BuoneNews: “Pianeta felice” n°24
Italia- Africa: in virtù di una delle ultime relazioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo( Ocse), l’Italia si colloca nelle prime posizioni per quanto riguarda le nazioni che hanno investito in Africa nel 2016; un piano che vuole valorizzare le risorse di queste terre meravigliose, che vivono l’amara condizione della miseria, della fame e della distruzione anche a causa di un divario incredibile fra una piccolissima aristocrazia di ricchissimi ed una classe di politici spesso corrotta da una parte e quanti, la maggioranza – portano avanti una vita di difficoltà e disperazione. Investire nel territorio deve essere la chiave di lettura della realtà e lo stimolo giusto per ripartire, per garantire da una parte la sicurezza nella gestione dei flussi, e dall’altra i diritti umani e la dignità esistenziale a chi fronteggia ogni giorno il disagio. Purtroppo, il discorso antropologico e sociale è animato dallo scontro fra i presunti razzisti ed antirazzisti, poi c’è chi addirittura attua il razzismo etico, ovvero se non la si pensa come quanto si evince dal pensiero unico e omologante non si può partecipare al dibattito pubblico del salotto di turno. L’argomentazione invece è più complessa perché deve abbracciare il tema della sicurezza e quello dell’accoglienza, i rapporti fra i paesi, fra le comunità di accoglienza e quella di provenienza e prevede lucidità nei giudizi e valorizzazione della centralità della persona e preservazione delle culture e delle tradizioni di appartenenza. Dunque, non globalizzazione che cancelli il passato, ma confronto e dialogo fra le culture, e difesa delle differenze. La presenza economica del nostro paese in Africa mette in evidenza l’intenzione di creare una collaborazione fra l’Italia e l’Africa, dalla quale si potrà trarre un vantaggio non solo per le imprese italiane ma soprattutto le realtà locali che saranno a contatto con il marchio italiano. Gli africani devono essere messi nella condizione di apprendere, per valorizzare le proprie risorse e tramandarle ai figli.
Montagne: Francesco Guccini ci ha regalato delle canzoni che con le loro note e le profondità dei pensieri, delle parole e dei sottotesti ci portano in alta quota con il cuore e con le ali delle emozioni. E.… siccome la metafora a volte è più reale di quanto si pensi le sensazioni sempre verdi dei suoi brani unite alle similitudini ed alle mille chiavi di lettura presenti nella sua musica hanno dato appuntamento al ben impaginato libro della scrittura e dell’anima. Il paroliere e musicista modenese, a quattro mani con Loriano Machiavelli ha firmato il volume ‘Tempo da elfi’, pubblicato da Giunti Editori. I due sono accomunati da una dimensione di vedute simile nell’approcciare alla vita ed all’esistenza e da una stretta vicinanza geografica, essendo Machiavelli bolognese. Guccini ama la montagna, la sua verità, la sua cultura esistenziale allo stesso tempo tanto semplice e tanto profonda. Come una rinnovata immersione di purezza è tornato a Pavanà, sull’appennino tosco-emiliano, lì dove era cresciuto, per rivivere una giovinezza matura. E qui vive la struttura del romanzo, dato che un gruppo di persone ha deciso di trascorrere il tempo e lo spazio in stato di isolamento. Per fare comunità, per sottrarsi al globale omologante e per riconnettersi alla natura…il resto è da leggere…grazie Francesco per testimoniarci la sincerità e la purezza in un tempo di mercato impazzito e di indifferenza.
Volatili del mondo: Kakapo è il pappagallo più grande del mondo con un color verde scarabeo, ed è numericamente in uno stato di rarità attuale; si trova in Nuova Zelanda ed è tanto affascinante e piacevole a vedersi quanto inabile a grandi voli. Durante l’ottocento è stato oggetto della caccia della popolazione maori in Nuova Zelanda; nel 1840 tali uccelli erano del tutto estinti. Nel 1977 dei ricercatori specializzati in biologia ed in materia scientifiche hanno rilevato e scoperto attraverso i loro studi la presenza di 18 esemplari presso le isole Stewart e nel 1989 è stato avviato un programma di protezione e ripopolamento della specie. Si è dato avvio-recentemente- ad uno studio internazionale al fine di coordinare strategie per garantire la sopravvivenza e la vita di questo splendido animale. Il kakapo è un pappagallo con abitudini e attività notturne; si mette in moto al tramonto per andare alla ricerca dei vegetali. Ha un carattere molto forte, è cocciuto e determinato e con determinazione siamo sicuri che si salverà, perché la vita ha bisogno di colori.
Firenze: torniamo nella capitale del rinascimento che è sempre a contatto con i fermenti dell’arte e della cultura, e si colora di cromatismi e sfumature figlie della sete di conoscenza e di bellezza anche nell’autunno toscano pronto a scaldare i cuori e le anime degli amanti della sontuosità, dell’estetica e del senso di meraviglia, innato non solo nei conoscitori profondi ma anche nel genere umano sic et simpliciter. La mostra Leopoldo de Medici principe dei collezionisti è allestita nel tesoro dei Granduchi a Palazzo Pitti fino al 28 gennaio 2018. Dalla Venere Celeste al Giovilabio e ad altri cimeli galileiani per dare appuntamento anche alla storia della scienza. Il Giovilabio è un dispositivo astronomico unico connesso alla scoperta dei satelliti di Giove. Un palazzo tutto da scoprire, una finestra sull’arte imperdibile, per ammirare la grandezza di Firenze e la sua luce che si diffonde sul pianeta mondo.
Ferrara: la Ferrara autunnale oltre a mettere naturalmente in evidenza la sua bellezza vi invita a Palazzo dei Diamanti per non perdere l’appuntamento con l’arte anatomica e corporea e per accostarsi a un capitolo della storia dell’arte affascinante anche se poco conosciuto. L’ esposizione di Palazzo dei Diamanti è dedicata, infatti, ad uno dei grandi personaggi della pittura del Seicento, il ferrarese Carlo Bononi; il suo nome è stato avvicinato a quelli di Tintoretto e Caravaggio. Guido Reni amava in lui la «sapienza grande nel disegno e nella forza del colorito». Per secoli e secoli Bononi, come molto Seicento ferrarese, è stato trascurato nello studio e nell’analisi, nascosto e offuscato dalle immagini, dalle memorie e dalle eredità della sensazionale stagione rinascimentale della Ferrara degli Este. Una graduale operazione di riconsiderazione e di approfondimento dell’artista ha rivalorizzato l’immagine, il ricordo e la lezione del genio fotografo e testimone eccezionale del suo tempo e del suo spazio, e delle due categorie in dialogo, sotto la supervisione dell’arte e della bellezza.
Antropologia francese: l’antropologo francese Marc Augè ha indagato all’interno dei territori psicologici nei quali nascono gli stati di benessere soggettivo: si tratta di questioni relative alla memoria, alle attese ed alle relazioni sociali. E lo ha fatto attraverso il saggio ‘le nuove paure’ dove vengono scandagliati i dubbi e le modalità di ragionamento che attanagliano e sconvolgono il mondo occidentale. Un libro per essere felici aspettando la felicità e soprattutto un momento di constatazione della stessa anche negli intervalli di tempi e negli attimi nei quali viene ricercata, perché anche la riflessione, gli interrogativi e la constatazione sulla bellezza della vita appartengono al concetto di felicità, ne sono un momento anticipatore e forse da lontano guardando al passato un giorno ci sembrerà un intervallo di tempo così sublime.
Le buone del passato: il 19 novembre 1493 Cristoforo Colombo sbarca a Portorico, nel 1816 invece viene fondata l’Università di Varsavia, mentre la Chiesa celebra la memoria di Sant’Anastasio secondo.
“I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché.” Mark Twain