INCENDIES allo Spazio Diamante: “davanti alla verità c’è solo il silenzio”
INCENDIES
di Wajdi Mouawad
con Giulia Fiume, David Marzi
Giacomo Bottoni, Eleonora Belcamino, Federico Le Pera
e Massimiliano Vado
musiche Roberto Procaccini
voce Anna Vinci
traduzione, adattamento e regia: Massimiliano Vado
INCENDIES è una rappresentazione intima sotto forma epica, una ricerca delle origini, passando per la formazione di un popolo e la ricerca dell’individualità, e non solo: è una specie evoluta di Edipo al femminile, un punto di contatto obbligato tra più generazioni, più luoghi e più linguaggi.
Una epopea necessaria.
La storia, volutamente evoluta, segue il destino di una donna, Nawal, intrappolata in un conflitto che non ha scelto e che, per ritrovare un figlio scomparso, arriva ai limiti dell’assurdo orrore degli strazi senza fine che scandiscono la storia del mondo.
Ma è anche la storia dei suoi due bambini nati sotto il fuoco della guerra e alla ricerca della verità su questa madre, che ha nascosto loro la propria origine.
Una riduzione essenziale, cruda e disperata, di una passione che, negando sé stessa, non preclude lo svelamento del segreto.
Giulia Fiume, David Marzi, Giacomo Bottoni, Eleonora Belcamino, Federico Le Pera e Massimiliano Vado portano in scena un viaggio emozionale per sconfiggere l’oblio, per non dimenticare, attraverso il respiro, l’affanno, le ustioni e gli incendi di queste vite.
Lo stesso Wajdi Mouawad, in Les Cahiers du théâtre français, nel 2008 affermava di aver acquisito, per la forza delle cose e delle circostanze, un’estrema conoscenza delle armi da fuoco: “Sapevo smontare, lucidare, pulire, rimontare e calibrare un kalashnikov […]. Durante la guerra civile libanese aspettavo con gli amici i miliziani di passaggio per occuparmi delle loro armi e per guadagnarmi qualche soldo; quando mi addormentavo sognavo il giorno ancora lontano in cui avrei avuto un kalashnikov tutto mio e avrei fatto parte di una valorosa milizia che, dopo numerosi massacri, di cui io sarei stato il geniale architetto, mi avrebbe fatto padrone del mio destino […] Ma i miei genitori, che nulla sospettavano, si sono trasferiti in Francia per aspettare la fine di questa guerra che non è mai terminata. Allora, per l’impazienza, ho teso la mano e ho afferrato il primo oggetto che poteva, anche di poco, assomigliare a un kalashnikov, ed era una penna pilote fine V5.
Le parole diventavano cartucce; le frasi caricatori; gli attori mitragliatrici, e il teatro giardino.”
Recensione
Uno spettacolo intenso, emozionante e che invita alla riflessione.
INCENDIES, nella cornice dello Spazio Diamante, rende lo spettatore partecipe della storia e attraverso gli occhi dell’immaginazione egli vede gli anni trascorrere e le vicende alterarsi, tramite un’oscillazione tra passato e presente in grado di non confondere ma piuttosto di immergere nelle sue dinamiche.
La storia di Nawal viene vissuta attraverso gli occhi dei suoi figli; figli risentiti per una madre che da 5 anni non emetteva parole e non per un reale impedimento fisico bensì per una sua scelta. I due gemelli vivranno la morte della madre in modo differente: in lui prevarrà il rifiuto di conoscere il passato mentre in lei arderà la fiamma della conoscenza e della ricerca della verità.
La guerra è la cornice che ha attraversato i giorni di Nawal, cambiandole per sempre il presente ed il futuro. La guerra ha avuto in lei ripercussioni tali da renderle i giorni infernali e infine silenziosi.
“Davanti alla verità c’è solo il silenzio”
Massimiliano Vado, regista dello spettacolo, sul palco interpreta il ruolo del notaio: un notaio particolare in quanto animato dalla voglia di far comprendere ai due gemelli che le volontà della madre devono essere attuate; sarà disposto a partire in prima persona per adempiere il suo compito.