Recensione del cortometraggio “LO ZAPPER” di Ettore Di Gennaro
Regia e soggetto: Ettore Di Gennaro
Sceneggiatura: Ettore Di Gennaro e Paolo D’Alessandro
Con Enrico Amoruso
E con la partecipazione di: Angelo Mucerino, Paolo D’Alessandro, Manuel Vasile, Alessandro Pavino, Veronica Caputo, Brad Calcagno, Annalisa Cavazzini, Stefania Salvi, Vito Loconte, Kevin Corsaro, Fabrizio Pavino, Ferdinando Di Gennaro, Imelda Chiappetta, Ettore Di Gennaro.
Brano finale improvvisato da: Ettore Di Gennaro & Diego Di Gennaro
“LO ZAPPER” è il nuovo cortometraggio di Ettore Di Gennaro. Come è evidente dal titolo tratta la tematica del telespettatore, interpretato da Enrico Amoroso, davanti alla televisione.
La televisione diviene il suo mondo e attraverso lo zapping osserva la vita con i suoi molteplici aspetti, senza tuttavia viverla in prima persona.
Amoroso rappresenta il classico telespettatore; beve birra, mangia pizza e sta stravaccato sul divano in una giornata di calura estiva, vestito solo con pantaloncini e canotta.
Il telecomando diviene uno strumento di potere; facendo zapping, infatti, egli esprime ad alta voce la propria avversione contro il mondo e i personaggi che lo abitano e subito dopo cambia canale. Egli visiona elementi differenti: politica, cartomanzia, spettacolo e cronaca . Tutto quello che viene messo in scena è la parte più infida del mondo televisivo.
Il telespettatore fa zapping tra programmi in lingua inglese ed in italiano e la visione d’insieme sembra essere più legata al passato che al presente (luci, scenografia e programmi visionati).
Il regista, inoltre, fa capolino attraverso un cameo, che lo raffigura nell’aula del Parlamento.
Cortometraggio che dà una visione pessimista della televisione: visione che può sussistere nel momento in cui essa diviene totalizzante e priva di un esame critico.