ma con un sound più personale, distintivo e caratteristico.”
“Ho deciso di chiamare questo trittico ‘Antropofagico’ – conclude – perchè questa parola descrive esattamente la mia attitudine verso la musica. Sin dal primo momento in cui mi sono avvicinata al mondo della musica brasiliana mi ha affascinato il concetto dell’Antropofagia, che venne usato come concetto nel movimento modernista degli anni venti in Brasile, con Tarsila Do Amaral, Oswald de Andrade, Mário de Andrade, Tommaso Marinetti, Heitor Villa Lobos, e dopo venne ripreso anche nel movimento Tropicalista negli anni sessanta, che aveva come esponenti Caetano Veloso, Gilberto Gil, Maria Bethânia, Gal Costa, Tom Zé, Rita Lee, Os Mutantes, Hélio Oiticica, Torquato Neto, etc. Antropofagia perché io voglio prendere e deglutire tutte le influenze e gli stili che mi interessano, per poi rimescolarli e buttarli fuori ma a modo mio, più personale, mescolate con la mia personalità e gusto”.
Note biografiche:
Celeste, all’anagrafe Celeste Caramanna, inizia a cantare e a manifestare la sua grande passione per la musica da subito: a soli 3 anni suo padre, accorgendosi del suo particolare interesse, le compra un piccolo mangianastri portatile, che Celeste porta sempre con sé e con cui ascolta e canta le canzoni di Mina. A sei anni, dopo aver assistito ad un concerto di fine anno, resta affascinata dal flauto traverso a cui si dedica per un breve periodo. Inizia a frequentare una scuola di musica per imparare questo strumento e, contemporaneamente, fa parte di un coro e coltiva la passione per la danza classica. All’età di dodici anni comincia a studiare canto, attività che porta avanti tutt’oggi. Per capire un po’ meglio la struttura della musica, Celeste prende per un periodo lezioni di pianoforte.
Nel 2011 partecipa al programma televisivo “Io Canto”, dove ha modo di esibirsi con molti nomi importanti della musica pop italiana come Claudio Baglioni e Toto Cutugno.
Dopo alcuni anni prende vita un progetto che prevede lo sviluppo e la maturazione di questo talento e che ha come finalità la produzione di un primo album e il lancio di Celeste come artista. Partendo dalla scelta di un repertorio di cover e arrivando a una ricerca di brani inediti, su cui Celeste ha collaborato attivamente con gli autori, l’artista lavora per trovare un piccolo mondo, dentro il grande universe della musica, che possa contenere la sua personalità. Altra caratteristica fondamentale del progetto è l’esecuzione all’estero di diversi spettacoli, che si concretizza con la realizzazione di una serie di concerti in Brasile nel 2015, e con l’internazionalizzazione dei brani, cantati in italiano, inglese, portoghese e francese. Il passo successivo è un approfondimento minuzioso dello stile musicale, pur mantenendo intatta l’esigenza di Celeste di mantenere la libertà di toccare con il canto diversi generi per questo inizio di carriera.
Il 10 Giugno del 2016 esce il suo primo singolo “Once a day”, che ha suonato in diverse radio. Nell’arco di tempo che va da ottobre del 2016 a maggio del 2017, si dedica intensamente, in tutto questo lungo periodo, alla realizzazione dell’album +18, uscito il 16 Giugno del 2017, momento in cui lancia il suo secondo singolo “Changing for the better”.
Dopo l’uscita del disco fa diversi concerti per portare in giro e far conoscere i suoi brani inediti e all’inizio del 2018 comincia ad esibirsi a Londra, in cui ha in programma diversi spettacoli durante tutto l’anno, presentando il repertorio inedito del disco e diverse interpretazioni di classici dal samba alla bossa nova, dal samba rock al samba funk, esplorando tutti i ritmi e le ricche sonorità della musica brasiliana.
A Marzo del 2018 parte un tour teatrale, che comprende un giro in 10 regioni diverse d’Italia nella magia di teatri meravigliosi. Nel suo ritorno a Londra, dopo essere stata invitata a fare una partecipazione al Ronnie Scott’s, storico jazz club di Londra, realizza degli show in diversi importanti jazz club e venue, dal Pizza Express Soho jazz club alla Union Chapel e al 606 Jazz Club.
Nonostante la sua giovane età Celeste si è già esibita in diversi posti nel mondo, dal Italia al Brasile, Francia, Irlanda, Olanda, Portogallo, Gran Bretagna, accompagnata sempre dalla sua super band. Ha anche aperto diversi shows di artisti brasiliani importanti come Nando Reis e Martinho Da Vila.
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