Juventus-Ajax 1-2: la grande disfatta bianconera

Ad inizio anno, la Juventus veniva da 7 scudetti consecutivi. E aveva dimostrato di avere in Italia un predominio praticamente incontrastabile. Quindi, l’unico obiettivo rimasto ancora da raggiungere era quello di una vittoria sul palcoscenico europeo.

Proprio per questo, la società bianconera aveva deciso di rischiare il tutto per tutto quest’estate. Esponendosi enormemente a livello finanziario pur di acquistare uno dei primi due giocatori più forti del pianeta: Cristiano Ronaldo.

L’idea era quella di rafforzarsi a tal punto da diventare la grande favorita nella corsa alla Champions League. E di sfruttare la sua inevitabile conquista per espandere il brand ed ottenere un considerevole aumento dei ricavi, che compensasse le spese effettuate a tal fine. Così da compiere il definitivo salto di qualità, collocandosi finalmente di diritto tra le grandi potenze europee.

Il piano era certamente pericoloso, ma aveva un grosso potenziale e delle buone possibilità di riuscita. E va detto che, nei primi mesi di questa stagione, sembrava davvero che la Juventus avesse fatto bene i propri calcoli.

Infatti, i bianconeri sono riusciti a sbrigare agevolmente la pratica scudetto. Tanto da averlo ormai in pugno e da poterlo ufficializzare già questa domenica. E sono giunti ai quarti di finale di Champions League, passando il girone da primi in classifica e superando agli ottavi il fortissimo Atletico Madrid di Simeone.

Insomma, niente sembrava poter arrestare la marcia della Juve in questa stagione. Anche perché, il sorteggio era stato abbastanza benevolo questa volta, mettendole contro per i quarti un avversario considerato da tutti molto abbordabile.

Si trattava dell’Ajax. Una squadra olandese dal grande passato ma che da anni non riusciva più ad affermarsi in campo europeo. Oltretutto, al momento del sorteggio essa non si trovava neanche al primo posto nel proprio campionato. E la sua rosa era formata soprattutto da ragazzini promettenti ma apparentemente ancora acerbi.

Eppure, nonostante tutto, i “Lancieri” erano riusciti ad eliminare il Real Madrid nel turno precedente, imponendosi addirittura con un 4-1 al Bernabeu. E ora si dichiaravano fiduciosi e vogliosi di continuare il proprio entusiasmante percorso.

Dunque, alcuni segnali di pericolo c’erano in fondo. Ma l’ambiente juventino era ottimista e sicuro di continuare la propria scalata verso il trofeo tanto ambito. E così, anche dopo l’1-1 dell’andata ad Amsterdam, nessun bianconero pensava realmente di poter essere eliminato dall’Ajax. Sì, perché la Juve era riuscita a strappare un buon risultato nonostante una prestazione abbastanza sotto tono. E perché, a quel punto, sarebbe bastato non prendere gol al ritorno per qualificarsi in semifinale.

Con queste premesse, si è arrivati martedì sera allo scontro decisivo all’Allianz Stadium di Torino. La strada si è pure messa subito in discesa per la Juventus, andata in vantaggio al 28′ minuto di gioco grazie al solito gol di CR7.

Poi, però, al 34′ minuto l’Ajax è riuscita a trovare la rete dell’1-1 con Van de Beek, portando la sfida in completa parità. È stato allora che i bianconeri si sono praticamente liquefatti davanti agli increduli occhi di tutto il mondo calcistico.

Infatti, nel prosieguo del match, gli olandesi di coach Ten Hag hanno giocato un calcio fantascientifico, spazzando letteralmente via i padroni di casa. E producendo in campo una prova sontuosa, fatta di fraseggi veloci, giocate nello stretto e verticalizzazioni improvvise.

Uno spettacolo assoluto, che ha ribaltato totalmente i valori in campo. Tanto da portare l’Ajax a produrre diverse occasioni da gol, prima di trovare finalmente il vantaggio al 67′ minuto di gioco con un colpo di testa di De Ligt.

Così, la partita è finita 1-2. La Juventus è stata meritatamente eliminata dalla Champions League, interrompendo il sogno di riconquistare finalmente la coppa dalle grandi orecchie. Mentre l’Ajax si è qualificata incredibilmente per le semifinali, mettendo in mostra tutta una serie di giovani talenti. Giocatori che probabilmente faranno la storia del calcio, soprattutto i due olandesi De Jong e De Ligt.

I quarti di finale, quindi, si sono rivelati alla fine la trappola mortale del piano bianconero per questa stagione. Una pietra tombale sulle ambizioni europee juventine, almeno per quest’anno. E un incidente di percorso talmente disastroso ed inaspettato da poter mettere parzialmente a rischio anche il futuro del club ad altissimi livelli.

Vedremo come la società bianconera riuscirà ad uscirne stavolta. Di certo, quella della vittoria della Champions League sta diventando sempre più una vera e propria ossessione per una squadra che, per il resto, fa da anni cose strepitose a livello nazionale. Un traguardo che, nonostante gli innumerevoli sforzi, sembra essere per la Juve davvero ancora irraggiungibile.

Leonardo Gilenardi

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!