Letteratura: i libri della settimana – 31 ottobre 2022

Storia generale dei pirati” di Charles Johnson

Editore: Nutrimenti

Chi sia l’autore reale che si cela dietro lo pseudonimo di Captain Charles Johnson non è ancora stato stabilito con certezza. Di sicuro, come spiega esaurientemente la nota del traduttore all’inizio del testo, c’è che nella prima edizione critica del 1972, il curatore Manuel Schonhorn non ebbe dubbi: l’autore, sostenne, è senz’altro il famoso Daniel Defoe. Una tesi del resto già sostenuta dal prof. John Robert Moore nel 1932, e supportata damolte circostanze. Anche se altri la pensano diversamente, non senza altrettanto solidi argomenti, sostenendo invece che l’autore del testo sia Nathaniel Mist, giornalista e giacobita, esperto di cose di mare. Lo stesso, fra l’altro, che assunse Defoe al Weekly Journal, or, Saturday’s Post dove molte notizie di pirati erano disponibili.

Dal pirata Barbanera (Edward Teach) al temibile Roberts, fino alle donne pirata Mary Read e Anne Bonny, storie piene di colpi di scena e avventure. 

Dai Caraibi fino alle spiagge africane. Le gesta dei pirati attraversano la storia di interi continenti e nazioni: flagellarono le coste di mezzo mondo e affrontarono le più temibili navi da guerra per accaparrarsi preziosi bottini sfidando la sorte fra colossali bevute di rum e privazioni di ogni tipo. Lasciarono una traccia unica e leggendaria, pagata spesso a prezzo della vita.

Storia generale dei pirati, proposta qui in una nuova traduzione di Andrea Comincini, racconta la vita di diciotto fra i pirati più famosi e temuti e fu, fin dalla sua prima comparsa, nel 1724, un grande successo editoriale durato nel tempo fino a oggi. Ad accompagnare il testo, l’introduzione originale dell’opera e uno statuto circa la legislazione contro la pirateria.

“A General History of the Pirates fu pubblicato da T. Warner per la Black Boy a Paternoster Row il 14 maggio 1724. Il grande successo del volume spinse immediatamente l’autore a mandare in stampa una seconda edizione, che vide la luce nell’agosto successivo, dove vennero corrette le sviste, i refusi e alcuni errori della prima. La presente traduzione si rifà a questa seconda edizione, successivamente rivista e ampliata (1725) fino ad arrivare a una quarta pubblicazione in addirittura due volumi nel 1726.Andrea Comincini

L’ombra del Sant’Uffizio” di Vindice Lecis

Editore: Nutrimenti

Marzo 1622, a Sassari il magistrato Angelo Giacaracho viene ucciso con due colpi d’archibugio alla testa. È un omicidio politico: il magistrato è la vittima di un intrigo organizzato dagli uomini della più potente organizzazione politica e religiosa del tempo, l’Inquisizione. Nella Sardegna del XVII secolo, governata dagli spagnoli, si accende così uno scontromortale tra il Sant’Uffizio e la Corona. Il re in persona ordina di scoprire i responsabili dell’omicidio e le indagini, a cui parteciperà Gavino Rustarellu, marinaio e uomo di mano appena tornato in Sardegna a bordo di una nave inglese, mettono in luce in breve tempo i tentacoli del potere oscuro che controllava e processava chiunque lo ostacolasse.

Il 6 marzo 1622 alle porte di Sassari il magistrato Ange- lo Giacaracho, assessore criminale della Reale Gover- nazione, viene assassinato da due sicari. Il magistrato era entrato in collisione con personaggi legati all’In- quisizione che godevano della più ampia impunità e rispondevano solo al Sacro Tribunale delle loro azioni. Le vicende dell’omicidio Giacaracho riacutizzano lo scontro tra il Sant’Uffizio e la Corona che pochi anni pri- ma era esploso con violenza: l’inquisitore Diego Gamiz aveva scomunicato i vertici della Corona e della chiesa sarda e fatto arrestare funzionari regi.

Mentre le indagini procedono, l’Inquisizione si scatena contro i presunti eretici, le streghe e i libri proibiti, e in Sardegna arriva un nuovo viceré, già potentissimo ambasciatore spagnolo a Genova. La Repubblica, alleata della Corona, con le sue galee da guerra è intanto a caccia di corsari e pirati nel Mediterraneo. Su una di queste, provenendo dalla lontana Inghilterra, rimette piede in Sardegna un uomo dal passato oscuro, Gavino Rustarellu, già imbarcato sulla straordinaria nave inglese Dolphin. Costui non solo si macchierà di nuovi delitti eccellenti ma parteciperà alle indagini per sco- vare i due assassini del magistrato.

Le vicende, ricostruite attraverso una rigorosa ricerca storica e inediti documenti d’archivio, danno vita a un romanzo che intreccia l’avventura e la storia della Sardegna, di Genova e del Mediterraneo. Il seguito ideale de Il visitatore, dello stesso autore.

Vindice Lecis (Sassari, 1957), è uno scrittore e giornalista. Ha lavorato per trentacinque anni come caporedattore e inviato per il gruppo editoriale l’Espresso. È autore di romanzi storici e saggi sulla politica italiana del Novecento e sulla storia antica della Sardegna. Con Nutrimenti ha pubblicato: La voce della verità. Storia di Luigi Polano il comunista che beffò Mussolini (2014), L’infiltrato (2016), Il nemico (2018), Il visitatore (2019), Il cacciatore di corsari (2020).

Una regata da pazzi” di Peter Nichols

Editore: Nutrimenti

Nel 1968, il quotidiano britannico Sunday Times decise di indire la regata del Golden Globe, la prima regata della storia a prevedere la circumnavigazione del globo in solitaria e senza scalo. 

Una regata da pazzi racconta nel dettaglio la storia e la navigazione dei nove iscritti, 6 inglesi, 2 francesi e l’italiano Alex Carozzo. Quattro si ritirarono prima di lasciare l’Oceano Atlantico. Dei cinque rimasti, Chay Blyth, doppiò il Capo di Buona Speranza per poi ritirarsi, Nigel Tetley, affondò a 1.100 miglia nautiche dall’arrivo, Donald Crowhurst tentò di simulare la circumnavigazione per evitare la rovina finanziaria, ma poi ebbe un crollo psicologico e si suicidò. Bernard Moitessier, che non riusciva ad accettare la dimensione agonistica e commerciale dell’evento, abbandonò la gara continuando a navigare fino a raggiungere Tahiti. Robin Knox-Johnston fu l’unico a completare la regata, dopo 10 mesi. Dopo la vittoria donò le 5.000 sterline di premio a un fondo a sostegno della famiglia di Crowhurst.

Splendidamente scritto e fondato su una meticolosa ricerca, questo libro straordinario racconta la gara dell’Individuo contro il mare, prima dell’avvento dei telefoni cellulari, delle antenne paraboliche e del Gps. 

Finalista per il William Hill Sports Book of the Year. 

Peter Brayton Nichols ha trascorso dieci anni in mare lavorando come capitano professionista di yacht, vivendo e navigando a bordo della sua piccola barca a vela in legno, prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Famoso soprattutto per il successo di Una regata da pazzi, è autore di altri due libri: il memoir Alone Across the Atlantic in a Wooden Boat, e il romanzo Voyage to the North Star. Ha insegnato scrittura creativa alla New
York University di Parigi e alla Georgetown University. Attualmente insegna al Bowdoin College.

♠ “La tassa sul morto” di Diego Aleo

Editore: Bonfirraro Editore

Dal 4 novembre nelle migliori librerie e store online, il nuovo romanzo dell’autore Diego Aleo edito da Bonfirraro.

Essere uomini fra uomini e rimanere tali nonostante tutto, a dispetto delle circostanze, a dispetto della storia. Era, secondo Dostoevskij, il compito della vita e la sua massima realizzazione.

Ma cosa consente agli uomini di rimanere fedeli a se stessi quando la realtà accade apparentemente come un destino avverso il cui fine sembra essere la riduzione dell’uomo a vittima della storia?

È questa una delle domande che si impongono nelle pagine scritte da  Diego Aleo  nel suo ultimo romanzo La tassa sul morto, in uscita il 4 novembre in tutte le migliori librerie e store online. Pagine scandite dalla guerra in Libia proclamata da Giovanni Giolitti e il re Vittorio Emanuele III che svuota le campagne della Sicilia e lascia famiglie disgregate e donne sole ad affannarsi per sopravvivere. Il senso di solitudine e abbandono pervade questo romanzo storico in cui, nella cornice cupa e complessa dell’Italia dei primi del ‘900, Diego Aleo dà voce a personaggi profondamente umani e alla loro resilienza davanti alle insidie del potere.

Una resilienza dal volto di donna, quello di Rosalia protagonista del romanzo, che incontriamo sin dalle prime pagine come la moglie di Salvatore, un contadino costretto a lasciare la propria terra per dovere verso la patria e la monarchia. Col procedere del romanzo conosceremo tutti i volti di Rosalia: Rosalia la moglie, Rosalia la madre, Rosalia la donna a cui spetterà il compito di guidare un popolo di umiliati e offesi lungo la strada della giustizia.

L’autore ci conduce in una terra vessata, dove il fragore della guerra lascia nelle case della povera gente una melodia di morte e ingiustizia. Una terra dove anche la religione, strizzando l’occhio al potere, dimentica gli ultimi lasciandoli soli davanti alle insidie del loro tempo.

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