Anita Ferrari: “i miei follower sono la mia seconda famiglia” – Intervista
Anita Ferrari, 19enne di Parma, vanta più di 203 mila followers su Instagram, dove condivide la sua quotidianità. Ha iniziato da piccolissima ad approcciarsi ai social e, grazie alla sua determinazione, ad oggi è il suo lavoro principale. Parlando con lei traspare subito la sua dolcezza e la sua educazione. Questo lo dimostra anche il suo impegno per il sociale: infatti, lavora per una associazione a scopo benefico. Le piacerebbe molto partecipare a un reality per farsi conoscere a 360° e raccontare la sua storia.
- Ciao Anita. Iniziamo conoscendoti meglio e partendo dalla tua infanzia: che bambina sei stata?
Ciao Pamela, grazie innanzitutto per dedicarmi del tempo. Durante l’infanzia sono sempre stata una bambina curiosa del mondo che la circondava, estroversa, intraprendente, dinamica, solare e molto dolce.
Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente familiare molto sereno e felice, il quale ha inciso notevolmente sui miei comportamenti, sulla fase di sviluppo che ho affrontato e sui saldi principi che mi sono stati tramandati dai miei genitori che non mi hanno mai fatto mancare nulla e che mi sono sempre stati accanto, supportandomi in ogni momento della mia vita, anche nei più delicati, come quello che, ahimè, sto affrontando ora; in modo particolare da mia nonna materna che ha sempre trascorso moltissimo tempo con me, diventando colei che ringrazio di più per l’educazione, il rispetto e gli altri valori che mi sono stati insegnati e che ho appreso. Spero, qualora in futuro dovessi avere dei figli, di crescerli nello stesso modo in cui sono stata cresciuta io. Da piccola, inoltre, ho sempre avuto la passione per la moda, una delle grandi passioni che coltivo anche ora.
- Frequenti il primo anno di università a Parma, indirizzo Scienze della comunicazione: il motivo di questa scelta?
Si tratta di un corso triennale volto a formare individui in grado di rapportarsi al mondo complesso e maturo della comunicazione contemporanea, in modo particolare sull’aspetto mediatico. Ho scelto questo indirizzo perché oggi tutto è comunicazione: il modo in cui noi ci relazioniamo, parliamo, gesticoliamo e ci esprimiamo è comunicazione, oltre al fatto che è stato l’argomento che mi è stato chiesto all’orale dell’Esame di Stato e il mio preferito in assoluto della disciplina delle scienze umane affrontato l’ultimo anno del liceo socio-pedagogico, che da qualche mese ho concluso. Il corso ha l’obiettivo di preparare alle professioni legate alla comunicazione negli ambiti delle arti, dello spettacolo, dei media e dell’editoria e ti permette anche di proseguire gli studi iscrivendoti a lauree magistrali negli ambiti della comunicazione, dei beni culturali, dello spettacolo, del giornalismo.
Il mio più grande obiettivo, nonché sogno, è diventare giornalista televisiva, anche di un emittente locale. Ho questa aspirazione da sempre, da quando ero un’adolescente, e mi auguro che si possa concretizzare: io ce la metterò tutta e mi impegnerò affinché questo avvenga, perché nella vita nessuno ti regala qualcosa, poi andrà come andrà. Fortunatamente già ho un lavoro, oltre agli studi, che mi gratifica e mi soddisfa. Fare la giornalista televisiva sarebbe la ciliegina sulla torta.
- Oltre lo studio, lavori per una associazione: ci parli di questo bellissimo progetto che sostieni?
Ho la fortuna di lavorare in un settore che mi piace e che mi gratifica, ovvero quello della disabilità. Lavoro presso un’associazione sociale locale, Anmic Parma (Ente Nazionale di Tutela e Rappresentanza delle Persone con Disabilità e delle loro famiglie), e gestisco da poco il sito web di Parma Accessibile (ancora in lavorazione), fondato dal mio carissimo amico Matteo Salini che da sempre ha avuto un’enorme passione rivolta alla nostra città.
Una splendida idea che si è concretizzata in un grande e bellissimo progetto, ovvero quello di pensare a un sito web che permettesse agli utenti di scoprire, navigando nei vari menù, musei, monumenti, parchi, ma anche ristoranti e locali del centro, un servizio di completa accessibilità. Difatti, purtroppo, non tutte le realtà presentano spazi fruibili da chi, ad esempio, si muove in carrozzina, ma anche da chi ha difficoltà motorie più lievi o da mamme che, con bimbi piccoli al seguito, si devono spostare “armate” di passeggino.
Conoscere i percorsi più accessibili rende il soggiorno di un turista certamente più gradevole, ma è fondamentale anche per chi, da visitatore “interno” alla città, tutti i giorni può trovarsi a cercare uno spazio dove prendere un caffè o cenare con comodità. Valore aggiunto sono gli itinerari: una proposta di sguardo sulla città fatta con attenzione particolare agli accessi, ma, anche e soprattutto, con amore per la cultura. Parma Accessibile e Anmic Parma, come ogni lavoro, mi tengono molto occupata e mi danno molto da fare. Ora, ad esempio, sto lavorando a quello che sarà il volantino ufficiale di Parma Accessibile. Per il ruolo centrale che detengo io ci vuole molta pazienza, creatività e fantasia, doti che ho sviluppato con i dovuti tempi, altrimenti non si va da nessuna parte e non si riesce a sviluppare alcun progetto o idea.
- Arriviamo al mondo dei social che tuttora è il tuo lavoro principale. Come hai iniziato ad approcciarti?
Lavoro sul mondo dei social da quando ho 14 anni. Inizialmente avevo un profilo privato, il che mi permetteva di raggiungere solo le persone che accettavo e che conoscevo; da quando ho 16 anni lavoro presso un’agenzia di Milano e ho un profilo ben seguito e pubblico, intitolato come “blog personale”, perché in effetti è proprio così. Si tratta di un blog social in cui condivido i momenti, selfie e foto, che seleziono accuratamente, della mia quotidianità, dal buongiorno al mattino alla buonanotte alla sera. Essendo una persona molto estroversa e amante della condivisione, per me lavorare sui social è un gran piacere: amo trascorrere tempo con il mio pubblico, parlare con loro e confrontarmi, perché molto spesso anche io ho da imparare da loro. Inizialmente mi seguivano 10/20 mila persone, poi è stato un crescendo.
- Il mondo dei social è saturo, è difficile emergere: tu come sei riuscita a raggiungere numeri importanti e soprattutto a mantenere alto il tuo profilo?
Se ti dovessi dire quale è il motivo principale per cui, a mio avviso, ho iniziato a essere così tanto seguita e apprezzata, sicuramente perché sono sempre me stessa, nel bene e nel male. Condivido ogni mio stato d’animo e ho capito che è proprio questo che gli utenti vogliono vedere: realtà, semplicità, passione, interesse e veridicità, anziché finzione e finto perbenismo. Più quotidianità e meno irrealtà, più imperfezioni, che poi sono quelle che ci rendono uniche, e meno perfezione irraggiungibile.
Questo mio essere, sempre diretta e sincera, fa di me una persona sia apprezzata sia criticata, dipende sempre da chi ho davanti, da che cosa è abituato vedere e da che cosa si aspetta. Il mio fandom è molto unito e solidale nei miei confronti. È formato da donne e uomini dolcissimi, super attenti e che mi supportano e mi stanno accanto sempre, sono come una seconda famiglia e a loro devo tutto il mio “successo”.
- Grazie ai social sei contattata da molte aziende per collaborare con loro: come avvengono le collaborazioni?
Quotidianamente sono contattata da tantissime aziende, sulla mia mail lavorativa, che mi chiedono di collaborare. Con la mia agenzia rifletto sulle collaborazioni che vengono proposte, nel senso che devo valutare attentamente quelle che sono le condizioni e i criteri di lavoro prima di accettare, difatti ne ho rifiutate parecchie. Non faccio di testa mia, perché so che sbaglierei e da coloro che sono più in alto, in questo caso il mio agente Michele, ho sempre da imparare. Accetto due tipologie di collaborazione: la collaborazione “ad”, per cui vengo pagata per sponsorizzare aziende o prodotti e la collaborazione “gift”, per cui sponsorizzo gratuitamente prodotti che mi vengono recapitati a casa. Al momento, per quanto riguarda grandi collab, sto lavorando con SHEIN, che è un’azienda che ha il suo perché e mi sto trovando benissimo.
- Ti piacerebbe partecipare a un programma televisivo, magari anche un reality?
Valuterei, se me lo dovessero proporre, il Grande Fratello. Mi piacerebbe farmi conoscere per quella che sono da un pubblico ancora più grande nel reale però, anziché nel virtuale. Penso che l’impatto che avrei sarebbe differente e molte persone mi rivaluterebbero!
- Non possiamo non farti una domanda sull’amore! Sei mai stata innamorata e ad oggi cosa cerchi un una relazione?
Mi sono innamorata solo una volta ed è stato bellissimo: come sintomi non riuscivo a mangiare, farfalle nelle stomaco, battito accelerato e mal di pancia (ride, ndr). È stato un vero e proprio colpo di fulmine e dopo quella volta non ho più provato nulla di simile, nulla che potesse essere minimamente essere messo a confronto. Ovviamente non si è trattata di una situazione amorosa vissuta ma semplicemente idealizzata. Ora come ora vorrei nuovamente innamorarmi, riprovare le stesse sensazioni e vivermi una storia d’amore con un finale per sempre. Sogno una famiglia, dei figli e il matrimonio, anche se si può stare bene anche in due, quando c’è amore non serve altro. Cerco connessione mentale, reciprocità, complicità, onestà, comunicazione, avventure insieme e tanta passione e sono disposta a dare tutto.
- L’esposizione sui social è un’arma a doppio taglio, ci sono spesso persone che danno giudizi negativi: a te capita? Come reagisci?
Assolutamente sì, però se si vuole fare questo lavoro ho imparato che bisogna prendersi il bello e il brutto allo stesso tempo. Accetto le critiche e mi faccio una risata. Non me la prendo più sul personale. I critici criticano il fisico, il carattere, la personalità, tutto insomma, forse perché vedono in me quello che manca a loro (ride, ndr)?! Sono arrivata a questa conclusione.
- Attualmente sei impegnata anche in un progetto sul web, “#Insiders”: in cosa consiste questo format e qual è il tuo ruolo?
#Insiders è un reality show virtuale, sviluppatosi dall’idea della fantastica regia che c’è dietro, con la quale lavoro. Si tratta di un Grande Fratello, però virtuale e di dimensioni più ridotte. Vi è un opinionista, un cast, un conduttore e poi un’inviata social: quest’ultimo è il mio ruolo. Io mi occupo di gestire, attraverso dirette, sondaggi, eliminazioni, box domande e chat, quelle che sono le preferenze del pubblico che ci segue riguardo i partecipanti. Mi raccomando: seguitemi in questa nuova veste perché ci saranno tanti colpi di scena e ci divertiremo un mondo. Ovviamente condividerò tutto sul mio profilo social.
- Ti lasciamo con la nostra domanda di rito: se la tua vita fosse un film e una canzone quali sarebbero e perché?
Se dovessi descrivere me stessa con una canzone lo farei con “Il mio stato di felicità” di Alessandra Amoroso perché rispecchia appieno il mio modo di vivere la vita. Se dovessi descrivere me stessa con un film lo farei con “Sex and The City” perché vivo come Carrie Bradshaw, la protagonista, una vita all’insegna della ricerca dell’amore totale, che ti consuma e non ti fa pensare ad altro.
Anita Ferrari
https://www.instagram.com/aniita.ferrari/