Ginestra, pianta mediterranea: la “frusta di Cristo”
La ginestra, pianta appartenente alla famiglia delle papilionacee, è un arbusto tipico delle zone mediterranee.
Si presenta con rami flessibili cimosi e generalmente senza foglie. Per via della forma dei suoi rami viene anche chiamata nel linguaggio popolare “frusta di Cristo”.
Viene considerata una pianta infestante, forse in parte è anche così. Perché nelle zone in cui prospera è presente e non si può non notarla. Con i suoi bei fiori gialli, spicca tra le altre piante. Si insedia in ogni piccolo angolo vuoto del terreno. In particolar modo in quei terreni sassosi e franosi, scarpate e radure. Rendendoli però più sicuri e contribuendo a rendere più saldo il terreno.
Già nell’ antichità, l’uso di questa pianta era molto importante. I Fenici come i Greci ed i Romani ne facevano uso. Utilizzavano i rami dell’arbusto come corde e fili. Da qui il nome Cytisus scoparius, in cui scoparius vuol dire appunto, scopa. In campagna è usata come corda o come sacco. È una fibra molto resistente, una vera risorsa. Inoltre i fiori possono essere usati come ornamento.
Ma la ginestra non è solo una pianta da cui ricavare fibra tessile. In passato dai semi e dai fiori ne ricavavano degli infusi. Le vengono attribuite proprietà medicinali. Tra cui diuretica, cardiotonica e vasocostrittrice. Questo perché tra le sue proprietà contiene la sparteina e la scoparina che ne è il principio attivo contenuto nei fiori.
Nella medicina popolare veniva utilizzata per i più disparati disturbi. Per esempio come rimedio contro le mestruazioni abbondanti. Ovviamente non possiamo evitare di dire che esistono comunque delle controindicazioni data comunque la natura tossica della pianta. È controindicata negli ipertesi e nelle donne in gravidanza.
Questa Leguminosa è tutta da scoprire o forse semplicemente da riscoprire. E se anche due scrittori come Leopardi e d’Annunzio le hanno prestato attenzione, probabilmente è così.
Valentina D’Errico