“Il Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters” il nuovo libro di Chiara Albertini
Editore: Società editrice “Il ponte vecchio”
Genere: Saggio Critico
Numero di pagine: 160
Ecco “Il Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters”. L’autrice, Chiara Albertini, nel suo testo, propone un saggio ricco di riferimenti e richiami di ordine storico e letterario, muovendosi dai generali orizzonti del «giallo storico» alla bellezza dei singoli romanzi: uno studio brillante, denso di richiami alle stesse pagine della Peters, qui largamente citate, e capace di sollecitare negli appassionati del genere e della “bella scrittura” la ricerca di romanzi come questi, capaci di così coinvolgenti fascinazioni [Roberto Casalini]. Il testo offre altresì una profonda analisi critica di Ellis Peters, pseudonimo di Edith Mary Pargeter, scrittrice inglese del ‘900, le cui opere di genere giallo storico hanno riscosso molto successo nel campo del poliziesco storico.
Un ritorno al Medioevo, infatti, è ciò che il lettore si troverà dinanzi grazie alla penna coinvolgente di Chiara Albertini, che attraverso la sua tesi di laurea permette la ricostruzione efficace non solo di un’autrice fenomenale, ma anche di un’epoca storica di grande interesse.
Chiara Albertini, attraverso il delitto, permette una fotografia sociale di quegli anni, analizzando gli aspetti sociali, culturali, politici ed economici di un’intera società medievale.
Il testo analizza in maniera efficace il modo di affrontare il genere giallo da parte di Peters, mostrando anche il suo schema preferito, utilizzato in tutti i venti romanzi delle “Brother Cadfael’s Chronicles”, dove crimine e inchiesta si fondono insieme.
L’autrice, infatti, permette la visione dello schema di Peters: ambiente, vittima, assassino e investigatore, questi gli elementi che contraddistinguono un poliziesco di successo. Il personaggio principale è senz’altro il monaco Cadfael che, insieme al suo fedele amico, lo sceriffo Hugh Beringar, risolve numerosi casi.
Grande attenzione è rivolta anche alla società. Il saggio, infatti, permette un’ampia visione delle pratiche sociali di quegli anni: la donna, ad esempio, era relegata alla cura della casa e alla procreazione, assicurando alla famiglia la continuità della casata. Moltissimi altri temi vengono affrontati, come la presenza di giovani amanti ostacolati, il legame difficile tra padre e figlio, il diritto d’asilo, i miracoli e molto altro.
Il saggio di Chiara Albertini, inoltre, approfondisce le differenze con le produzioni televisive. La trasposizione filmica, avvenuta anche per le storie della Peters, prevede maggiore attenzione agli scenari e vari ammodernamenti. Non manca né sullo schermo né nei libri l’uso “degli effetti speciali” come la sospensione e il flashback.
Di grande impatto è la metafora del “bosco” che l’autrice affronta con estrema accuratezza. Esso diviene una metafora efficiente declinata in diversi modi e, nel mondo di Cadfael, assume significati e utilizzi più disparati.
Un testo ben scritto, con un linguaggio scorrevole e accurato. Numerosi sono i passaggi presenti nel testo a rimando del lavoro di Ellis Peters. Un saggio fitto di riferimenti, in cui la cronaca diventa l’espediente per raccontare uno spaccato sociale così lontano dai giorni nostri.
Una finestra sul mondo, una realtà complessa, un giallo, quello di Peters che, attraverso la penna di Albertini, assume grande modernità. Una riscoperta del passato, una visione entusiasmante della contea inglese dello Shropshire, fortemente turbata da conflitti e contrasti.
Un libro per scoprire le prodezze di un mondo tramontato e l’efficacia di un’autrice che, attraverso la sua ricerca, accompagna il lettore in un mondo a tinte gialle.
CONTATTI AUTORE: