Intervista ad Alessio Petri, concorrente di Bake Off Italia: “l’unico vero percorso autentico è quello della scoperta di noi stessi”
Alessio Petri è stato senza dubbio uno dei personaggi più amati di questa edizione di Bake Off Italia. Ha conquistato tutti con il suo arrossire a ogni complimento dei giudici, con il suo camminare ininterrottamente quando si trovava in difficoltà ma, soprattutto, con la sua tenacia a non mollare e portare sempre a termine le preparazioni.
All’interno del cooking show ha fatto un percorso bellissimo, sia a livello professionale che umano, e ha voluto condividere con i nostri lettori le sue emozioni, facendoci entrare nel suo mondo.
- Ciao Alessio. Vogliamo conoscerti un po’ meglio al di fuori di fruste, creme e fornelli! Partiamo dal tuo percorso di studi, giovanissimo sei già laureato in lingue, letterature e studi interculturali: come mai la scelta di questo indirizzo?
Ciao, grazie mille davvero per l’intervista. In primis, in verità, sono stato un po’ lentino a laurearmi rispetto ai miei amici, però è anche vero che ognuno ha i suoi tempi e nel mio caso all’università, dove mi piaceva solamente l’inglese, ho patito un pochino a studiare altre materie. Io appunto amo davvero la lingua e a volte mi sembra di saperlo più dell’italiano ed è proprio per questo che voglio assolutamente diventare un ottimo professore d’inglese. Farà strano anche la scelta dell’alberghiero settore cucina per la scuola superiore però, già al momento dell’iscrizione e sin da quando ero alle elementari, ho sempre saputo che avrei voluto insegnare, solo che non sapevo ancora quale materia.
- Questo percorso è anche uno stimolo a viaggiare: che esperienze sei riuscito a fare ad oggi?
Credo che forse l’unico vero percorso autentico che io abbia mai fatto sia quello della scoperta di noi stessi. All’inizio se io avessi letto una frase “scalda cuore” del genere avrei riso come se non ci fosse un domani però, purtroppo, è parecchio vera. Ero, e forse lo sono ancora, un ragazzo molto timido e insicuro ma, in qualche modo, sento che qualcosa dentro di me è cambiato, come se una catena di debolezza si fosse spezzata. Poi ci sta che mi sbagli e sono sempre fragile ma, comunque, rimango dell’idea che ho imparato molte cose da me stesso, specialmente fino a quanto mi posso spingere.
- La pasticceria, invece, come arriva nella tua vita?
Come detto poco fa, ho frequentato l’istituto alberghiero in quanto mi è sempre piaciuto cucinare per gli altri. La passione per la pasticceria è nata grazie alla seconda stagione di Bake Off dove mi innamorai letteralmente della felicità della vincitrice Roberta Liso. Vedere quei bellissimi dolci che preparavano mi fece illuminare gli occhi e mi dissi “anch’io voglio essere felice e bravo come lei” e così il giorno dopo iniziai a preparare i miei primi dolci, anche se sono stati tutti dei fallimenti orribili. Solo negli ultimi anni ho iniziato un po’ a migliorarmi cercando di vedere se la bravura potesse nascere.
Ho tralasciato, tuttavia, un po’ la pasticceria fino a che quest’anno, quando ero in procinto di laurearmi, mi sono detto “Ale hai sempre voluto partecipare a Bake Off anche se non sai fare nulla, mandiamo la candidatura appena vediamo la finale della nona stagione e vediamo cosa succede” e così è stato. Era un sogno che ho tenuto dentro al cassetto per 8 anni e quest’anno il destino ha voluto che fosse non il momento giusto ma quello migliore di tutti. Adesso, invece, sento proprio che la voglia di preparare dolci è più grande che mai.
- Anche la pasticceria ha diversi indirizzi, c’è chi predilige preparazioni moderne e chi è più tradizionale, quale è il tuo stile?
Inizialmente io non prediligevo nessuna delle due perché ero una frana appunto. Ho iniziato con le torte tradizionali e mi sono un po’ concentrato su quest’ultime. Solo ultimamente ho iniziato a dedicarmi a preparazioni moderne ma ho decisamente ancora troppo da imparare. Credo, tuttavia, di essere sulla giusta strada, anche perché è appunto un nuovo campo e va studiato attentamente.
- Parliamo della tua esperienza a Bake off: come avviene la tua partecipazione?
Non lo avevo nemmeno detto ai miei genitori che avevo mandato la candidatura perché sono moooolto scaramantico e gliel’ho raccontato solo nel momento in cui mi hanno chiamato per i casting di Bake Off. La stessa cosa è avvenuta anche per i miei amici. Ho comunicato che sarei dovuto andare a Milano per un corso d’inglese e che quindi sarei rimasto lì fino a quando non passavo l’esame finale. Sono stato contentissimo di vederli sbalorditi quando c’è stata la notizia in diretta sui social e hanno scoperto la verità. Mi piace fare le sorprese e anche riceverle! Ero molto meno ansioso per i casting che sotto al tendone.
- Sei soddisfatto del tuo percorso o c’è qualcosa che ti rimproveri?
Mi rimprovero troppo il mio carattere sensibile, emotivo, ansioso, pazzo e chi più ne ha ne metta. Però è anche vero che sono fatto così non è altro che per “merito” mio. Nonostante potesse, forse, andare meglio, io sono decisamente la persona più contenta adesso, sono soddisfatto tantissimo.
- C’è un cambiamento di Alessio come persona dopo Bake Off?
La mia autostima è migliorata parecchio, anche se poi si riabbassa velocemente nel momento in cui rivado a leggere, per mia stupidità, i vecchi commenti negativi. Però per tutto il resto sono contento di ogni cosa.
- Il ricordo, l’immagine più bella, che ti viene subito in mente ripensando a questa esperienza?
Scriverei un libro solo di foto perché ogni ricordo è stupendo. Se ne devo davvero scegliere uno in particolare è stato il primo momento in cui ho incontrato gli altri al residence per la prima volta. Come seconda immagine ho in mente la primissima puntata e l’incontro coi giudici e Benedetta e infine la terza, anche se è la più importante, è l’ultima puntata nonché il saluto finale con tutti. Sono tutti ricordi bellissimi che potrò tirare fuori nei momenti in cui mi sentirò giù di morale. In un qualche modo, tutti i miei amici sono sempre con me.
- Un programma televisivo ti porta ad avere un riscontro anche a livello mediatico, soprattutto sui social. Che rapporto hai con quest’ultimi?
Non sono mai stato uno che utilizza molto i social, diciamo che prima pubblicavo soltanto foto dove venivo letteralmente decente. Ora, invece, ho iniziato a pubblicare un po’ di torte e di foto-vacanze, ovvio le foto devono essere sempre belle e non credo che pubblicherò mai una foto dove sono in pigiama per ora (RISATA). Devo imparare a pubblicare fotografie quando me la sento e perché ho piacere nel farlo.
- Non possiamo terminare questa intervista senza chiederti il tuo dolce preferito?
Ogni volta che mi viene posta questa domanda ho sempre l’ansia e la paura che il mio dolce preferito non sia più lo stesso e, invece, continuo ad amare la panna cotta. Ne vado matto, troppo. Santa paletta me la mangerei in ogni momento. È un dolce che non rifiuterei assolutamente mai. Amo, però, anche la tris di cioccolato che portai al casting. Amo il cioccolato ma, soprattutto, la panna cotta al cioccolato. Deliziosa 😛
Potete seguire Alessio:
https://instagram.com/alessio_bakeoff10