Intervista a Francesca Maria: “la felicità che tanto ricerchiamo è già nostra”

Francesca Maria

Francesca Maria è un’artista italiana, newyorkese  d’adozione, dall’animo poliedrico: performer, coreografa e cantante, sono molte le sue sfaccettature.

La sua carriera da performer è iniziata dopo essersi trasferita a New York. Ha lavorato con artisti famosi come Mariah Carey, Whitney Houston, Ricky Martin, Jay-Z, Celia Cruz e altri. Come coreografa, invece, i nomi della sua clientela includono Victoria’s Secret Fashion Show, MTV European Music Awards, Gloria Gaynor, Katy Perry, Nicki Minaj per citarne alcuni.

La sua carriera musicale è iniziata con una demo che ha registrato in Marocco mentre era assunta come coreografa per la famiglia reale. Un anno dopo il suo singolo Money Shake è stato presentato in anteprima su HOT 97, la radio numero 1 di New York per hip hop e R&B.

La sua musica ad oggi l’ha portata ad esibirsi in più di 25 Paesi.

Dal 21 settembre è disponibile il suo nuovo singolo “Sunshine Walking“. Il brano composto con Giuseppe Lipari “BroProducer” e Gaetano Guardino racconta la magia del ritrovare sé stessi.

L’ariosità degli accordi, melodie, suoni e parole ispirano a riscoprire il valore dei propri sogni, mentre l’energia della cassa e delle chitarre funky suonate da Gaetano Guardino sono un’iniezione di grinta per raggiungerli.

Francesca Maria ha scelto di girare il video di “Sunshine Walking” nel borgo marchigiano di Loretello, un ritorno alle sue origini.

  • Buonasera Francesca, grazie per l’intervista. “Sunshine Walking” è il tuo nuovo singolo, un monito a ricercare la felicità e a “camminare nel sole”. Come riuscire davvero a farlo?

Ciao Miriam, grazie a te. Penso che ci si possa riuscire realizzando che la felicità che tanto ricerchiamo è già nostra, ce l’abbiamo in tasca e quando finalmente ce ne accorgiamo entriamo magicamente in sintonia con noi stessi e ciò che ci circonda. Hai mai letto il libro “L’Alchimista”?, parla proprio di questo.

  • “Sunshine Walking” nasce nell’aprile del 2022 dopo una pausa dalla musica durata un anno e mezzo. Cosa è accaduto in quel frangente di silenzio e cosa ti ha spinto a ritornare?

Ho sentito il bisogno di prendermi una pausa e schiarirmi le idee. Mi sentivo satura del business musicale che mi spingeva a essere chi non ero. Mi sono fermata fino a quando ho sentito il bisogno di esprimermi, ho sentito la creatività bussare alla mia porta, ho sentito forte il bisogno di comunicare qualcosa al mio pubblico, così è nato il brano.

  • Il video del singolo è ambientato nel borgo marchigiano di Loretello, un modo per mostrare al mondo la bellezza della tua terra. Un ritorno alle origini, visto che sei newyorkese d’adozione. Ti manca l’Italia o hai trovato il “tuo posto nel mondo” all’estero?

Se devo essere sincera con te, l’unico posto in cui  mi sento realmente a casa è il palco. Certo, l’Italia rappresenta le origini, la mia infanzia, i miei affetti più grandi, ma ho trovato una casa anche a New York, dove ho vissuto più di metà della mia vita. In poche parole mi manca NY quando sono in Italia e l’ l’Italia quando sono a NY 🙂

  • I tuoi pezzi sono sempre allegri, nati per fare ballare, ma nell’intimità della tua casa che canzoni ascolti?

Ascolto uno stile musicale abbastanza diverso da quello che faccio. Dall’R&B a playlist suonate al piano quando ho bisogno di  staccare e respirare un po’ di pace. Adoro Prince da quando ero bambina, i Beatles ma anche molti artisti del momento tra cui Harry Styles, Snoh Aalegra, Rosalia, Sia.

  • Cantante, performer e coreografa: molte le sfaccettatura della tua vita professionale. Questa poliedricità rispecchia anche la tua vita privata e i tuoi interessi?

Miriam nella mia vita privata sono una persona che tu non riconosceresti, l’esatto opposto di come mi vedi nei miei video. Riservata, timida, silenziosa, non amante delle attenzioni e dei riflettori. Francesca Maria artista è una leonessa e Francesca Maria “persona normale” è un gattino docile. Entrambe sono io. Il palco accende un’altra parte di me. Qual è la più vera non te lo so dire.

  • Tra le esperienze fatte, sei stata assunta anche come coreografa in Marocco per la famiglia reale. Ci racconti come è nata questa collaborazione e come è stato vivere un’esperienza così poco abituale?

Sono stata contattata dalla segretaria dell’ambasciatore marocchino a New York, ho passato il primo colloquio in ambasciata e poi il secondo in Marocco con la principessa Lalla Salma, moglie del re Muhammed VI.

È stata un’esperienza un po’ dura all’inizio ma stupenda col tempo. Pensa che è proprio  a Rabat che ho registrato il mio primo demo musicale.

  • Se potessi scegliere un’opera d’arte che ti rappresenta quale saresti? 

Una delle ultime opere di Banksy, quelle dipinte sulle macerie della guerra in Ucraina, messaggio di forza e resilienza nonostante le battaglie della vita. 

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