Coronavirus: nuovo modo di fare politica
Questo non è un articolo sul Coronavirus. O meglio, non è un articolo in cui si descrive cos’è il Coronavirus, quali sono le sintomatologie del virus, che tipo di direttive governative sono da prendere o sono state prese per contenere il problema e che tipo di sanzioni si corre il rischio di ricevere in caso di non ottemperanza.
Questo non è un vademecum riguardo e contro il Coronavirus, in quanto rischierei di ripetermi e di informazioni riguardo al virus ce ne sono quante si vuole (spesso false o incomplete).
Questo è un articolo sulla strumentalizzazione del virus per fare propaganda politica. Perché anche in una situazione del genere, alcuni partiti non hanno resistito alla tentazione di screditare il Governo, di metterlo in difficoltà inneggiando ad elezioni anticipate e di rilasciare interviste superflue su come sarebbe stato meglio gestire la situazione.
Perché quando succedono certe cose, siamo un po’ tutti dottori, un po’ tutti politici, sappiamo sempre cosa è opportuno fare, cosa noi avremmo di sicuro evitato di fare e le cose che sono talmente ovvie che però il Governo non fa.
Siamo tutti un po’ saputelli dunque, tutti improvvisamente laureati, esperti, intellettuali, tutti abbiamo da dire la nostra.
A cominciare dalle opposizioni. Giorgia Meloni, per esempio, non ha resistito ad accusare il Governo di aver sostanzialmente tergiversato riguardo alle misure da adottare per arginare il virus, non ha risparmiato critiche a Conte e al governo giallo-rosso non voluto dal popolo, auspicando nuove elezioni, mentre l’ex ministro Salvini qualche settimana fa si è eletto portavoce della chiusura immediata di tutti i confini e della cancellazione di tutti i voli provenienti e diretti in Cina (cosa già messa in atto dal Governo).
Insomma ogni occasione sembra politicizzabile, anche e soprattutto una grave come quella del Coronavirus, che, esattamente come una crisi economica, genera insicurezza e paura.
Come invece giustamente ha sottolineato il Primo Ministro, questa è una sfida al di là di ogni dicotomia maggioranza/opposizione, in quanto è una sfida che riguarda tutti e che deve vedere tutte le forze politiche unite e pronte a collaborare.
Poi verrà il momento di fare polemica, verrà il momento di discutere sulle tempistiche forse tardive di certe misure, verrà anche il tempo di andare a votare. Ma non oggi.
Oggi si resta uniti, affinché vada tutto bene.
Martina Seppi
Immagine: Foto di Gerd Altmann da Pixabay