{Review Tour} Recensione del romanzo “Volevo essere la tua ragazza” di Meredith Russo
Informazioni bibliografiche del libro
- Titolo del Libro: Volevo essere la tua ragazza
- Autore: Meredith Russo
- Editore: Newton Compton
- Collana: Anagramma, Nr. 562
- Data di Pubblicazione: settembre 2017
- Genere: LETTERATURE STRANIERE: TESTI
- Pagine: 320
- Amazon: Volevo essere la tua ragazza
Sinossi
Amanda Hardy si è appena trasferita, e nella nuova scuola non conosce ancora nessuno. Vorrebbe farsi dei nuovi amici, ma ha un segreto, e per mantenerlo non deve dare troppa confidenza alle persone. Almeno questo è il suo proposito. Ma quando incontra il dolce e accomodante Grant, Amanda non può fare a meno di lasciarlo entrare, poco alla volta, nella sua vita. Man mano che trascorrono il tempo insieme, Amanda si rende conto di quante cose si sta perdendo nel tentativo di tenere al riparo il proprio cuore. Giorno dopo giorno si ritrova a voler condividere con Grant tutto di se stessa, compreso il suo passato. Ma è terrorizzata all’idea che, una volta saputa la verità, il ragazzo non sarà in grado di vedere oltre, e si allontanerà per sempre. Qual è il terribile segreto che Amanda non vuole rivelare? Un nome: Andrew. È il nome con cui Amanda era conosciuta nella vecchia scuola e nella vita che ha rinnegato. Ma davvero la verità può avere un prezzo così alto?
Il miglior libro dell’anno finalmente in Italia
In corso di traduzione in 11 Paesi
Una storia d’amore come tutte le altre, ma non proprio
«Lo splendido ritratto di una ragazza che cerca di trovare il suo posto nel mondo.»
The Washington Post
«Un debutto brillante, all’insegna della speranza e di un’appassionata dolcezza.»
Publishers Weekly
«Una storia necessaria e universale, sulla diversità e sui pregiudizi duri a morire… Trabocca di amore, speranza e verità.»
Kirkus Reviews
• Libro dell’anno Publishers Weekly • Libro dell’anno Kirkus Reviews • Selezione Zoella Book Club • Libro dell’anno Amazon • Finalista Goodreads Choice Award • Libro YA dell’anno Barnes & Noble • Libro YA dell’anno Bustle • Top 10 IndieNext • Uno dei 50 libri che ogni teenager dovrebbe leggere per Flavorwire • Vincitore Stonewall Book Award • Premio Walter Dean Myers Honor per la letteratura per ragazzi • Romanzo YA dell’anno iBooks • Candidato al Premio per la Fiction YALSA 2017 • Candidato al Premio Quick Picks for Reluctant Readers YALSA 2017
Bibliografia
Meredith Russo ha cambiato la sua identità sessuale qualche anno fa e vive a Chattanooga, nel Tennessee, con i suoi due figli. Volevo essere la tua ragazza, il suo romanzo d’esordio, ha vinto decine di importanti riconoscimenti in America e all’estero. Scrive sul «New York Times» su temi legati al gender
Ci sono storie che devono essere raccontate e lettori che devono leggerle: “Volevo essere la tua ragazza” merita ciò. Una storia che insegna e fa comprendere quanta sofferenza e bellezza è presente al mondo.
Un romanzo in cui ho riscontrato come valore assoluto l’amicizia: amicizia tradita ma soprattutto amicizia che va oltre i pregiudizi, non solo degli altri ma anche propri.
La protagonista, Amanda, è una giovane ragazza di 18 anni, nata in un corpo sbagliato ma con il coraggio di non accettare il destino capitatole.
Ciò che vuole e merita è solo di vivere serenamente la sua età e ciò che ne consegue: amori, amicizie, passioni e sogni.
La brutalità umana, tuttavia, rende quasi impossibile ciò.
<<Il tuo amico?>>
<<Già. Venivamo qua quando i suoi litigavano o quando qualcuno lo infastidiva a scuola>>.
<<Cosa gli è successo davvero>>”
Grant si strofinò i polpastrelli con il pollice. <<È morto>>.
Annuii in silenzio. <<L’ha fatto da solo o qualcuno lo ha ucciso?>>
<<Se la gente ti porta a farlo>>, sussurrò Grant, con la voce un po’ rotta, <<allora la responsabilità è loro>>.
La scrittrice, anch’essa transgender, riesce in modo delicato e intenso a raccontare una storia: ma forse non semplicemente una vicenda inventata bensì la realtà per molti.
“Da quando riuscivo a ricordare mi ero sempre scusata per la mia esistenza, perché cercavo di essere chi ero, perché vivevo la vita che sentivo di dover vivere. Capii che non mi dispiaceva più essere viva. Ma meritavo di vivere. Meritavo di trovare l’amore, ora lo sapevo, ora ci credevo: meritavo di essere amata.”
Mi sono emozionata e arrabbiata molto spesso leggendo il libro: emozionata per Amanda e il suo vissuto ed arrabbiata per la cecità e la cattiveria umana.
“Non mi dispiaceva: il dolore mi ricordava che ero viva. Per anni ero stata intorpidita, per anni avevo cercato disperatamente di sentire qualcosa.”
Un libro che consiglierei nelle scuole; è giunto il tempo di smettere di credere che queste realtà siano distanti. È giunto il momento di capire quanto la vita sia vasta e quanto ogni essere umano è diverso: la diversità è un valore aggiunto, non causa di paura o disprezzo!
“Pensai che tutti possono avere due verità dentro di sé, e a volte sembra impossibile allineare ciò che hai dentro con quello che sei fuori.”
Concludo la mia recensione con le parole conclusive che l’autrice ha inserito nei ringraziamenti del romanzo e che credo siano le più idonee, nella parte finale, non solo per le persone transgender, cisessuali gay, lesbiche e bisessuali, bensì per tutti quelli che non trovano una speranza in questa immensità.
“A tutte le persone trans e ai cisessuali gay, lesbiche e bisessuali che stanno pensando al suicidio: per favore chiamate il Telefono Amico Gay. È un servizio di ascolto telefonico rivolto in particolare a persone LGBT. In Italia è attualmente attivo il numero verde contro l’omofobia e transfobia Gay Help Line: 800 713 713. Lo so che fa male. Lo so che a volte fa tanto male che non riuscite a respirare. Lo so perché ci sono passata. Per favore non ci lasciate. Vi prometto che la vita può essere bella, e abbiamo troppo bisogno di voi.”
“Un libro che consiglierei nelle scuole; è giunto il tempo di smettere di credere che queste realtà siano distanti. È giunto il momento di capire quanto la vita sia vasta e quanto ogni essere umano è diverso: la diversità è un valore aggiunto, non causa di paura o disprezzo!” condivido assolutamente con te questo pensiero! Purtroppo in una società piena di pregiudizi sarebbe giusto combatterli.
Assolutamente! Spero che nel tempo qualcosa cambi.