Intervista a La Rua: dopo Amici, ancora più musica!

Il gruppo si forma ad Ascoli Piceno dal sodalizio artistico tra Daniele Incicco e il produttore Dario Faini. Nel 2012 partecipa alle selezioni di Sanremo classificandosi tra i primi 30 artisti più votati nel contest Sanremo social e, sempre nello stesso anno, viene premiato dall’Associazione Fonografi Italiani. Nel dicembre 2012 si piazza primo nel concorso Area Sanremo dopo aver superato la selezione tra 320 artisti.  Nel 2013 i La Rua aprono l’unica data italiana del tour degli Imagine Dragons a Milano. Nel 2015, dopo aver pubblicato il primo album dal titolo La Rua, si esibiscono sul palco del Concerto del Primo Maggio aggiudicandosi un premio nella sezione ‘Miglior gruppo’ del contest 1MNEXT. Nello stesso anno entrano a far parte della scuola di Amici di Maria De Filippi aggiudicandosi nel marzo del 2016 l’accesso al serale nella squadra bianca capitanata dai direttori artistici Emma ed Elisa rimanendo nel programma fino a maggio 2016.  Usciti dalla scuola firmano un contratto con l’Universal Music, per cui pubblicano il secondo album in studio “Sotto effetto di felicità”. A dicembre del 2016 partecipano alla trasmissione Sarà Sanremo con il brano “Tutta la vita questa vita”. Il brano viene eliminato da Massimo Ranieri, fatto che suscita polemiche durante la diretta televisiva e che per questo motivo Carlo Conti lo sceglie come sigla del Dopofestival 2017. Nello stesso anno “Il sabato fa così” diventa la sigla del programma “Parliamone…sabato” in onda su Rai 1 e condotto da Paola Perego. Nel 2017 i La Rua si esibiscono di nuovo al Concerto del Primo Maggio, ma questa volta in qualità di ospiti prima di dedicarsi a un tour nazionale che li terrà impegnati fino a fine agosto. Nello stesso anno la band viene selezionata personalmente da Cristina D’Avena, per duettare in una delle canzoni contenute all’interno di Duets – Tutti Cantano Cristina, il brano scelto è “È quasi magia, Johnny!”. Il 23 marzo 2018 viene pubblicato il singolo “Sull’orlo di una crisi d’amore”, cantato in duetto con Federica Carta, che annuncia il loro nuovo album in uscita in estate. Il 6 luglio 2018 viene pubblicato l’EP “Nessuno segna da solo”, anticipato dal singolo I 90. Il 27 novembre dello stesso anno è stata ufficializzata da Claudio Baglioni la partecipazione della band a Sanremo Giovani 2018 con il brano “Alla mia età si vola” e il 21 dicembre i La Rua si classificano terzi a Sanremo Giovani.

  • Buonasera ragazzi. Il 26 aprile è uscito il vostro album “Nessuno segna da solo”, che racchiude i brani dell’EP precedente e nuovi inediti. Cosa troverà l’ascoltatore al suo interno?

Nel disco sono presenti più facce dei La Rua, da quella più energica, a quella autobiografica e introspettiva. Tutte facce di una stessa medaglia però, che è quella del concetto di collettivo, della forza del gruppo: per questo “Nessuno segna da solo”.

  • Avete scelto di far anticipare l’album dal singolo “Alta Velocità”. È una canzone dinamica, orecchiabile, con un sound che ormai vi contraddistingue ma molto più estivo. Si tratta di una canzone d’amore ma l’amore è da vivere ad “alta velocità” oppure si rischia di bruciare velocemente?

Dipende da quale sfumatura di amore si intende o si vuole dare ad un rapporto. Nel singolo viene descritta una delle classiche avventure estive vissute col cuore in gola e che hanno reso indimenticabili le nostre estati da adolescenti e non. Ma non dimentichiamo che esiste anche un amore ben più profondo che sicuramente brucia tutt’altro che velocemente e riscalda a lungo.

  • Avete aperto il Concerto del Primo Maggio e sono uscite le prime date dal tour. Quanto è cambiata la vostra vita dopo la partecipazione al talent “Amici”?

In realtà dopo Amici, siamo tornati a fare quello che amiamo fare da sempre, salire sul palco e comunicare a chi ci ascolta senza alcun filtro. Abbiamo avuto la fortuna di farci conoscere maggiormente tramite la TV, ma poi alle persone devi parlare sinceramente e senza maschere, altrimenti scompari. Parlare a cuore aperto è quello che facciamo da sempre, a prescindere da tutto.

  • Elisa, vostra coach ad Amici, continua a ricoprire un ruolo importante anche nel presente, avendo scritto un brano dell’album. Com’è il vostro rapporto personale e lavorativo con lei?

Elisa è un artista, ma prima di tutto una persona d’oro. Anche dopo il talent ci ha aiutato attraverso i suoi consigli senza secondi fini e parte delle scelte fatte nei brani sono anche opera sua. A livello di produzione è un vulcano in piena che riesce sia a far emergere a pieno il tuo potenziale, sia a trovare l’elemento di svolta del brano.

  • Essere una band cosa comporta nel rapporto tra di voi come membri ed amici?

Tante discussioni, ma ben vengano. Sono proprio quelle che fanno maturare e rinsaldare il rapporto. Come in ogni famiglia è inevitabile scontrarsi ogni tanto: siamo 6 persone diverse. Ma poi ci si chiarisce e si va tutti come un treno verso la stessa direzione.

  • Avete concluso da poco il “Sanremo Giovani World Tour”. Come avete percepito il pubblico estero nei confronti della vostra musica?

Sorprendentemente hanno una fame di musica italiana nuova che mai ci saremmo aspettati di trovare. Paradossalmente sembra più aperto il pubblico straniero a nuove realtà, seppur con il limite della lingua. Noi italiani e noi artisti in primis, spesso ci lasciamo influenzare dalle mode o dai generi che il più delle volte sembrano un’etichetta che limita la creatività e la voglia di spaziare.

  • C’è tra le esperienze vissute in questi anni qualcuna che vi è rimasta particolarmente nel cuore?

Il concertone del Primo Maggio: sebbene sia la terza volta che risaliamo sul quel palco, ogni volta è un tuffo al cuore e una scarica di adrenalina che non provi facilmente altrove.

  • Sogno nel cassetto?

Continuare a poter vivere di musica, a poterci esprimere con la libertà e la voglia che abbiamo ora, anzi, ancora di più.

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