Intervista al cantautore Alessio Caraturo: 38° PARALLELO, un album sempre più apprezzato
Ho avuto il piacere di intervistare Alessio Caraturo, il cui singolo “Lontano Lontano Lontano” ha risuonato nelle radio per tutta l’estate. Cantautore napoletano, sta riscontrando un grande apprezzamento da parte della critica e del pubblico.
Nell’intervista gli ho posto delle domande riguardanti la sua vita e il suo ultimo lavoro discografico.
- La ringrazio innanzitutto per l’intervista e le faccio i miei complimenti per il nuovo album. Il singolo “Lontano Lontano Lontano” ha ottenuto un grande successo. Si aspettava questo risultato?
All’inizio no, ma sarò sincero … Ad un certo momento della promozione del singolo ho capito che forse in fondo me lo aspettavo… o perlomeno ci speravo tanto.
- “Non è vero” è il secondo brano estratto dall’album “38° Parallelo”. Canta “Non è vero che si vive lo stesso. Non è vero che poi passa tutto”: cosa non passa in questo tempo così veloce ed a tratti superficiale?
Ciò che non passa, o almeno non del tutto, è l’amore. Naturalmente nel brano questo concetto è piuttosto esasperato, ma ciò che resta della nostra vita e spero anche oltre è l’amore.
- Nelle sue canzoni l’amore è una componente essenziale. Cosa rappresenta per lei questo sentimento e riesce a viverlo quotidianamente?
Quando parlo d’amore non mi riferisco soltanto al sentimento amoroso tra due persone… personalmente io non potrei vivere senza e spero di continuare a nutrirmene all’infinito.
- “Malamore” è una cover presente nel disco ed è una canzone di Enzo Carella, artista rimasto sconosciuto a molti. Come mai ha deciso di riproporre questo brano?
La scelta di questo brano è stata soprattutto dovuta ad uno spunto del mio discografico Pippo Landro ed è stata un ottimo spunto. “Di che bene mi amerai, di malamore?”
- In “Transfert” si confronta con se stesso ed è medico e paziente allo stesso tempo. Se potesse parlare con il suo io interiore cosa si direbbe?
(Risata)… probabilmente ci manderemmo a quel paese l’uno con l’altro. Saremmo entrambi troppo perfezionisti per tollerarci.
- Nel brano “Con il cuore in gola” ripercorre i ricordi dell’adolescenza, dalle feste, ai temporali estivi ai primi amori. Quali sono i suoi ricordi più belli di quel periodo?
Beh… i primi battiti, feste, biciclette, le prime grandi emozioni e tanti amici.
- “Muovere le ombre” è la sua ultima canzone dell’album. Un brano intenso e delicato nello stesso tempo. È dedicata a qualcuno in particolare?
Le mie canzoni, che per lo più in quest’ultimo album sono state scritte insieme al mio produttore Seba, sono quasi sempre frutto di fantasia.
- Un’ultima domanda: ha un sogno ancora da raggiungere?
Tutti quelli che ho ancora nascosti nel cassetto 😉