I cocktail che ogni appassionato di tequila dovrebbe provare almeno una volta
La tequila è uno dei distillati più famosi e apprezzati al mondo, motivo per cui ogni bartender che si rispetti dovrebbe avere sempre a disposizione.
Sebbene questo superalcolico sia molto noto tra i consumatori, non tutti sanno che la tequila viene ricavata tramite la fermentazione e distillazione dell’agave blu e che le sue origini risalgono al XVI secolo. Tipicamente ed esclusivamente prodotta in Messico, non è un caso che la tequila fosse la bevanda preferita di Frida Kahlo, artista simbolo del paese centroamericano.
Tre cocktail da assaggiare
Esistono numerosi cocktail a base di tequila, ma tra i più interessanti da provare a preparare almeno una volta troviamo il Tequila Sunrise, il California Dream e il Long Island Iced Tea. Naturalmente, come accade per ogni cocktail contenente un superalcolico come questo, scegliere una buona bottiglia è fondamentale per un ottimo risultato: meglio quindi evitare le etichette più commerciali e puntare su una materia prima di qualità, che si può trovare ad esempio nella selezione di tequila pregiata su Tannico, uno degli e-store più noti del settore. Come preparare questi tre cocktail? Scopriamolo qui di seguito.
Tequila Sunrise: cocktail fresco e dalla preparazione davvero semplice, si realizza mettendo in un tumbler dei cubetti di ghiaccio, versando prima 90 ml di tequila, poi 180 ml di succo d’arancia filtrato e infine 30 ml di sciroppo di granatina, per poi mescolare il tutto e guarnire a piacere con una ciliegia o una fettina d’arancia.
California Dream: dal gusto più strutturato, per prepararlo basterà versare nel teen 50 ml di tequila, 30 ml di vermouth dolce e 15 ml di vermouth dry, per poi mescolarli con uno stir spoon e filtrarli in una coppa Martini già raffreddata; qui la guarnizione prevede un’amarena.
Long Island Iced Tea: assolutamente perfetto per le calde giornate estive, questo cocktail si realizza mettendo in un bicchiere del ghiaccio e 15 ml di tequila, insieme a vodka, gin, rum bianco e triple sec, aggiungendo poi 25 ml di succo di limone, 30 ml di sciroppo di zucchero e uno spruzzo di cola; infine, mescolare il tutto con decisione e guarnire con una fettina di limone.
Si dice “la tequila” o “il tequila”?
E se vi dicessimo che abbiamo parlato finora di tequila attribuendole il genere sbagliato? Ebbene sì, perché nonostante nel parlato comune italiano si utilizzi praticamente sempre il genere femminile, in realtà in lingua spagnola si tratta di un sostantivo maschile. Non si tratta propriamente di un errore, visto l’utilizzo ormai generale che si fa in Italia della parola tequila, ma in Messico o in Spagna andrà necessariamente usato il maschile. Questo fraintendimento è dovuto al fatto che tequila è una parola che termina in -a e i parlanti italiani non esperti in materia di distillati hanno dato per scontato che si trattasse di un termine femminile.