“CHISSÀ DOVE SEI”: Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi
Sono passati già ben trentaquattro anni da quel lontano 25 maggio 1983, quando il presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan decise di designare tale data come “Giornata Nazionale dei Bambini Scomparsi”, in ricordo della drammatica scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979.
Con il trascorrere del tempo, a causa del crescente numero delle scomparse in tutto il mondo, il 25 maggio ha assunto una vera e propria portata internazionale. Purtroppo, ciò è dovuto al fatto che le stime recenti parlano di più di otto milioni di bambini scomparsi ogni anno, e tra costoro se ne registrano quindicimila solamente in Italia.
Questo significa che mediamente svanisce nel nulla un bambino ogni due minuti. Per quanto concerne il nostro paese, basti ricordare i casi di Angela Celentano, scomparsa sul Monte Faito il 10 agosto 1996 e Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004 a soli quattro anni.
Tuttavia, esistono al giorno d’oggi ancora paesi sottosviluppati, nei quali non c’è la possibilità di disporre di strutture adatte e di meccanismi avanzati per assicurare un rapido ritrovamento dei bambini. La situazione, però, non migliora di molto nemmeno nelle grandi metropoli, in quanto spesso la disperazione dei familiari viene maggiormente aggravata dai tempi estenuanti della giustizia.
Dunque, l’obiettivo della giornata è quello di lanciare un messaggio di solidarietà ai genitori delle vittime e di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica attraverso l’organizzazione di eventi e convegni gestiti dalle forze dell’ordine con la collaborazione di tantissime associazioni come Telefono Azzurro, che dal 25 maggio 2009 si prodiga per offrire un servizio telefonico sempre attivo mediante il numero unico europeo 116000, dove chiamare in caso di necessità e poter ricevere anche un supporto psicologico.
L’iniziativa va a sostenere un programma molto importante e già presente da anni in campo internazionale, ovvero quello del Centro Internazionale per i Bambini Scomparsi e Sfruttati (ICMEC).
Il problema, infatti, non riguarda esclusivamente i bambini scomparsi, ma anche tutti i minorenni rapiti o coloro che fuggono da contesti di guerra e devastazione, che arrivano in altri Paesi non accompagnati: sono bambini a cui è stato strappato il loro passato e a cui sarà negato anche un futuro, lontano dall’affetto dei propri cari.
Molti di essi, pertanto, diventano vittime di traffici illeciti, del lavoro minorile e perfino dello sfruttamento sessuale.
È questa una piaga sociale che colpisce e coinvolge l’intera comunità tanto che Papa Francesco, in occasione dell’udienza generale, ha rivolto il suo pensiero a tutti i bambini soli costretti a subire abusi e soprusi, invitando i fedeli ad una costante preghiera.
Anche la politica ha voluto contribuire efficacemente: infatti, l’anno scorso Angelino Alfano, allora Ministro dell’Interno, ha annunciato una nuova importante collaborazione con Poste Italiane, iniziando a sostenere il costo annuale di gestione del servizio telefonico. È stato un primo piccolo passo per aiutare tutte le famiglie colpite dal dramma della perdita di un figlio a ritrovare il bagliore della speranza; l’unico sentimento che insieme all’amore non potrà mai cancellare quel legame indissolubile esistente tra un genitore e il proprio bambino, seppur lontani.
Benedetta Marchese