L’arte dentro e fuori le carceri – La nuova opera murale di Edoardo Ettorre dedicata a Caterina Martinelli

L'arte non ha sbarre

“L’arte non ha sbarre” è un progetto che prevede una serie di laboratori e la realizzazione di murales dentro e fuori le carceri.

Il progetto, curato da Oriana Rizzuto, è sostenuto dalla Regione Lazio, vincitore del Bando Vitamina G, e prevede diverse attività dentro e fuori le mura delle carceri, in questa edizione della sezione femminile di Rebibbia, al fine di sensibilizzare tutti e tutte alle difficoltà della condizione carceraria ma soprattutto per evidenziare l’importanza delle iniziative che possano influire sulla formazione e la rieducazione dei giovani e delle giovani dentro le case circondariali.

Edoardo Ettorre, giovane street artist, autore del murale esterno di quest’edizione, dedicato a Caterina Martinelli, si è aggiudicato il Premio Rivelazione 2023 MArtelive, selezionato dalla giuria di qualità e curato da Oriana Rizzuto e Antonella Sciarra dell’associazione Alinea, che ha seguito il processo creativo dell’artista. In pochi anni Ettorre ha collezionato numerosi riconoscimenti, realizzato svariati murales ed esposto in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.

L’opera verrà inaugurata il 12 dicembre 2024 dalle ore 10, in via dell’Erpice, con la partecipazione del Municipio IV, con il Presidente Massimiliano Umberti e l’Ass. alla Cultura Maurizio Rossi, insieme ad altre realtà locali. L’opera di Ettorre, dal suo stile pittorico, spontaneo e gestuale, rappresenterà un tributo emotivo e potente a questa figura storica. Inoltre, il campo da calcio situato davanti al murale sarà ristrutturato per restituire una parte del territorio alla comunità locale.

Caterina Martinelli fu una donna coraggiosa. Partecipò alle manifestazioni insieme ai cittadini del quartiere contro lo stato di indigenza e fame in cui vivevano al Tiburtino III. Il 2 maggio 1944, durante un assalto avvenuto all’indomani delle manifestazioni del primo maggio, un agente della PAI (Polizia Africa Italiana), intervenuta per sedare il tumulto, la uccise con una fucilata. Caterina, madre di sei figli, cadde sul selciato con sei sfilatini nella borsa della spesa e una pagnotta stretta al petto, mentre teneva in braccio la sua bambina ancora lattante. Morì sopra la figlia, che sopravvisse ma con la spina dorsale lesionata. Il giorno seguente, sul marciapiede ancora insanguinato, un cartello ricordava la vittima: una madre affamata, mentre cercava di ottenere del pane per i suoi figli. Lei sarà la figura centrale del murale, simbolo di resistenza civile.

All’interno del carcere, le attività didattiche sono state seguite dalla psicoterapeuta Valentina Iavasile e condotte dalle artiste Tiziana Rinaldi Giacometti e Chiara Anaclio. Le loro opere, con temi legati alla libertà, all’autodeterminazione e alla parità di genere, saranno il culmine dei laboratori annuali con le donne recluse. Tiziana Rinaldi Giacometti raffigurerà una donna di spalle che cammina verso il futuro, tenendo per mano la sua bambina, simboleggiando la libertà e la prospettiva di vita mentre Chiara Anaclio rappresenterà un giardino ideale, un segno di speranza per migliorare il percorso quotidiano delle detenute.

Quest’anno, abbiamo voluto dedicare particolare attenzione al tema della donna, unendo arte e impegno sociale. Attraverso laboratori creativi e la realizzazione di murales, le artiste Chiara Anaclio e Tiziana Rinaldi Giacometti hanno guidato le partecipanti in un percorso di scoperta e di espressione, affrontando temi cruciali come l’autodeterminazione, i diritti umani e la lotta contro la violenza. I murales che prenderanno forma all’interno di Rebibbia saranno un inno alla speranza e al futuro, rappresentando donne forti e determinate. Allo stesso tempo, l’opera di Edoardo Ettorre dedicata a Caterina Martinelli, simbolo di resistenza e sacrificio, ci ricorda l’importanza di tramandare alle nuove generazioni storie di coraggio e di lotta per la giustizia.” Spiega la curatrice Oriana Rizzuto.

Il progetto è realizzato dall’associazione L’Arte non ha sbarre insieme ad Agnese Panzieri, con la collaborazione della Casa Circondariale di Rebibbia Femminile, prodotto da MArtesocial e fa parte dei progetti speciali della Biennale MArtelive, con la direzione artistica di Giuseppe Casa.

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