Recensione del romanzo “Nel cuore della notte” di Rebecca West

Rebecca West

Nel cuore della notte

Traduzione di Francesca Frigerio

Pagine:

406

Prezzo in libreria:

€ 20

Prezzo E-Book:

€ 9.99

Data Pubblicazione:

28-01-2019

Recensione

Secondo volume della trilogia di Rebecca West, il romanzo “Nel cuore della notte”, continua a raccontare al lettore le vicissitudini della famiglia Aubrey, sempre attraverso il punto di vista di una delle figlie gemelle, Rose.

Gli anni appena trascorsi hanno condotto le tre giovani fanciulle, Cordelia, Mary e Rose, al difficile mondo dell’età adulta, la cui soglia le allontana sempre più dalla visione fanciullesca della loro vita e dei loro genitori.

Il padre Piers è il grande assente nel libro, scomparso e di cui non si saprà mai il destino.

L’universo della famiglia continua ad essere dominato totalmente dalle donne, che conquistano interamente lo strato sociale in cui vivono.

Le due gemelle, Rose e Mary, divenuta studentesse e pianiste, egemonizzano il romanzo, raccontando la quotidianità in modo, a volte, crudele e privo di pietà, soprattutto nei confronti della sorella Cordelia, che continua ad essere considerata la “strana” della famiglia, nonostante sia quella che cerchi, attraverso il raziocinio, di indirizzare tutti i componenti verso la normalità.

La madre appoggia pienamente le due figlie gemelle, meritevoli del suo pieno amore per il talento che possiedono mentre sembra, a tratti, “rifuggire” Cordelia, la quale si conquista le simpatie del lettore, per il suo non essere interamente amata dalla famiglia e soprattutto dalle sorelle.

La famiglia Aubrey,con lo scorrere delle pagine, fa emergere le sue fragilità e i suoi orrori quotidiani, vittima di pregiudizi interni e di contraddizioni. L’unico uomo della famiglia è il giovane Richard, la cui personalità latente lo rende un personaggio contraddittorio. L’entrata in guerra e il suo desiderio di arruolarsi lo renderanno meno labile e più concreto.

“Se mi volto a guardare, il nostro modo di affrontare la vita era così naturale da non sembrarlo affatto. Probabilmente davamo l’impressione di essere quattro automi dipinti a colori sgargianti.”

La cugina Rosamund, divenuta infermiera, continua ad avere un legame speciale con Richard e la benevolenza dell’intera famiglia.

Fa capolino un altro personaggio, quasi a sostituire, nel lettore la figura del padre: il signor Morpungo, vecchio amico del capofamiglia, che si occuperà con amorevole presenza della famiglia e soprattutto della madre Clare.

Emergono nuovi luoghi, tra cui la locanda “Dog and Duck”, in cui la famiglia trascorre ore liete, di proprietà di Len Darcy, ex allibratore. Una locanda che consente agli Aubrey di allontarsi dalle preoccupazioni quotidiane.

Ci si domanda, scorrendo le pagine, se il futuro scelto dalla madre per Rose e Mary le porterà ad essere felici oppure si “svelerà”, mostrando ad esse la mancanza di arbitrio avuto nelle decisioni compiute. Cordelia smetterà di essere una figura vacua per la famiglia oppure la sua “normalità” la condurrà ad un allontanamento definitivo?

“Ero come un mare governato da due lune. Questo comportava un ribollire di acque, con maree che si alzavano bruscamente spazzando via ogni cosa e poi si abbassavano fino a lasciare completamente scoperta la terra.”

 

Romanzo fornito da Fazi Editore ?️


Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!