“Le lettere a Nora” di James Joyce il libro epistolare a cura di Andrea Carloni
Editore: Alter Ego Edizioni
Genere: Epistolare
Numero di pagine: 176
Anno di pubblicazione: Maggio 2024
Ecco “Le lettere a Nora” di James Joyce, il romanzo epistolare a cura di Andrea Carloni di casa Alter Ego edizioni. La relazione tra James Joyce e Nora Barnacle iniziò il 16 giugno del 1904, giorno del loro primo appuntamento: una data che oggi coincide con il “Bloomsday”, la festività istituita in onore dell’autore irlandese. L’appassionato legame con Nora, destinata a diventare amante, musa e moglie, fu fonte di ispirazione per innumerevoli dettagli descritti nelle opere dello scrittore dublinese. In questo volume viene riportata una selezione della loro corrispondenza; attraverso le missive è possibile ripercorrere alcune tappe di un rapporto intenso e senza tabù. Piccole e grandi gelosie, frammenti di vita condivisa, nostalgie e attese; e l’amore, naturalmente, declinato nelle prospettive che oscillano tra la dimensione eterea e l’erotismo spinto.
Se di James Joyce il mondo letterario conosce diverse fattezze e azioni, di Nora Barnacle si è saputo ben poco. Attraverso il testo di Andrea Carloni, è possibile ricostruire in qualche maniera l’identikit della giovane: ribelle, innamorata, emancipata, ingenua, ignorante. Ciò su cui pone maggiore attenzione l’autore, è senz’altro la sua passionalità. La giovane donna, agli occhi del lettore, risulta infatti, piuttosto contemporanea, attraverso un approccio all’amore e all’atto fisico che ben sposa ciò a cui siamo abituati oggi. È un rapporto senza tabù quello che la lega a James Joyce: uno scambio epistolare diretto e verace, un modo di porsi che ben si allontana dall’angelo del focolaio, e che sposa un’intraprendenza fuori dal comune. Nora utilizza un flusso di coscienza nelle sue lettere, un modo di scrivere che lascia il lettore senza fiato, capace di regalare diverse emozioni. Tra Nora e Joyce l’incontro sarà fortemente voluto, quello che legherà i due fino alla fine sarà una relazione appassionante, un matrimonio interessante, l’arrivo di due figli, i viaggi continui e l’amore per Trieste.
Joyce, autore cosmopolita e contemporaneo, parla della sua donna in questa maniera: “Ti vedo in pose grottesche, virginali, languide, concediti a me”. Egli vede il corpo di Nora musicale, strano, profumato. Una fotografia di un rapporto viscerale che lega i due, attraverso un legame che oltrepassa l’anima. Un modo di raccontare l’amore che sposa l’etereo e che al tempo stesso parla con un linguaggio sfacciato.
Un testo capace di raccontare frammenti di vita, nostalgia, attese, condivisioni. Una donna che diviene musa, moglie, amante, fonte di ispirazione di innumerevoli successi. Una storia moderna raccontata con una traduzione fedele e attenta. Un testo che declina centinaia di caratteristiche, un libro che elogia Joyce e che pone la sua attenzione su Dubliners e Ulysses, due dei romanzi più importanti dell’autore.
Un linguaggio, quello usato da Carloni che ben sposa la narrativa moderna. Un espediente, quello epistolare, capace di avvicinare milioni di lettori ad un mondo che sembra ormai appartenere a centomila vite fa, e che al tempo stesso spiega le sue vele ai tempi moderni, cavalcandone le prodezze.
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