“Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo” al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna dal 6 febbraio al 7 settembre 2025

Facile ironia
La dimensione ironica carica di potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, la vertigine del paradosso di Gino De Dominicis. L’ironia si intreccia con la sfera politica con Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, la sperimentazione linguistica del nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. Con Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli l’accostamento contraddittorio tra soggetti e situazioni sfrutta l’ironia per svelare le incongruenze del presente, mentre Chiara Fumai e Italo Zuffi con le loro opere smascherano le regole non scritte del sistema dell’arte. E poi ancora il duo artistico Eva e Franco Mattes che, attingendo al linguaggio dei meme diffusi in modo massivo sul web, rivelano una forma umoristica che caratterizza oggi la rete.

Dal 6 febbraio al 7 settembre 2025, in occasione del 50esimo anniversario della fondazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna presenta la grande mostra collettiva Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, con la curatela di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni. L’esposizione è sostenuta dal main sponsor Gruppo Hera e rientra nel programma istituzionale di ART CITY Bologna 2025 realizzato in occasione di Arte Fiera.

Piero Golia On the edge (Sulla cresta dell’onda), 2000Foto con cornice / Framed Photo37 x 52 x 1,5 cm Courtesy l’artista
Piero Golia On the edge (Sulla cresta dell’onda), 2000 Foto con cornice / Framed Photo37 x 52 x 1,5 cm Courtesy l’artista

Pensata per gli spazi della Sala delle Ciminiere, con più di 100 opere e documenti d’archivio di oltre 70 artisti, l’esposizione attraversa un arco di tempo di circa settant’anni – dagli anni Cinquanta a oggi – proponendosi di ripercorrere la storia dell’arte italiana tramite il tema dell’ironia.

Già nel mondo antico, grazie a figure come Socrate e Platone, l’ironia è “l’arte di fare domande”: uno strumento del tutto unico, che permette all’essere umano di avere uno sguardo più lucido e disincantato sulla realtà, poiché in grado di svelarne anomalie e contraddizioni. Tramite giochi umoristici, parodie e battute di spirito l’ironia diventa anche antidoto, alternativa divertente e arguta per proteggere l’uomo da ciò che lo affligge.

Chiara FumaiAnnie Jones, Harry Houdini, DopeHead, Eusapia Palladino, Zalumma Agra, Dogaressa Querini Read Valerie Solanas, 2013C-print6 elementi / elements, 80 x 120 cm ciascuno (con cornice) / each (with frame)Veduta dell’allestimento di / Installation view of Poems I Will Never Release (2007–2017)Centre d’Art Contemporain Genève (28 novembre 2020 ‒28 febbraio 2021)Courtesy Archivio Chiara FumaiPhoto credit Mathilda Olmi
Chiara Fumai Annie Jones, Harry Houdini, Dope Head, Eusapia Palladino, Zalumma Agra, Dogaressa Querini Read Valerie Solanas, 2013C-print 6 elementi / elements, 80 x 120 cm ciascuno (con cornice) / each (with frame) Veduta dell’allestimento di / Installation view of Poems I Will Never Release (2007–2017) Centre d’Art Contemporain Genève (28 novembre 2020 ‒28 febbraio 2021) Courtesy Archivio Chiara Fumai Photo credit Mathilda Olmi

Ironico di per sé, il titolo della mostra richiama infatti l’apparente semplicità del fenomeno svelandone al contempo l’intrinseca complessità. Una contraddizione che diventa gioco a tutti gli effetti e che invita il pubblico a interrogarsi sulla natura del linguaggio, sui luoghi comuni che lo accompagnano e, allo stesso tempo, sul modo in cui questi influenzano la nostra osservazione e interpretazione del mondo che ci circonda.

Si può ritenere che l’ironia sia una caratteristica distintiva del modo di fare e concepire l’arte e il gesto artistico in Italia? In che misura questa caratteristica è più o meno evidente negli artisti italiani rispetto ad altri contesti artistici?

Artiste e artisti italiani di più generazioni hanno condiviso una strategia estetica ed esistenziale anti-tragica che abbraccia lo “scherzo cosmico” della realtà.
Questo contesto critico e immaginativo è raccontato in mostra dallo sviluppo di macro-aree tematiche, utili nell’illustrare le diverse declinazioni dell’ironia e la trans-storicità del fenomeno: il paradosso, il suo legame con il gioco, l’ironia come arma femminista di critica al patriarcato e all’ordine sociale italiano, la sua relazione con la mobilitazione politica, l’ironia come forma di critica istituzionale, come pratica di nonsense e infine come dark humor.

Paola PiviHave you seen me before?, 2008Schiuma poliuretanica, piume, plastica, legno, acciaio / Polyurethanefoam, feathers, plastic, wood, steel108 x 200 x 100 cmCourtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Paola Pivi Have you seen me before?, 2008 Schiuma poliuretanica, piume, plastica, legno, acciaio / Polyurethanefoam, feathers, plastic, wood, steel108 x 200 x 100 cm Courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

L’exhibition design della mostra è a cura di Filippo Bisagni che si è ispirato al progetto di ristrutturazione dell’ex Forno del Pane, luogo designato per ospitare il MAMbo, dell’architetto milanese Aldo Rossi, il quale venne poi modificato dopo la sua morte essendo ritenuto dall’allora direzione non funzionale nella sua suddivisione tra spazi espositivi, aree di servizio e uffici. L’idea di base per l’allestimento della mostra Facile ironia si struttura quindi a partire dall’evocazione di un elemento architettonico andato perduto e al conseguente effetto di spaesamento che susciterà nel pubblico.

Aldo MondinoVarazze, 1964 Tecnica mista su masonite / Tecnique on masonite180 x 140 cm Courtesy Archivio Aldo MondinoSIAE 2025
Aldo Mondino Varazze, 1964 Tecnica mista su masonite / Tecnique on masonite180 x 140 cm Courtesy Archivio Aldo Mondino SIAE 2025

La mostra è aperta martedì e mercoledì dalle ore 14.00 alle 19.00, giovedì dalle ore 14.00 alle 20.00, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 19.00.
Dal 6 al 9 febbraio 2025, durante ART CITY Bologna, sono previste aperture speciali con orari estesi.
Per info: www.museibologna.it/mambo

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

La storia del MAMbo è legata alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, nata nel 1975 in Piazza della Costituzione, che nel 2007 si sposta nell’Ex Forno del Pane di via Don Giovanni Minzoni inaugurando l’attuale sede del museo.
Con i suoi ampi spazi dedicati alla cultura visiva e alla sperimentazione, il museo colleziona, conserva, studia, comunica ed espone il proprio patrimonio artistico.
La collezione permanente propone un’interpretazione dell’arte italiana attraverso la storia della Galleria d’Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni, dagli anni Cinquanta fino agli sviluppi più recenti.
Attraverso un’intensa attività espositiva nella Sala delle Ciminiere, il MAMbo esplora il presente e contribuisce a tracciare nuove vie dell’arte seguendo le più innovative pratiche di sperimentazione. Tutte le mostre temporanee allestite, ampie monografiche e collettive di artisti italiani e internazionali, si sviluppano in una prospettiva aperta alla ricerca e alla dialettica tra le opere e il contesto espositivo. La Project Room, negli spazi della collezione, ospita focus espositivi dedicati ad artisti del territorio.

Lucia MarcucciCome ama -come lavora, 1972 Collage su cartoncino / Collage on cardboard70 x 50 cmCourtesy Frittelliarte contemporanea, FirenzeSIAE 2025
Lucia Marcucci, Come ama – come lavora, 1972, collage su cartoncino, cm 70×50. Foto di Paolo Mariani, Courtesy Frittelli Arte Contemporanea

SCHEDA TECNICA

Mostra
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo

A cura di
Lorenzo Balbi e Caterina Molteni

Promossa da
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna

Sede
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Sala delle Ciminiere

Periodo
6 febbraio – 7 settembre 2025

Inaugurazione
Mercoledì 5 febbraio 2025 dalle ore 18.00 alle 21.00

Orari di apertura
Martedì e mercoledì dalle ore 14.00 alle 19.00
Giovedì dalle ore 14.00 alle 20.00
Venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 19.00

Dal 6 al 9 febbraio 2025, durante ART CITY Bologna, sono previste aperture speciali con orari estesi.

Ingresso
Intero 6 € – Ridotto 4 €
Per riduzioni o gratuità consultare il sito www.museibologna.it/mambo

INFORMAZIONI

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14 – 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.museibologna.it/mambo
info@mambo-bologna.org
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
YouTube: MAMbo channel

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Facebook: Musei Civici Bologna
Instagram: @bolognamusei

Giuseppe ChiariL’arte è finita smettiamo tutti insieme, 1974manifesto a stampa / printed poster100 x 70 cmCourtesy Frittelli arte contemporanea, Firenze
Giuseppe Chiari, 1974, L’arte è finita smettiamo tutti insieme, manifesto a stampa, 100×70 cm

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