“An Impossibly Small Object”: un film insensato e una trama inconsistente

An Impossibly Small Object
Fiction/ 2018/ 100 min
Country: Taiwan/ the Netherlands/ Croatia

Cast & Crew

Written and Directed by David VERBEEK

Starring: Lucia, Chen-Hung CHUNG, David VERBEEK, Klara MUCCI

Special Appearance: Lisa LU

Producer: Patrick Mao HUANG

Executive Producer: June WEN

Co-producer: Siniša JURIČIĆ, Leontine PETIT

Director of Photography: Morgan KNIBBE

Production & Costume Designer: Klara MUCCI
Editor: Luna LEE

Sound & Music Designer: Taco DRIJFHOUT

 

Una notte, un fotografo olandese scatta una foto a una bambina che gioca con l’aquilone in un parcheggio di Taipei. La foto ci conduce nella vita della bimba, che ha otto anni e sta per perdere il suo migliore amico, un bambino di famiglia benestante in procinto di trasferirsi in America. Tornato in Olanda, il fotografo si ritrova immerso nella sua immutabile solitudine. La foto della bambina gli riporta alla mente gli anni dell’infanzia, quando sentiva di avere ancora, da qualche parte, un posto nel mondo.

Recensione

Un film insensato e una trama inconsistente. Cosa dovrebbe rappresentare? Qual è il tempo vissuto da ogni personaggio? Che relazione sussiste?

Una fotografia, quella della bambina Xiao – han, conduce un fotografo ad una riflessione su di sé: questo ci dice la trama ma nella rappresentazione questa riflessione non accade o almeno lo spettatore non si accorge se avviene. La parte più interessante del film è la visione della vita di questa piccola bambina  e del suo migliore amico Hao, che proveniente da una famiglia agiata sta per trasferirsi in America da Taipei. Per Xiao – han ciò condurrà ad un profondo turbamento e ad un desiderio di fare qualcosa per impedire che il trasferimento avvenga.

La fotografia riprende i luoghi, dai più miseri ai più caratteristici di Taipei e questo avviene anche attraverso le immagini del fotografo che tornato a casa in Olanda si ritrova pensieroso e in cerca di ricordi della sua infanzia.

“Le persone possono essere come un buco nero. Possono consumarti.”

Il film è totalmente sconnesso, nessun aspetto della vicenda sembra collidere con l’altra. Non consigliato!

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