Il ritorno a casa di Silvia Romano: l’umanità che stenta a riconoscere la bellezza innanzi ai suoi occhi.
Silvia Romano è tornata a casa, in Italia.
L’abbiamo vista ieri, 10 maggio, nel giorno della Festa della Mamma scendere dall’aereo, adornata di un sorriso sul volto stanco, e venire accolta dalle istituzioni e dalla stampa, ma soprattutto dagli affetti più cari, i suoi genitori e sua sorella.
Un abbraccio al di là delle parole, un abbraccio per ricolmare la vita e ridare luce agli occhi di chi l’attendeva da tanto, troppo tempo.
Silvia Romano, giovane cooperante, 18 mesi fa si trovava in Kenya insieme ad Africa Milele come educatrice per i bambini nel villaggio di Chakama, nella contea di Kilifi.
Il 20 novembre del 2018 è stata rapita da un commando di tre uomini e solo dopo lunghe trattative Silvia è tornata finalmente libera.
“Mi hanno assicurato che non sarei stata uccisa, e così è stato. In questi mesi sono stata trasferita frequentemente e sempre in luoghi abitati e alla presenza degli stessi carcerieri”. Queste le prime affermazioni di Silvia.
Dalle sue prime parole emerge, nonostante il dolore e la sofferenza, anche la serenità; probabilmente la stessa serenità che l’ha spinta a partire per aiutare gli altri e per donare il sogno di un futuro migliore a chi vive di povertà e guerra.
Silvia è, tuttavia, scesa da quell’aereo coperta con abiti tradizionali musulmani e con un aspetto non considerato dalle convenzioni comuni troppo gracile ed esile: questo non gli è stato perdonato. La tragedia vissuta e la conseguente bellezza data dalla sua liberazione non hanno frenato la bassezza dei commenti di un popolo che non prova pietà nemmeno per una sua connazionale.
Come aspettarsi quindi che lo provino per chi è diverso nel colore della pelle?
Quegli abiti e la conseguente dichiarazione di Silvia di essersi convertita alla religione musulmana, cambiando nome in Aisha, hanno scatenato negli italiani (una buona parte ma non tutti) commenti beceri ed interrogativi “stupidi”. “Quanti soldi abbiamo pagato per far rientrare una musulmana”? “È incinta”? “Si è sposata?”: questi gli interrogativi.
Le affermazioni sono ancora più inutili perché frutto di una convinzione.
C’è da chiedersi: ma le scelte religiose non sono personali? L’essere musulmani rispetto all’essere cristiani cosa cambia nell’affermazione di una persona? Non dovremmo solo gioire del suo ritorno a casa? Non dovremmo essere felici per Silvia, per i genitori, i familiari e gli amici che hanno potuto riabbracciare e riaccogliere una giovane figlia, sorella, amica?
L’umanità dimostra ancora una volta il suo sguardo più disumano, in cui la bassezza e l’insofferenza per la propria vita diviene mancanza di empatia e incapacità di abbracciare la bellezza e la gioia altrui.
Nel doppio inchino del padre Enzo ritroviamo l’orgoglio con cui accoglie una figlia meritevole solo di amore.
Tutto il resto sono solo futili interrogativi e commenti dati dall’ignoranza del cuore, di cui molta gente è afflitta.
è riduttivo stare pro o contro Silvia Romano non significa niente . Ogni commento , quello che sia, va argomentato e possibilmente in maniera lucida . Chi non è contento del suo ritorno è un imbecille. Ma non è imbecille invece chi , in questa operazione di salvataggio , non veda quanti problemi ci sono dietro — Quando un alpinista o uno sciatore mezzo folle provoca una valanga e poi per soccorrerlo ci muoiono i soccorritori nessuno mette alla gogna lo sciatore .. Ma è sbagliato. ( io lo farei ) Se uno si mette a rischio , ci si mette volontariamente e spero se ne assuma la responsabilità personalmente —-Lo Stato salva Silvia Romano ? (e tantissimi altri) Si ok lo Stato fa bene. … uno Stato civile lo deve fare – Ma le conseguenze del salvataggio sono tante. Il costo di alcuni milioni .. Faccio un esempio . Alcune riforme del governo ( tipo mense scolastiche o finaziamento centri sociali ) costano meno del salvataggio di Silvia Romano . . E vabbe’ lo si fa. Ma se torna laggiu’ e la rapiscono di nuovo che farà lo Stato ? … Insomma voglio dire .. ma questi ”volontari” capiscono cosa fanno ? dove si vanno a mettere ? Vogliono fare del bene ? Approvo in pieno ma sappiano che Con i soldi del riscatto si sarebbe potuto fare 500.000 volte piu’ ”bene” a quelle popolazioni che tutta la vita di Silvia Romano. Quindi —> Io ammiro Silvia Romano che generosamente e volontariamente va a dare una mano a chi ha bisogno . Ma non sono sicuro che Silvia Romano capisca cosa poi significa tutto il casino che succede perché lei si e’ messa a rischio rapimento e conseguente ricatto allo Stato Italiano. ……………………… Silvia Romano cambia religione. Ottimo –, Fa bene.– Io non credo che si sia convertita nel senso che abbia cambiato di religione . Prima non la aveva una religione la aveva solo si ”nome” come quasi tutti noi e , affascinata dalla profondita’ della religione islamica abbia finalmente scoperto cosa significa la spiritualita’ . Quella stessa spiritualita’ che si puo’ incontrare nel Cristianesimo ma che ormai e’ depotenziato totalmente .. se non altro per il fatto che i depositari , i tutori e i ”reggenti” del Cristianesimo sono associazioni che violano il codice penale in ogni suo articolo . Imperialisti invasori guerrafondai assassini da un lato o raccoglitori di elemosine che invece arricchiscono alti prelati per non parlare degli abusi sui minori da ogni parte etc etc. . L’ Islam ,come religione coranica (non certo come braccio armato dei signori della guerra) è una religione piu’ ”nuova” del Cristianesimo di circa 600 anni. E infatti somiglia al Cristianesimo di circa 600 anni fa; pieno di contraddizioni , di misticismo e di creduloni ma molto ricca di spiritualita’- E la spiritualita’ profonda affascina molti e sicuramente ha affascinato Silvia Romano .. Che comunque poteva evitare que ridicolo vestito verde che in questo paese non solo non ha proprio senso indossare ma che , nel giorno in cui il paese che ti ha salvato e ha pagato ( parliamo in lire del vecchio conio per capirci meglio) circa 6 miliardi delle vecchie lire …. una cifra iperbolica , E tu Silvia arrivi contenta OK — sorridi OK — sei felice ? OK — ma evita la pagliacciata del vestitone verde per favore !!! Comunque ben tornata Silvia