Intervista a Giovanna Lombardi, in scena al Teatro Di Documenti con “Divina Dea Terra Madre”
Sarà in scena al Teatro Di Documenti, dal 3 al 6 ottobre, Giovanna Lombardi con “Divina Dea Terra Madre”. Sul palco insieme a Federica Talia e Michela Cotugno, vive uno spettacolo in cui sentimenti, sensazioni, presagi, nel puzzle giocoso di emozioni e momenti poetici, sono incorniciati da improvvisazioni Jazz e musica Armena.
- Buongiorno Giovanna. Sarai in scena dal 3 al 6 ottobre al Teatro Di Documenti con “Divina Dea Terra Madre”: ci racconti cosa vedrà lo spettatore sulla scena?
Lo spettatore sulla scena vedrà uno spettacolo “mirabolante”: mi diverte prendere ogni spettatore per mano e condurlo in un luogo e uno spazio senza tempo, protetto e fantastico, dove solo i suoni e le note musicali accompagnate da parole generano sensazioni, emozioni, al di là di ogni appiglio razionale.
- Lo spettacolo è un viaggio nei cinque sensi: quali sensazioni vuoi suscitare nel pubblico?
Risvegliare i cinque sensi assopiti dal tempo che viviamo. Dare spunti nuovi per avere nuovi occhi che possano davvero guardare e non soltanto vedere, rivitalizzare l’udito per ascoltare e non solo sentire, assaporare il gusto recondito di caffè e amaretto al mattino, toccare nuove terre con i piedi scalzi nudi per prendere energia dalla terra.
- Credi che oggi sia necessario ribadire l’importanza delle donne nella società?
No, assolutamente! L’importanza è sia delle donne che degli uomini. In una magnifica unità. Continuare a sottolineare l’importanza del femminile continuerebbe a nutrire conflitto e divisioni. Divina Dea Terra Madre racchiude un inno alla Vita in ogni sua forma e la vita non esisterebbe senza l’uomo che dona lo sperma e la donna che lo fa crescere in grembo per generare vita dalla mamma alla figlia di generazione in generazione con un solo desiderio: voglio diventare vecchia. Un augurio a una vita longeva e ricca di felicità per tutti noi. Un ringraziamento alla mamma che ci ha donato la vita.
- Sul palcoscenico insieme a te altre due artiste: Michela Cotugno e Federica Talia. Come nasce la vostra collaborazione?
La nostra collaborazione nasce dall’incontro fortunato di vibrazioni energetiche all’unisono. Parlare la stessa lingua e comprendersi nel profondo tra un suono di chitarra, di flauto, di sospiro e sussurro tra una voce che incanta e canta una nuova melodia. Una unica espressione artistica, unendo in armonia le varie arti, con la passione comune che trasmette un grido di amore pace e speranza per ritornare a gioire della natura e della Terra Madre che ci ospita e un dire grazie alla VITA.
- È previsto un tour?
Sì, certamente. Roma è il nostro debutto per procedere con altre date in Italia. Prossima Milano, a seguire Bologna e Napoli. Comunicherò presto le date del tour.
- La tua è una carriera non solo nel teatro ma anche in televisione e nel cinema. Tre forme d’arte diverse ma complementari: hai una predilizione?
Sicuramente per il teatro! Soprattutto nel momento in cui mi dà la possibilità, come in questo caso, di portare un mio messaggio, un mio pensiero. Questo è il mio terzo testo. I primi due sono stati rappresentati rispettivamente nel 2015 e nel 2019 al Teatro Stanze Segrete e sono Il Fantastico mondo di Ivanilda e La Casa del Padre. Divina Dea – Terra Madre – è un approdo a Casa, alla massima espressione della gioia pura di poter fare questo mestiere che porta con sé un dono: gettare via la chiave del controllo e sciogliere vincoli per essere liberi!
- Sogni e progetti futuri?
Nel futuro immediato televisione e cinema, che aiutano ad accrescere la visibilità, anche se non nascondo che sto lavorando a un nuovo testo sulle donne dell’Afghanistan.
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