“Macbeth” di Daniele Salvo al Globe Theatre di Roma: recensione della tragedia shakespeariana
È stato in scena al Gigi Proietti Globe Theatre di Roma il Macbeth di William Shakespeare.
La tragedia, regia, traduzione e adattamento di Daniele Salvo, è al momento l’ultima opera che calcherà le assi del teatro nella stagione 2022. A seguito dell’incidente verificatosi, ovvero il cedimento di una delle scale che ha causato il ferimento di 12 studenti, il teatro è stato chiuso e la procura ha aperto un’inchiesta.
È stato, quindi, il Macbeth l’ultima opera shakespeariana a calcare il palcoscenico.
Mai titolo fu più profetico. Gli attori, soprattutto inglesi, credono, infatti, che la pièce sia portatrice di nefasti eventi e per tale motivo preferiscono chiamarla “The Scottish Play”.
Il Macbeth di Daniele Salvo è una tragedia funesta, dai toni gotici, in cui l’ambizione, la sete di potere e la paura di perdere ciò che con l’inganno si è ottenuto tramutano l’esistenza in oscurità perpetua.
Macbeth (Graziano Piazza) e la consorte (Melania Giglio) tramano nell’ombra per ottenere l’ambito successo, il sommo privilegio di divenire re.
L’ambizione conduce la coppia all’uccisione del regnante, Re Duncan (Carlo Valli) e all’assassinio di amici, donne e bambini. Nulla sembra fermare la loro bramosia. Ma anche l’animo più nero rimane in fondo umano e il dubbio, la paura, il terrore lo contaminano lacerandolo.
Il male si insinua nella psiche e diviene inconscio latente.
La tragedia ha il suo inizio con l’apparizione delle tre “streghe”, personaggi esoterici che annunciano il futuro a Macbeth: sarà re. Ma Macbeth non ha figli e il suo potere potrebbe rimanere fine a se stesso. È necessario, quindi, intervenire, uccidendo l’amico Banquo (Alessandro Marmorini) e suo figlio. A Banquo è stato, infatti, predetto che sarà capostipite di una dinastia di re.
Ombre, visioni, voci: il re continua la sua discesa negli inferi, perdendo sempre più la coscienza di uomo e diventando pulsazione e ambiguità.
Il Macbeth, dalla durata di circa 3 ore, è immersivo: lo spettatore è parte della tragedia, diviene dolore e terrore.
Il regista, con atmosfere tipiche di un film di David Lynch, trasforma la notte più nera in ombre, in suoni nefasti e in apparizioni terrorizzanti.
La tragedia mette in scena la malvagità dell’uomo e la sua sete funesta di potere. È la donna, Lady Macbeth, interpretata da una magistrale Melania Giglio, la personificazione del male, la forza pulsante in grado di convincere un uomo sempre stato retto a commettere il regicidio. È la violenza della sua azione, infine, a spingere la donna alla follia e Macbeth a una completa disumanizzazione e perdita di contatto con la realtà.
“La vita non è che un’ombra che cammina; un povero commediante che si pavoneggia e si agita sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa nulla”.
L’interpretazione eccellente del cast, l’attenzione minuziosa ai movimenti, ai suoni, alle atmosfere e l’adattamento ben riuscito rendono il Macbeth di Daniele Salvo una pièce “completa” in cui potersi osservare nell’aspetto più cruento di essere “uomo”.
Interpreti – Macbeth
Macduff /Nobile scozzese ALESSANDRO ALBERTIN
Terzo sicario/ Giovane Seyward ANTONIO BERTUSI
Ross/Nobile scozzese SIMONE CIAMPI
Primo sicario/Vecchio/Seyward MARTINO DUANE
Fleance/Figlio di Macduff/Secondo Messo/ Servo CATERINA FONTANA
Danalbain/Mentheit GABRIO GENTILINI
Seconda Strega GIULIA GALIANI
Lady Macbeth MELANIA GIGLIO
Portinaio/Medico/Soldato MASSIMILIANO GIOVANETTI
Capitano/Caithness/Sicario FRANCESCO IAIA
Terza Strega FRANCESCA MARIA
Malcom/Figlio di Duncan ALBERTO MARIOTTI
Banquo ALESSANDRO MARMORINI
Angus/Primo messo MATTEO MILANI
Lady Macduff/Dama/Spettro MARTA NUTI
Lennox / Nobile scozzese RICCARDO PARRAVICINI
Macbeth GRAZIANO PIAZZA
Prima Strega SILVIA PIETTA
Duncan/Re di Scozia CARLO VALLI
MacDonwald, Giovane Seyward, Soldati, Ufficiali, Servi, Seguito di Duncan,
Seguito di Macbeth, Apparizioni e spettri
GABRIELE CRISAFULLI, LORENZO IACUZIO,ROBERTO MARRA
Scene
FABIANA DI MARCO
Costumi
DANIELE GELSI
Musiche
MARCO PODDA
Assistenti alla Regia
RAFFAELE LA TAGLIATA MATTEO FIORI
Maestro d’Armi-Combattimenti
ANTONIO BERTUSI
Disegno luci
UMILE VAINIERI
Fonica
DAVIDE ZEZZA