Intervista a Sasha Torrisi, ex frontman dei Timoria: “è più importante il viaggio che la meta finale.”
Sasha Torrisi ph Diego Feltrin
È disponibile sulle piattaforme digitali e su tutti i digital stores “ITACA”, il nuovo ep di SASHA TORRISI, ex frontman dei Timoria.
- Buonasera Sasha, grazie per l’intervista. “Itaca” è il tuo nuovo EP, uscito a distanza di 11 anni dal precedente. Cosa è accaduto in questo tempo trascorso?
Buonasera e grazie a te per la possibilità di raccontare del mio nuovo progetto.
Si, “Itaca” esce dopo 11 anni dal precedente, ma non sono mai stato fermo, anzi. Ho lavorato molto ad altri progetti, tra cui Rezophonic, un collettivo di circa 150 musicisti italiani uniti dallo scopo di costruire pozzi d’acqua in una zona molto povera e arida dell’Africa; ne sono stati concretizzati oltre 160, 3 scuole e 16 cisterne per la raccolta d’acqua piovana. Abbiamo anche realizzato 3 dischi e centinaia di concerti per raccogliere i fondi necessari.
Poi ho dedicato molto tempo alla mia arte pittorica e tra dipingere quadri ed esporli in tutto il mondo, sono passati gli anni. Insomma, non mi sono mai fermato.
- Come un moderno Ulisse insegui la tua Itaca: il raggiungimento della meta è possibile o solo desiderabile?
Credo fortemente che sia possibile, ma il disco, e penso anche l’Odissea, danno l’idea di quanto sia più importante il viaggio piuttosto che la meta finale.
- L’EP non è solo musica bensì è un progetto che racchiude musica, pittura, fotografia e poesia. Pittura e musica sono manifestazione del tuo modo di esprimere l’arte. Sono due espressioni artistiche che vivono in simbiosi o viaggiano parallele?
Posso tranquillamente affermare che entrambe le forme d’arte siano importanti nella mia vita, allo stesso livello. Diciamo pure che si compensano e stimolano a vicenda.
- In Itaca, oltre a riscontrare la presenza di ispirazioni musicali attinenti al Rock, al BitPop, al Grunge, alla Prog e al cantautorato, vi sono le “orme” degli anni trascorsi con i Timoria?
Beh, di certo il mio modo di scrivere si è evoluto negli anni, ma la cifra stilistica ha comunque quella matrice. I Timoria sono stati fondamentali per la mia crescita artistica.
- Itaca può essere definito un viaggio espresso attraverso 5 canzoni che pur essendo personale può divenire universale. Sei più un essere solitario o sociale?
Tendenzialmente sono più un solitario, ma non posso negare di avere bisogno del quotidiano confronto con “gli altri”. Del resto, il capitano della nave senza la sua ciurma non può viaggiare. È sempre necessario il confronto e la crescita.
- “Sasha Torrisi canta Lucio Battisti” è uno dei progetti musicali a cui ti sei dedicato negli ultimi anni. Chi è Lucio Battisti per Sasha Torrisi?
È uno dei più grandi musicisti che l’Italia abbia avuto…. forse incompreso a volte. Uno sperimentatore del suono, della canzone, dei contenuti.
- Hai un’opera d’arte che più ti rappresenta?
Ce ne sono molte di opere d’arte che mi rappresentano, ma la prima che mi viene in mente è il “Davide con la testa di Golia” dell’immenso Caravaggio, in cui Davide è rappresentato con in pugno una spada e sulla lama si legge la scritta H-AS OS, sigla che riassume il motto agostiniano “Humilitas Occidit Superbiam” (l’umiltà uccise la superbia).
https://www.facebook.com/SashaTorrisi.Official/
http://www.sashatorrisi.it/index.php
Corre l’anno 1997 quando i Timoria propongono a Sasha Torrisi di entrare a far parte della band, dopo la separazione con Francesco Renga. Inizia così una nuova fase creativa della band bresciana che con Sasha sperimenta un sound diverso e un’energia rock rinnovata. Con i Timoria realizza 4 album e partecipa alla 52sima edizione del Festival di Sanremo. Con loro sale sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival davanti a un pubblico di oltre 300 mila persone insieme ad Alanis Morissette e Vasco Rossi e al “Delle Alpi” di Torino dove apre il concerto degli U2. Conclusa nel 2004 l’esperienza con la band, Sasha si dedica prevalentemente alla pittura. Esponente della corrente artistica “New Pop Art”, espone le sue opere in numerose gallerie in Italia e all’Estero con ottimi risultati e consensi. Nel settembre 2009, dopo un periodo di grande ricerca sonora, esce il suo primo disco solista dal titolo “Un nuovo me”. Un EP rigorosamente autoprodotto contenente quattro brani scritti e arrangiati dallo stesso Sasha e ispirati al sound “Brit-Pop”. Dal 2009 abbraccia anche la causa dei Rezophonic ed entra a far parte del supergruppo italiano composto da oltre 150 musicisti coi quali realizza tre album per finanziare la costruzione di pozzi d’acqua in Africa. Parallelamente crea il progetto “Sasha Torrisi canta Lucio Battisti” che rivisita in chiave rock, personale e contemporanea i grandi successi battistiani. A settembre del 2020 Sasha Torrisi torna con un nuovo e atteso album di inediti dal titolo “Itaca” un ambizioso progetto di vasto respiro a cui hanno collaborato alcuni degli artisti più innovativi del panorama italiano per l’artwork e il videoclip.