Dieta vegana/vegetariana: pro e contro.
L’Academy of Nutrition and Dietetics conferma che una dieta vegana/vegetariana è salutare per gli infanti e i bambini.
Negli ultimi anni si è visto un forte aumento di persone che hanno abbracciato la dieta vegetariana.
In Italia secondo l’Unione vegetariana Europea, più di sei milioni di italiani ha deciso di abbandonare la normale nutrizione per approdare a quella vegetariana, negli USA secondo un sondaggio di Public Policy, il 13% si definisce vegetariano o vegano, mentre in Germania il 7%.
Le motivazioni che spingono molti a voler adottare questo stile di vita sono molteplici: ragioni etiche per il rispetto degli animali, principi religiosi, per la propria salute e quella dell’ambiente, dato che l’allevamento di animali ha un impatto negativo su di esso. Alcuni paesi invece hanno una vera e propria tradizione, come l’India dove il 40% della popolazione è vegetariana.
Vi sono diversi tipi di diete vegetariane:
- vegana, che elimina qualsiasi alimento che sia di origine animale;
- latto-vegetariana, ammette i prodotti animali indiretti come latte, formaggi, miele;
- latto-ovo-vegetariana, che è come la latto-vegetariana solo che include anche le uova;
- semi-vegetariana che esclude la carne rossa.
Ma quali vantaggi e svantaggi presenta?
Adottare una dieta vegetariana può essere una prevenzione per molte malattie come l’obesità, patologie cardiache, alcuni tipi di tumore in particolare al colon, in quanto questa dieta è priva di grassi, in particolare di grassi saturi. Inoltre solitamente vengono assunte molte fibre e queste comportano la risoluzione di problemi come la costipazione, le emorroidi e le vene varicose.
I vegetariani però con la loro dieta, in particolare quella vegana, non assumono importanti fonti di proteine, calcio, ferro e vitamina B12.
Le proteine, il calcio e il ferro però possono essere integrati con legumi, frutta secca e cereali. La vitamina B12 si trova invece solo in alimenti di origine animale. Questa vitamina è fondamentale per la formazione di globuli rossi, contribuisce anche alla buona salute del sistema nervoso, infatti la carenza di questa può provocare danni al sistema nervoso, e un aumento nel sangue di omocisteina, aminoacido che è stato messo in relazione con il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, tumori e demenza.
È consigliabile quindi per i vegani in particolare, assumere integratori di vitamina B12.
Dunque è una dieta, soprattutto quella vegana, che comporta anche i suoi rischi, ma nonostante ciò molti sportivi a livello agonistico sono vegetariani e questo non ha compromesso i loro risultati.
Ne riportiamo qui alcuni:
- Dave Scott, il più grande triatleta del mondo;
- Edwin Moses, 400 m a ostacoli, con la vittoria consecutiva di 107 finali;
- Walter “Killer” Kowalski, wrestling;
- Andreas Cahling, bodybuilding, arrivato alle finali del campionato mondiale per professionisti di IFBB;
- Martina Navratilova, tennista numero 1 al mondo negli anni che vanno dal 1978 al ’87;
- Carl Lewis, salto in lungo e velocità. Oro alle Olimpiadi di Los Angeles, Seul e Barcellona;
Ma nei bambini quanto può far bene una dieta vegetariana?
Secondo l’Academy of Nutrition and Dietetics e l’American Academy of Pediatrics, una dieta vegetariana o vegana è salutare per i bambini.
Devono comunque assumere per i primi sei mesi il latte materno e assicurarsi che, all’assunzione di cibi solidi non manchi nulla nella loro nutrizione. Vitamina B12, calcio, ferro, proteine e fibre non devono mancare nella loro dieta per permettergli una buona crescita.
Concludiamo quindi dicendo che è indispensabile assumere determinati cibi, in particolare per i bambini che sono stati spesso oggetto di forti discussioni, problema centrale nei dibattiti tra vegani/vegetariani e non.
Sono scelte che ognuno prende per sé, è uno stile di vita che si deve intraprendere da soli con la consapevolezza di continuare comunque una giusta alimentazione cercando di integrare tutti i principi nutritivi, così come chi non segue una dieta vegana/vegetariana deve assumere la giusta quantità di cibi e non assumere elevate quantità di cibo spazzatura.