[COMUNICATO] Andrea Laszlo De Simone: online il nuovo video – cortometraggio “Gli uomini hanno fame”. Continua il tour.

ANDREA LASZLO DE SIMONE:

Il nuovo cortometraggio estratto da “Uomo Donna”

Le date del tour:

 

01.04 Messina – Retronouveau
02.04 Catania – Mercati Generali

‘Ho sempre creduto che le frasi più importanti di questa canzone fossero: “non vi fate sedurre da piaghe o schiavitù” riferita appunto alla pubblicità e alla tempesta di illusioni a cui siamo costantemente sottoposti e “come si afferra la tranquillità senza ferirsi il palmo delle mani” riferita alla fatica che fa ogni uomo per conquistarsi una manciata di momenti sereni, ma credo che dato il periodo la frase centrale diventi: “cessate il fuoco”.

Ho la sensazione che ultimamente i toni siano un po’ troppo estremisti e la tensione sociale aumenti. Sarebbe il momento di deporre le armi, fare un bel respiro e andarci piano perché un acceso dibattito con le armi diventa una guerra e al di là dei fondamentalismi e delle ideologie siamo tutti nella stessa barca e fargli un buco non somiglia affatto ad una soluzione. Gli uomini, tutti gli uomini, hanno fame.’

Con queste parole, Andrea Laszlo De Simone presenta quella che di fatto è la canzone più esplicitamente politica di “Uomo Donna”, un viaggio di undici minuti e cinquanta secondi all’interno della natura umana ritratta anche nei suoi istinti più feroci.
Come sottolineato anche da un video orgogliosamente antistorico e che in un momento in cui la musica viene assorbita e rilasciata con velocità da fast food chiede allo spettatore di fermare le lancette e prendersi il proprio tempo.

Sempre Andrea Laszlo De Simone lo racconta così: “Che lo si voglia ammettere o meno negli ultimi decenni le logiche del mondo occidentale sono state assoggettate al linguaggio pubblicitario, sintetico ed illusorio, imperante in ogni campo della comunicazione pubblica e privata. Dalla musica al cinema, dalla politica al teatro, non c’è catarsi espressiva che non sia stata lusingata o addirittura fagocitata dalle logiche del mercato. La ricerca del bello sostituita dalla ricerca di ciò che può essere efficace, il concetto di libertà e di rivoluzione declinati in volgarità e prepotenza. Ho la sensazione che questa progressiva semplificazione dei linguaggi stia cambiando il nostro modo di pensare limando di anno in anno i desideri, le tendenze e le manifestazioni umane, rischiando di trasformare il pensiero semplice in pensiero semplicistico e di formare una generazione intera verso un individualismo volitivo ricco di estremismi dai fragili ideali e di ideali poveri di contenuto e ragionevolezza. Ogni individuo ha il diritto di essere semplice o fondamentalista quanto crede, ma ritengo che la società invece abbia il dovere di continuare a cercare il compromesso fra le parti, per garantire la complessità necessaria ad includere ogni diversità sotto lo stesso tetto di diritti e, per dirla in parole semplici, per garantire la democrazia e un pezzetto di libertà per tutti noi.”

Il video comincia con un uomo, il padre di Andrea, che sopito in poltrona davanti alla TV subisce passivamente una cronaca scriteriata e violenta di alcuni degli eventi più catastrofici o più significativi dell’ultimo secolo. Si avvicendano senza soluzione di continuità Hitler, Mussolini, l’isis, lo sbarco sulla luna, gli attentati, il papa, pubblicità, cartoni animati. Nonostante ciò, nulla sembra in grado di risvegliare il suo interesse, perché è ormai evidentemente annoiato e assuefatto alle immagini shock a cui è costantemente sottoposto. Dopo qualche minuto l’uomo cambia canale e si sintonizza finalmente su qualcosa che cattura la sua attenzione, il match del secolo:
Italia – Germania 4 a 3.

La partita è interamente giocata senza il pallone. Emerge così una grottesca e triste metafora del mondo reale in cui le persone private del senso delle loro azioni, si schierano, si affannano e si scontrano per nulla. Nel frattempo l’uomo segue con passione, esulta e si emoziona. Le pubblicità che interrompono il match sono state private invece del marchio del prodotto che tentano di reclamizzare. In questo modo non sono più i prodotti ad essere  al centro dello spot, ma lo sono le immagini ipnotiche e deprivanti che hanno formato e influenzato milioni di persone dalla fine degli anni 50 ad oggi. La partita prosegue fino al definitivo 4 a 3 a favore dell’Italia, dopo di che la follia prende il largo e le pubblicità si affollano accompagnate da suoni deliranti e inquietanti.
La resa della ragione.

“Gli uomini hanno fame” è il quinto estratto da “Uomo Donna” dopo l’omonima title track, “Vieni a Salvarmi”, “La guerra dei baci” e “Sogno l’amore” (quest’ultimo presentato in anteprima esclusiva al Torino Film Festival). E proprio questo clip, un vero e proprio cortometraggio girato dal misterioso duo Sans e dallo stesso Andrea Laszlo De Simone, vuole rappresentare in qualche modo un filo rosso che collega il video di “Uomo Donna” a quello di “Vieni a salvarmi” (di cui vuole essere un prequel). Il video di “Vieni a salvarmi” inizia infatti con le immagini del video di “Uomo donna” e si conclude proprio con le immagini di Italia – Germania 4-3 de “Gli uomini hanno fame” che a sua volta finisce di nuovo con le immagini di “Uomo donna” che compaiono anche all’inizio di “Vieni a salvarmi” in una spirale infinita in cui i significati si rincorrono diventando uno la premessa dell’altro.

Andrea Laszlo De Simone è la sorpresa della musica italiana del 2017. Il suo ultimo album – “Uomo Donna” – ha subito raccolto unanimi riscontri da parte di critica e pubblico diventando immediatamente un piccolo grande caso.

Un album lontano delle mode e che riesce a essere al tempo stesso antico e contemporaneo.

Info per il tour:

DNA concerti

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