Festa del Cinema di Roma – “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido: la recensione
L’ombra di Caravaggio, lungometraggio di Michele Placido, nelle sale dal 3 novembre 2022, è stato presentato nella sezione “Grand Public” alla Festa del Cinema di Roma 2022.
Il film, sicuramente un buon prodotto televisivo ma non adatto a un pubblico cinematografico, racconta le vicissitudini di uno dei più grandi artisti italiani, Caravaggio (Michelangelo Merisi).
L’opera, la quattordicesima di Michele Placido, ha una narrazione poco fremente con guizzi arguti di bellezza.
Un plauso merita senz’altro la fotografia, in grado di far rivivere nelle scene le luci e ombre del Caravaggio. Il direttore della fotografia Michele D’Attanasio, attraverso una sapiente scelta di colori e prospettive, regala agli spettatori momenti che come quadri si dispiegano nel mondo dell’artista. Bordelli, prigioni, chiese e palazzi nobiliari sono ben ricostruiti, così come i costumi, in grado di raccontarci il tempo che fu.
Riccardo Scamarcio nel ruolo dell’artista attua una buona prova attoriale, pur non eccellendo.
Il vero difetto del film è la sua poca incisività. L’azione non è, infatti, in grado di colpire “qui e ora” chi guarda.
L’ombra di Caravaggio è una co- produzione italo-francese siglata da Goldenart Production con Rai Cinema e per la Francia Charlot, Le Pacte e Mact Production.
Il film racconta la vita del genio sregolatore, un uomo solito dedicarsi ai piaceri della carne (il sesso è sicuramente una componente che si ripete nell’opera, forse anche troppo?). In due ore attraversa l’intera esistenza di Caravaggio, la sua vita di perdizione e pura creazione.
La sua arte non è compresa pienamente da tutti, soprattutto all’interno della chiesa che decide di affidare il compito di indagare sulla vita del pittore a un agente segreto del Vaticano, chiamato Ombra (Louis Garrel). Lo scopo è comprendere se l’artista è meritevole di grazia per l’omicidio di Ranuccio (Brenno Placido).
Ombra, che non comprende pianamente l’arte, si lascia, tuttavia, attraversare dalle opere di Caravaggio, ne conosce la bellezza e la pericolosità. I quadri dell’artista inducono domande insidiose per l’istituzione religiosa.
Caravaggio utilizza prostitute, uomini di strada, poveri per i suoi “santi” che vengono esposti nelle più belle chiese romane.
L’artista beneficia della protezione della famiglia Colonna, nello specifico della Marchesa (Isabelle Huppert), affascinata dall’estro e dal genio del giovane.
Il film attraversa tutta la vita di Caravaggio: dai suoi inizi pittorici agli incontri a Santa Maria in Vallicella, dalle attenzione della chiesa al suo declino.
L’uomo appare perdizione e genialità: due elementi che insieme creano distruzione fisica ma bellezza creativa.
Il lungometraggio racconta Caravaggio attraverso l’esposizione dei suoi dipinti e le storie di chi incontra lungo il suo cammino, non solo la Marchesa ma anche il Cardinale del Monte (Michele Placido), attratto dall’uomo prima ancora che dall’artista, e le due prostitute, divenute sue modelle, Annuccia (Lolita Chammah) e Lena (Micaela Ramazzotti), con cui l’uomo vive una relazione passionale.
Nel mentre si verificano gli scontri con l’Accademia di San Luca, capitanata dal pittore Baglione (Vinicio Marchioni), che pur comprendendo la bravura aborra le sue pulsazioni.
Caravaggio è un genio ma anche un uomo in balia dei tormenti e dei piaceri, incapace di trovare un equilibrio e per questo destinato alla dannazione.
“L’Ombra di Caravaggio” è un film ambizioso, ben 14 milioni di euro il costo, ma probabilmente non ben riuscito: forse troppo estetico?
La colonna sonora del film, che è stata composta da ORAGRAVITY (duo formato da Umberto Iervolino e Federica Luna Vincenti) ed edita da Edizioni Curci e Goldenart Production, sarà disponibile in digitale dal 4 novembre.
CAST ARTISTICO
RICCARDO SCAMARCIO
LOUIS GARREL
ISABELLE HUPPERT
MICAELA RAMAZZOTTI
TEDUA
VINICIO MARCHIONI
LOLITA CHAMMAH
ALESSANDRO HABER
MICHELE PLACIDO
MONI OVADIA
GIANFRANCO GALLO
BRENNO PLACIDO
LORENZO LAVIA
GIANLUCA GOBBI
MAURIZIO DONADONI
DUCCIO CAMERINI
CARLO GABARDINI
LEA GAVINO
TOMMASO DE BACCO
PIETRO MICCI
MICHELANGELO PLACIDO
ALBERTO ONOFRIETTI
SEBASTIAMO LO MONACO
GUIA JELO
DAVIDE PAGANINI
REGIA MICHELE PLACIDO
SCENEGGIATURA SANDRO PETRAGLIA, MICHELE
PLACIDO, FIDEL SIGNORILE
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA MICHELE D’ATTANASIO
SCENOGRAFIA TONINO ZERA
COSTUMI CARLO POGGIOLI
MONTAGGIO CONSUELO CATUCCI
PRODUTTORI ESECUTIVI RITA ROGNONI
VINCENZO BONOMO
COPRODUTTORI FRANCESI ANTOINE DE CLERMONT-TONNERRE
JEAN ET ANNE-LAURE LABADIE
PRODOTTO DA FEDERICA LUNA VINCENTI
UNA PRODUZIONE GOLDENART PRODUCTION CON
RAI CINEMA
DISTRIBUITO DA 01 DISTRIBUTION