E’ uscito venerdì 19 aprile INCUBISOGNI, il disco d’esordio dei Panta.
E’ USCITO VENERDÌ 19 APRILE
INCUBISOGNI
IL DISCO D’ESORDIO DEI
PANTA
(MEI/Goodfellas)
E’ uscito venerdì 19 aprile, per MEI e Goodfellas, “INCUBISOGNI”, il primo disco dei PANTA, un’elegante esplorazione in chiave rock di incubi, sogni e bisogni.
Attraverso dieci tracce, la band mette mano alle chitarre per immergersi in acque profonde: dichiara il proprio amore per la musica di matrice anglo americana e traduce, nelle liriche, un’accurata ricerca letteraria.
L’album, registrato e mixato da Valerio Cascone presso il The Lab Studio di Roma, è stato completato a Londra con Steve Lyon (Depeche Mode, Paul McCartney, The Cure) e vede la partecipazione di Andrea Ruggiero, Alessandra Perna e Valerio Bulla.
Il disco è stato anticipato dal video di “Così è Abbastanza indie?”:
Attivi dal 2016, i Panta hanno già realizzato quasi 200 concerti e hanno collaborato con artisti come Carlo Verdone e Giorgio Canali. La loro strada si è incrociata con quella di David Lynch, che li ha voluti a Lucca a nome della David Lynch Foundation, e ONE, l’ong fondata da Bono Vox, per la quale il cantante è stato eletto Youth Ambassador in Italia.
Pezzetto dopo pezzetto, canzone dopo canzone, con tenacia e determinazione, hanno conquistato un proprio spazio nel panorama indipendente italiano, definendo un sound che, in Italia, li ha portati a essere unici.
TRACKLIST
01 Così è Abbastanza Indie?
02 Amaledirechelami
03 Nella Tua Trama
04 Velluto Blu
05 Roma Dolce Tenebra
06 Lacrime Criminali
07 Luce 3
08 Sotto un Cielo di Ghiaccio
09 Disordine e Danze
10 Prima
01 Così è Abbastanza Indie?
02 Amaledirechelami
03 Nella Tua Trama
04 Velluto Blu
05 Roma Dolce Tenebra
06 Lacrime Criminali
07 Luce 3
08 Sotto un Cielo di Ghiaccio
09 Disordine e Danze
10 Prima
CREDITS
Registrato e mixato da Valerio Cascone @ The Lab Studio, Roma; “Nella Tua Trama”, mixata da Steve Lyon @ Panic Button Studios, Londra.
Mastering di Claudio “PISI” Gruer al PISI Studio, Roma.
Davide Panetta (Basso); Giulio Carlo Pantalei (voce, chitarre, tastiere); Leopoldo Lanzoni (chitarre); Liberiano De Marco (batteria)
Guests: Andrea Ruggiero – violini track 5, 10; Alessandra Perna – cori track 9, 10; Diego Buongiorno – synth track 4
Mastering di Claudio “PISI” Gruer al PISI Studio, Roma.
Davide Panetta (Basso); Giulio Carlo Pantalei (voce, chitarre, tastiere); Leopoldo Lanzoni (chitarre); Liberiano De Marco (batteria)
Guests: Andrea Ruggiero – violini track 5, 10; Alessandra Perna – cori track 9, 10; Diego Buongiorno – synth track 4
Artwork e Progetto grafico: Valerio Bulla
INCUBISOGNI – TRACCIA PER TRACCIA
Lato A – Sogni
COSÌ È ABBASTANZA INDIE?
Tra essere e avere, come un animale, / mi perdo nel vuoto creato da te. Un’apertura che suona come un manifesto programmatico: in un’epoca in cui tutto – anche la musica – ha la sua rapida etichetta di superficie, la sostanza va cercata in acque profonde…
Tra essere e avere, come un animale, / mi perdo nel vuoto creato da te. Un’apertura che suona come un manifesto programmatico: in un’epoca in cui tutto – anche la musica – ha la sua rapida etichetta di superficie, la sostanza va cercata in acque profonde…
AMALEDIRECHELAMI
Le parole sono cose da evitare, per questo è meglio usarle quando si hanno in mano delle chitarre. Una canzone che chiede all’ascoltatore da che parte stare fin dal titolo: “a maledire che l’ami” o “amale dire che l’ami”?
Le parole sono cose da evitare, per questo è meglio usarle quando si hanno in mano delle chitarre. Una canzone che chiede all’ascoltatore da che parte stare fin dal titolo: “a maledire che l’ami” o “amale dire che l’ami”?
NELLA TUA TRAMA
Un’inaspettata primavera del cuore ogni tanto sorprende le nostre esistenze e dona trame sonore di pura gioia ed energia. Come un fiore ci si apre alla bellezza che ci circonda e si vede la realtà attraverso prospettive nuove, che in questo brano sono miscelate dalle sapienti mani di Steve Lyon.
Un’inaspettata primavera del cuore ogni tanto sorprende le nostre esistenze e dona trame sonore di pura gioia ed energia. Come un fiore ci si apre alla bellezza che ci circonda e si vede la realtà attraverso prospettive nuove, che in questo brano sono miscelate dalle sapienti mani di Steve Lyon.
VELLUTO BLU
Come in un film di David Lynch, l’esplorazione del conscio e del subconscio rivela sempre un’interzona misteriosa, un sipario di velluto blu, che richiede di essere attraversato per rivelarci chi siamo veramente. E spesso una parte chiama l’altra, a partire dai brividi.
Come in un film di David Lynch, l’esplorazione del conscio e del subconscio rivela sempre un’interzona misteriosa, un sipario di velluto blu, che richiede di essere attraversato per rivelarci chi siamo veramente. E spesso una parte chiama l’altra, a partire dai brividi.
ROMA DOLCE TENEBRA
Roma non è solo una città, è uno stato dell’animo. Vive se vivi tu, cade se cadi tu. “Con te e contro te; con te nel cuore, in luce, contro te nelle buie viscere”, come scrisse Pasolini, così la città dona la sua poesia e la sua decadenza a chi la corteggia. Tra sussurri, arpeggi e violini, per l’occasione suonati da Andrea Ruggiero.
Roma non è solo una città, è uno stato dell’animo. Vive se vivi tu, cade se cadi tu. “Con te e contro te; con te nel cuore, in luce, contro te nelle buie viscere”, come scrisse Pasolini, così la città dona la sua poesia e la sua decadenza a chi la corteggia. Tra sussurri, arpeggi e violini, per l’occasione suonati da Andrea Ruggiero.
Lato B – Incubi
LACRIME CRIMINALI
Sferzate di chitarre dal deciso sapore Alternative aprono il secondo lato dell’album. Criminali sono quelle lacrime versate su tutto quello che poteva andare e non è andato, sull’amore che si trasforma nel suo contrario, sulla cacciata da ogni paradiso artificiale.
Sferzate di chitarre dal deciso sapore Alternative aprono il secondo lato dell’album. Criminali sono quelle lacrime versate su tutto quello che poteva andare e non è andato, sull’amore che si trasforma nel suo contrario, sulla cacciata da ogni paradiso artificiale.
LUCE 3
Luci che si accendono e si spengono accompagnano versi all’acido fenico, distorsioni potenti e pattern di batteria incalzanti a delineare la traiettoria di un sentimento che è diventato prima illusione e poi incubo dal quale fuggire.
Luci che si accendono e si spengono accompagnano versi all’acido fenico, distorsioni potenti e pattern di batteria incalzanti a delineare la traiettoria di un sentimento che è diventato prima illusione e poi incubo dal quale fuggire.
SOTTO UN CIELO DI GHIACCIO
In un paese di bugie / le verità sono le mie. Il brano più politico dell’album, che trasla il concetto di incubo sulla società e la nazione in cui viviamo, con l’unico messaggio di resistere attraverso forme pacifiche e di restare umani in tempi così difficili.
In un paese di bugie / le verità sono le mie. Il brano più politico dell’album, che trasla il concetto di incubo sulla società e la nazione in cui viviamo, con l’unico messaggio di resistere attraverso forme pacifiche e di restare umani in tempi così difficili.
DISORDINE E DANZE
La traccia più scura dell’album comincia con un basso saturato che ricalca la frenesia e l’alienazione dei ritmi di vita nelle società occidentali oggi. Dove spesso l’imperativo di frustrazione diventa “non godi abbastanza quanto dovresti”, non può che regnare disordine emotivo.
La traccia più scura dell’album comincia con un basso saturato che ricalca la frenesia e l’alienazione dei ritmi di vita nelle società occidentali oggi. Dove spesso l’imperativo di frustrazione diventa “non godi abbastanza quanto dovresti”, non può che regnare disordine emotivo.
PRIMA
La sintesi sonora dell’immaginario dell’album, quest’ultima traccia che idealmente riavvolge il nastro e si rende “prima” trova tra delicati arpeggi, trame di violino e improvvise impennate di chitarra un punto ideale da cui uscire dagli incubi e rientrare nei sogni.
La sintesi sonora dell’immaginario dell’album, quest’ultima traccia che idealmente riavvolge il nastro e si rende “prima” trova tra delicati arpeggi, trame di violino e improvvise impennate di chitarra un punto ideale da cui uscire dagli incubi e rientrare nei sogni.
PANTA | BIOGRAFIA
I Panta sono una giovane band romana, che fonde Indie Rock, New Wave e immaginario letterario con testi d’autore, dando vita a una miscela unica nel panorama italiano. Dalla nascita nel 2016 a oggi, si sono esibiti in quasi 200 concerti, lavorando (tra collaborazioni e aperture) con artisti come Paolo e Carlo Verdone, Turin Brakes, Motta e Andrea Ruggiero, Pierpaolo Capovilla, Mogol, Gazzelle, Frah Quintale, Giorgio Canali.
Con il loro live, si sono fatti notare anche fuori dai confini nazionali: il cantante è stato eletto Youth Ambassador in Italia per ONE, l’ong fondata da Bono Vox, e questo ha portato la band ad avere uno stand allo Stadio Olimpico di Roma e al Mediolanum Forum di Milano, nel 2017 e nel 2018, prima dei concerti del “The Joshua Tree Tour 2017” di U2 e Noel Gallagher degli Oasis.
Nel 2016 è uscito il primo EP “Cause/Effetti”, a cui è seguita la pubblicazione per Arcana di “Poesia in forma di Rock” (oggi alla II ristampa), con prefazione di Paolo e Carlo Verdone.
Nel 2017 la band è stata chiamata da David Lynch a presenziare a Lucca, per la David Lynch Foundation, in nome della propria creatività giovanile e della meditazione. A Giugno 2018 è stata “Artist of the Week” su MTV New:Generation.
SOCIAL