FRANK GET: è uscito “False Flag” un album che racchiude la memoria storica di un territorio cosmopolita
Frank Get è un cantante, chitarrista, pianista, bassista, contrabbassista e compositore triestino, particolarmente noto al pubblico italiano ed europeo, grazie alla quarantennale carriera che lo ha visto impegnato in svariati progetti e collaborazioni con artisti di caratura mondiale.
Con l’uscita di “False Flag”, quindicesimo prodotto discografico, Frank Get esplora e analizza le verità storiche del suo territorio di nascita, una terra cosmopolita con una grande tradizione di convivenza secolare ma, anche, di duri conflitti, e di alcuni personaggi che si sono messi in luce con le proprie gesta in vari ambiti culturali e sociali.
Frank Get è un musicista dalle radici multietniche, un po’ istriano, un po’ slavo e un po’ anche ungherese che nella sua carriera quarantennale ha saputo valorizzare il Blues e il Rock in ogni sfaccettatura. Durante gli anni spesi on the road ha sentito la necessità di indagare a fondo quali fossero le sue radici approfondendo la storia delle terre da cui proviene che negli anni hanno subito incredibili sconvolgimenti con due guerre mondiali, migrazioni e numerosi cambi di amministrazione. Caratterizzato da un lirismo denso, ricco di storia e curiosità Frank Get porta avanti il percorso già iniziato con l’album “Gray Wolf” preservando la memoria storica delle radici attraverso testi e melodie che parlano di eventi, uomini e personaggi vissuti nella sua città e nelle zone limitrofe.
Frank Get è dal 1979 sulle strade della musica e per festeggiare questi 40 anni di carriera pubblica False Flag e “Ti racconto la mia terra”, due prodotti culturali affini che creano un binomio musical-letterario intriso di memoria storica e amore per le proprie radici. L’esploratore Richard Francis Burton e l’astronomo Johann Nepomuk Krieger sono solo alcuni dei protagonisti dei testi del nuovo album. “False Flag”, insieme al volume “Ti racconto la mia terra”, è un disco che vuole tributare i grandi personaggi del litorale triestino e spingere l’ascoltatore ad opporsi attivamente a coloro che manipolano e riscrivono la storia, distruggendo i monumenti e le vestigia dei luoghi in cui viviamo.