“I Favolosi anni ’60 e ’70 a Milano”: la mostra all’Auditorium Conciliazione di Roma dal 28 settembre al 20 novembre 2022
“I Favolosi anni ’60 e ’70 a Milano”: all’Auditorium Conciliazione di Roma la mostra dal 28 settembre al 20 novembre 2022.
In esposizione più di 30 opere di Piero Manzoni, Lucio Fontana, Mimmo Rotella, Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Paolo Scheggi, Michele Zaza, Arman, Daniel Spoerri, Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Gianni Dova, Emilio Scanavino, Valerio Adami, Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Bruno Di Bello, Ugo Nespolo, Fabrizio Plessi, Sergio Sarri, Emilio Tadini.
La mostra è dedicata alla Milano di anni in cui il fermento dell’avanguardie artistiche rappresentava un “modello artistico innovatore, propositivo, sconvolgente rispetto alla tradizione”.
Gli anni ’60 e ’70 rappresentano una rivoluzione delle visioni e delle forme espressive; l’opera d’arte si trasforma radicalmente nel suo assetto teorico e nella sua natura fisica.
L’esposizione è divisa in quattro sezioni specifiche:
- la prima sezione Arte, Materia e Spazio Verso Lo Zero presenta le opere di Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Michele Zaza;
- la seconda sezione Nouveau Réalisme tra Italia e Francia comprende Arman, Piero Manzoni, Mimmo Rotella, Daniel Spoerri;
- nella terza sezione Nuclearismo e Astrazioni si trovano Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Gianni Dova, Emilio Scanavino;
- la quarta sezione Nei Mondi della Nuova Comunicazione vengono raccolte Valerio Adami, Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Bruno Di Bello, Ugo Nespolo, Fabrizio Plessi, Sergio Sarri, Emilio Tadini.
La mostra è polifonica e in grado di restituire la complessità e la bellezza artistica di un momento storico di grande rilevanza.
La volontà è quella di dare vita a un dialogo tra Roma e Milano, in un omaggio e uno scambio di sollecitazioni tra i due grandi poli dell’arte in Italia negli anni del boom economico e della rinascita dell’Italia.
La mostra ripercorrerà così le fasi più innovative delle avanguardie a Milano tra anni Sessanta e Settanta, a partire dalle esperienze di apertura verso un nuovo spazio e nuovi territori, di un’astrazione che si apre all’ambiente e allo spazio della vita, per andare frequentemente al di là della pittura e della scultura intese in senso tradizionale, in una visione che si serve spesso dei nuovi materiali della realtà contemporanea o del loro annullamento in una dimensione mentale che culmina nei nuovi esiti concettuali.
Le esperienze aniconiche, il dialogo con la scienza, l’architettura e il design, il prelievo oggettuale dal nuovo mondo industriale, il dialogo e le dialettiche con i mass media e con le nuove sollecitazioni paradigmatiche dell’universo collettivo delle culture “popolari” daranno così vita a un mosaico affascinante e ricco di spunti e di nuove possibilità di riflessione.
Afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro: «Sono molto lieto di tornare a proporre una mostra sull’arte italiana degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, dopo quella realizzata lo scorso anno a Roma presso la Galleria Monogramma a via Margutta e dedicata alla “Scuola di Piazza del Popolo”. Milano in quegli anni era il fulcro dell’Avanguardia internazionale in cui prendevano forma movimenti e tendenze, dallo Spazialismo all’Arte Nucleare. Non a caso essa era caratterizzata da una forte animazione per così dire più “scientista”, in cui gli artisti, che ne proclamavano la primazia attraverso un serrato confronto con le Avanguardie europee, si connotavano per una visione molto soggettiva della loro creatività: penso a Enrico Baj, Roberto Crippa, Gianni Dova, Ugo Nespolo. Inoltre, mentre gli artisti dell’area romana – Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Renato Mambor e altri – apparivano maggiormente in dialogo con la Pop Art americana (forse anche per lo speciale rapporto della Capitale con gli Stati Uniti, alimentato dal boom del cinema che fece di Cinecittà “Hollywood sul Tevere”), Milano era più in sintonia con il contesto artistico europeo, in particolare con Francia, Belgio e Inghilterra. Le sperimentazioni e l’innovazione di cui gli artisti attivi in quel periodo sulla piazza milanese si fecero portatori hanno rappresentato una svolta culturale non soltanto italiana e segnato indelebilmente un’epoca, rispetto alla quale ancora oggi non me ne sovviene un’altra che possa reggere il confronto.».
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo Gangemi editore, con testi del Prof. Emmanuele Emanuele, Enrico Lombardi, Lorenzo Canova, Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.
La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed è realizzata da Poema in collaborazione con l’Auditorium Conciliazione.
Scheda tecnica
Titolo: I Favolosi anni 60 e 70 a Milano
Curatori: Lorenzo e Enrico Lombardi
Testi in catalogo: Emmanuele F. M. Emanuele, Enrico Lombardi, Lorenzo Canova, Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti
Data Apertura: 28 Settembre 2022
Data Chiusura: 20 Novembre 2022
Inaugurazione: Mercoledì 28 Settembre ore 17:00
Giorni e orari: mart. – sab. ore 12:00 – 19:00
Sede: Auditorium della Conciliazione, Roma
Ingresso gratuito – Visite guidate a pagamento. Per info: +39 331 6324796
Sede Espositiva
Auditorium della Conciliazione
Piazza Pia 1, 00193 Roma
Ifavolosianni60e70amilano@gmail.com