Distorsonic – Twisted Playgrounds
Distorsonic – Twisted Playgrounds
26 Aprile 2019 – Dischi Distorti Records
Twisted Playgrounds è il terzo disco dei Distorsonic. Oggi, a distanza di otto anni dal dinamitardo Dose Minima Letale, il nuovo capitolo viene stampato in 200 copie (cd) dalla Dischi Distorti Records.
Twisted Playgrounds
Di stanza a Roma, con certificato di nascita rilasciato intorno alla metà degli anni ’90, i Distorsonic arrivano al terzo disco sfornando un lavoro atto a fondere la sezione ritmica con esperimenti elettronici condotti da Maurizio Iorio capace di corrodere il suono con effetti aggressivi e ipnotici, fatti di variazioni minimali ma incisive. Nove mazzate cosmiche, sature e massicce, prodotte da due musicisti che sembrano un combo di quattro elementi. Twisted Playgrounds è una commistione d’elementi percussivi e spettrali sepolti nel missaggio. È un cane pronto ad azzannare ma incatenato e dunque incapace di muoversi. Rimane in attesa che l’ignara preda faccia l’errore di avvicinarsi per sferrare il loro colpo migliore attraverso Messing Around With a Baritone. Un mastino infernale la cui dieta prevede carne cruda e sanguinolenta. Come un animale ferito, dunque pericoloso, appare indomito e assetato. L’andamento pacato dell’opera non ha nessuna fretta di arrivare alla meta, ammesso che ce ne sia una specifica, ma riesce a colpire alla giugulare gli stessi aguzzini che hanno raso al suolo un’ipotetica città ora ribelle. I Distorsonic si muovono nei sobborghi scivolando dentro i tunnel sotterranei delle acque reflue, lì dove spesso rinasce la vita dopo un attacco nucleare. In Headhunting the Headhunters virano verso rotte space capaci d’irretire anche l’ascoltatore più blindato. È il basso di Maurizio a condurre il leit motiv di ogni traccia gestendo il sistema nervoso attraverso quattro corde tese su cui si muovono i muscoli e le pelli elastiche del buon Stefano Falcone, decisivo in Fisheye Speedfreak. Ammirevole la capacità di creare intarsi e cesellamenti d’autore, flagellati da fluidi moaning in wah-wah. Distorsonic produce un sound minaccioso e pretende attenzione sin dal primo ascolto. Il recitato, quando presente, è affidato allo stesso Iorio la cui forte propensione all’introspezione psicologica crea nuove feritoie che lasciano intravedere le parti più nude dell’anima e dell’odierna disperazione globale. Si tratta di un amplesso fra basso e batteria, arricchito di vari riferimenti e sonorità altre in equilibrio fra elettronica e rock. In Secchezza delle fauci è un incubo dentro cui un mostro lovecraftiano inizia la sua spietata caccia alla preda, voi. Questo nuovo lavoro sfoggia un’identità riconoscibilissima e inconfondibile, uno stile personale semplice ma complesso allo stesso tempo. Ciò che lo differenzia dai precedenti è la presenza di otto brani strumentali e versi incisivi. In secondo luogo il songwriting, pur rimanendo a distanza di sicurezza dal song-like format tradizionale, è rafforzato e caratterizzato dalla stesura di più strati uniti da passaggi simili a una suite. In altri casi, emergono brevi interventi in cui il suono svolge la parte principale reiterando la struttura per l’intera durata. Il basso muta da tradizionale a performer poliedrico capace di interpretare più ruoli e moltiplicare la sua voce sfruttando varie possibilità di snaturare il suono assegnandogli nuove possibilità espressive. Twisted Playgrounds colpisce dritto al cuore, denso e buio e prevede l’ascolto nella sua interezza esiliando la luce perché la notte rimane la condizione ideale per un sound sospeso e dilatato, bilanciato tra il silente rumore lunare e quello del caos tipico metropolitano. Un disco di solitudine serpeggiante tra i brani, responsabile di una tensione di fondo onnipresente, a tratti esplosiva, senza mai puntare sulla massa volumetrica ma spingendo a fondo sull’impatto (Heavy Satori). “Angeli cianotici sporchi di carisma indossano il caos con elegante disinvoltura, hanno l’eco di un ruggito sinistro scolpito dentro il loro orecchio, vivono nascosti dentro un lampo di calda luce bianca, sfoggiando i segni di un vissuto pesante”.
Tracklist
- Space Underdogs From Hell
- Subterranea
- Messing Around With a Baritone
- Headhunting the Headhunters
- Secchezza delle fauci
- Heavy Satori
- Fisheye Speedfreak
8. Caronte
9. Tofranihl
Issued by Dischi Distorti Records
Record, Mixing & Mastering: Mattia Candeloro presso il MurdRock Production Studio.
Cover illustration: Minus Habens
Photo: Anna Colizzi
Bio
I Distorsonic sono un progetto di Maurizio Iorio nato a metà anni ’90. Tra il 2003 e il 2004 registrano il primo disco Psychoheaven per la Minus Habens Records (Teho Teardo e Sigllum S di Eraldo Bernocchi) uscito nel 2006. Nel 2004 scrive, suona e registra il brano Mystic incluso nella soundtrack del documentario The Big Question (RAROVIDEO – 2004), con Monica Bellucci e Mel Gibson. Nel 2008 lo split Distorsonic Vs Kenji Siratori esce in Giappone per lʼetichetta dellʼartista giapponese. Sempre nello stesso anno, i Distorsonic suonano anche al Jazz Re FoundFestival di Vercelli insieme ai Calibro 35 e al Mei Tech a Faenza. Nel 2009 Maurizio inizia a scrivere e registrare il secondo album. Alla batteria è presente Gianluca Schiavon (SantoNiente, Yuppie Flu e Skiantos, tra gli altri), con il quale Iorio ha suonato durante i tour di Moltheni. Nel 2011 il frutto di quelle registrazioni da vita a Dose Minima Letale Dose (Yorpikus Records) maggiormente orientato verso il rock e meno influenzato dall’elettronica. Fra i due album Iorio trova anche il tempo per registrare NOT ME (Minus Habens, 2007) insieme al dj resident del Brancaleone Andrea Lai. Il sound del basso elettrico è sfigurato dagli effetti fusi in una sorta di orchestra in divenire, fatta di suoni psichedelici sui quali s’innestano recitati angoscianti e oscure visioni metropolitane tipiche della vita urbana. Maurizio Iorio ha lavorato a fianco di artisti fra cui Alex Britti, Kenji Siratori e Moltheni e ha registrato varie colonne sonore per la Rai fra cui Solo un altro Angelo, di Nicola Piovani. La sua è un’identità sonica molto forte caratterizzata dal suo modo introspettivo di leggere la realtà.
Personnel
Maurizio Iorio – Basso
Stefano Falcone – Batteria
Tutti i brani sono scritti e arrangiati da Distorsonic.
Distorsonic
https://soundcloud.com/user3098264