“GLORIA BELL” dal 7 marzo al cinema: “Alcuni giorni sono felice, altri no. Come tutti”

GLORIA BELL

un film del regista Premio Oscar®

SEBASTIÁN LELIO

con protagonista l’attrice Premio Oscar®
JULIANNE MOORE

insieme a
John Turturro, Alanna Ubach,
Michael Cera, Sean Astin e Jeanne Tripplehorn

DAL 7 MARZO AL CINEMA

Diretto dal regista Sebastián Lelio, Premio Oscar® per “Una donna fantastica”, e con protagonista l’inimitabile Julianne Moore affiancata da John Turturro, “Gloria Bell” offre un ritratto femminile di stupefacente onestà e sensibilità, impreziosito da interpreti straordinari.

SINOSSI

Gloria (Julianne Moore) è una donna di cinquant’anni con due figli ormai adulti e un divorzio alle spalle; nonostante la routine e la solitudine di tutti i giorni, non ha nessuna intenzione di smettere di godersi la vita e di credere all’amore, tra notti di balli sfrenati nei club di Los Angeles e amanti passeggeri. Durante una di queste serate, incontra Arnold (John Turturro): tra i due nasce una passione inaspettata, che travolgerà Gloria con tutte le sue gioie e, soprattutto, le sue complicazioni. Ma per lei, in fondo, nulla è insuperabile finché si può continuare a ballare.

RECENSIONE

Un film gradevole, adatto a tutti e in grado di rappresentare ogni donna: Gloria Bell, infatti, è una protagonista atipica, in quanto, nonostante la sua età ha caratteristiche appartenenti a tutte, senza alcuna distinzione: ognuna di noi può riconoscersi in ella.

Gloria è una donna dinamica, ama ballare ed è ben disposta nei confronti degli uomini. Ha una vita lavorativa, delle amiche, due figli e un buon rapporto con l’ex marito e la sua attuale moglie: probabilmente è a tratti una donna troppo perfetta, in grado di vivere in bilico tra la sua solitudine e la ricerca dell’altro, che sia amico, amante o figlio.

“Alcuni giorni sono felice, altri no. Come tutti”. Questa frase potrebbe racchiudere il senso dell’opera. Non vediamo, infatti, qualcosa di atipico o di anormale ma al contrario osserviamo una donna che della sua normalità, fatta di errori, pianti, sorrisi e speranza, ne ha fatto un vanto. Lottiamo, crediamo e ci innamoriamo con Gloria ma allo stesso tempo erriamo e commettiamo gesti inauditi perché Gloria è come tutti noi: un semplice essere umano.

Arnold è l’antitesi di Gloria: un uomo complesso, legato alle figlie in modo viscerale e con un rapporto malsano sia con esse che con la ex moglie. È attratto da Gloria eppure a tratti sembra rifuggirla.

Il film è completamente femminista. Glorifica la donna e rende dell’uomo una visione misera.

Emerge la voglia di speranza e la capacità estrema delle donne di rinascere, sempre e comunque, a dispetto della vita, dei suoi errori ed orrori.

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!