Letteratura: i libri della settimana – 21 maggio
♠ “Arcipelago” di Ignazio Licata
Casa editrice: Nutrimenti
L’avvento dell’alta virtualizzazione ha modificato radicalmente tutti gli aspetti della vita umana. Il nuovo panorama è una geografia delle conoscenze e delle identità plurali, un arcipelago sospeso tra materia e virtualità. Abitiamo in modo strettamente correlato le diverse isole e ci localizziamo nell’una o nell’altra con tempi di transizione brevissimi. Questa migrazione epocale verso la virtualità è oggi la forma effettiva del nostro mondo, e gran parte delle analisi concordano nel vederla come una resa incondizionata al Grande Fratello. Si è passati dall’entusiasmo delle comunità hacker e degli studiosi che hanno colonizzato il digitale e le reti in nome di una nuova intelligenza collettiva, a un’immagine di controllo totale dove ogni partecipazione è illusoria, e ogni resistenza sembra rimasta una forma residuale radicata sul territorio materiale della storia passata.
In Arcipelago un fisico teorico ridisegna una mappa del nostro mondo per identificarvi nuove pratiche e spazi di libertà. Utilizzando le teorie della complessità e della computazione, suggerisce una rilettura sistemica di mente, cultura, lavoro, comunicazione e tecnologia, mostrando che esiste una via di fuga dai destini algoritmici, possibilità che passa da un riappropriarsi della virtualità come strumento politico di liberazione, unico e forse ultimo modo di evitare l’imminente rotta di collisione tra epistemologia, economia ed ecologia.
Ignazio Licata è un fisico teorico ed epistemologo, si occupa di fondamenti della fisica quantistica, cosmologia e teorie della complessità. Oltre all’attività scientifica, da anni si occupa dei rapporti tra scienza e società e in particolare dei pericoli della sua proiezione mediatica. Tra i suoi libri recenti: La Logica Aperta della Mente (Codice, Torino, 2008), I Gatti di Wiener. Riflessioni sistemiche sulla Complessità (Bonanno, 2015), Piccole Variazioni sulla scienza (Dedalo, Bari, 2016) e Complessità. Un’Introduzione semplice (2018, Di Renzo, Roma). Per la sua attività di seeding culturale ha ricevuto nel 2008 il Premio Veneri per la Scienza (Parabita).
♠ “La monogamia funziona? “di Luke Brunning
Casa editrice: Nutrimenti
Nonostante l’attuale aumento della consapevolezza della diversità sessuale e intima, le relazioni monogame rimangono la norma culturale. La maggior parte delle persone vi aspira e lo Stato la incoraggia, fornendo benefici legali e finanziari alle coppie sposate; tuttavia, le statistiche mostrano che l’adulterio è all’ordine del giorno, i tassi di matrimonio stanno diminuendo e le cifre sui divorzi sono in aumento.
Il nuovo libro della collana The Big Idea, ripercorre l’evoluzione e la normalizzazione dell’ideale monogamo, chiedendosi se sia “naturale” o meno, ed esamina lo spettro di modelli di relazione alternativi che le persone ricercano in un mondo di incontri su internet e di controllo scientifico sulla riproduzione. Esplora le tante sfaccettature emotive e psicologiche delle relazioni poliamorose etiche; si chiede se queste relazioni avvantaggino in modo sproporzionato gli uomini e se siano compatibili con l’educazione dei figli; valuta la probabilità che diverse forme di matrimoni tra più partner e grandi reti di amicizia possano diventare la norma in futuro.
Con oltre 150 immagini a colori e un testo incisivo, agile e coinvolgente, rigoroso e autorevole, e come sempre articolato in cinque diversi percorsi di lettura segnalati dai differenti corpi dei caratteri di stampa, il libro si aggiunge alla collana The Big Idea, nata per offrire risposte alle grandi domande del nostro tempo.
Luke Brunning è un filosofo la cui ricerca si concentra su relazioni, amore, sessualità ed emozioni come la gelo- sia e il dolore. Attualmente è docente di etica presso l’Università di Birmingham, Dipartimento di Filosofia. Ha scritto per riviste accademiche e pubblicazioni commerciali, tra cui l’Independent e il Times Literary Supplement.
♠ “L’ultimo viaggio dell’Octavius” di Massimo Valentini e Alice Passeri
Casa editrice: Nutrimenti
Della goletta britannica Octavius non si hanno che poche e scarne notizie. Salpò da Londra nel settembre del 1761, al comando del capitano Hendrick van der Heul. Dopo qualche mese di navigazione giunse in Cina per caricare della merce, quindi ripartì ma scomparve nel nulla.
Quattordici anni più tardi il suo relitto, intrappolato in una morsa
di ghiaccio, venne avvistato alla deriva nell’Atlantico del Nord dall’equipaggio della baleniera Herald. Il capitano Alex Warren, insieme ad alcuni uomini, salì a bordo riuscendo a recuperare il diario, anche se solo la prima e l’ultima pagina erano leggibili. E grazie alle ultime annotazioni del capitano van der Heul, Warren intuì che l’Octavius, sospinta dalle correnti, aveva percorso il leggendario Passaggio a Nord Ovest, che collega l’Oceano Atlantico al Pacifico, che sarebbe stato scoperto solo centocinquant’anni più tardi dall’esploratore norvegese Roald Amundsen.
Massimiliano Valentini (Torino 1973), frequenta il corso di sceneggiatura presso l’Accademia Disney e inizia a lavorare sulle testate di Cip & Ciop, Paperinik, Topolino, Zio Paperone e X-Mickey. Scrive i racconti illustrati de Il Comandante Mark (IF Edizioni); esordisce come soggettista su Diabolik (Astorina) e nel 2022 lavora al cartone animato Food Wizards (Rai YoYo). Tuttora sceneggiatore per Panini comics, dal 2010 insegna sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics della sua città.
Alice Passeri, Classe ’94 è sempre vissuta in mezzo ai boschi del pinerolese, fuori Torino. L’arte è sempre stata la sua passione, perciò decide di farne un lavoro. Dopo molto studiare, inizia la gavetta, colorista di fumetti, svariate commissioni e alcune raccolte di illustrazioni come Granadilla Lab.
♠ “L’isola delle volpi blu” di Stephen R. Brown
Casa editrice: Nutrimenti
Stephen R. Bown scrive la storia della spedizione scientifica più grande, più lunga e più finanziata di tutti i tempi, dal successo trionfale alle tragedie, mai raccontata prima in modo così dettagliato. La Seconda spedizione della Kamchatka, o Grande spedizione del Nord, si spinse da San Pietroburgo attraverso la Siberia e fino alle coste del Nord America, coinvolse oltre 3.000 partecipanti e costò a Pietro il Grande più di un sesto delle entrate annuali del suo Impero.
L’impresa, che mirava a verificare se Asia e America fossero collegate, fu guidata dal leggendario capitano danese Vitus Bering e condusse alla scoperta dell’Alaska e all’apertura del passaggio a nord est. La spedizione generò grande fama ai suoi protagonisti, ma comportò anche l’esperienza del naufragio e di “una delle più tragiche e orribili prove di sofferenza negli annali della storia marittima e artica”.
In questa seconda spedizione Bering avvistò infatti la costa meridionale dell’Alaska e sbarcò a Kayak Island. Le durissime condizioni lo costrinsero comunque a tornare e Bering stesso era troppo malato per comandare la sua nave, che fu spinta a cercare rifugio in un’isola disabitata nel gruppo delle isole del Commodoro nel sud ovest del mare di Bering, vicino alla penisola di Kamchatka. Il 19 dicembre 1741 Vitus Bering morì sull’isola, a cui fu dato in seguito il nome di isola di Bering, insieme a 28 uomini del suo equipaggio. Nel 1946 alcuni cacciatori di pellicce rinvennero i resti del suo accampamento e solo nel 1991 una spedizione russo-danese cercò e trovò i resti di Bering, per poi trasportarli in Russia.
Stephen R. Bown ha scritto dieci libri sulla storia dell’e- splorazione, della scienza e delle idee, inclusi saggi sul mistero medico dello scorbuto, le biografie del capitano George Vancouver e di Roald Amundsen. I suoi libri sono stati pubblicati in più paesi di lingua inglese, tradotti in nove lingue e selezionati per numerosi premi. Ha vinto il Bc Book Prize, l’Alberta Book Award, il William Mills Prize per Polar Books. L’isola delle volpi blu è stato selezionato per l’Rbc Taylor Prize. Nato a Ottawa, ora vive vicino a Banff nelle Montagne Rocciose canadesi.
♠ “Gli anni d’oro della canzone francese 1940-1970” di Giangilberto Monti e Vito Vita
Casa editrice: Gremese Editore
Uscito in doppia lingua per Gremese, nelle librerie italiane e in quelle francesi, Gli anni d’oro della canzone francese 1940-1970di Giangilberto Monti e Vito Vita verrà presentato a Roma mercoledì 17 maggio alle ore 18:30 presso l’Institut Français Centre Saint Louis (Largo Toniolo 22).
Il libro ripercorre il trentennio aureo della canzone francese del Novecento attraverso le carriere dei suoi protagonisti assoluti: Édith Piaf, Johnny Hallyday, Juliette Gréco, Charles Trenet, Serge Gainsbourg, Dalida, Charles Aznavour e molti altri che insieme a loro hanno variamente incarnato il gusto e lo spirito inconfondibili della grande chanson popolare.
Ognuno di essi è presentato ai lettori in un racconto biografico denso di dettagli e valorizzato da numerose foto: esibizioni, copertine di dischi, immagini promozionali, fugaci scampoli di vita privata. Così, artista dopo artista, queste pagine tracciano l’ampio orizzonte di una musica che per decenni non solo ha sedotto il pubblico francese e quello di tutto il mondo, ma ha ispirato altresì una pletora di autori e cantanti stranieri. Basterebbe citare a questo proposito la canzone Comme d’habitude di Claude François, che con il testo riscritto da Paul Anka sarebbe poi diventata My Way, la celeberrima signature song di Frank Sinatra che quasi tutti in Italia pensano sia la canzone americana del secolo…
In relazione al panorama italiano impossibile non citare il cantautorato di Fabrizio De André e della “scuola genovese”, che molto devono all’estro creativo di Brel e di Brassens. Ma molti altri sono i “debiti” contratti dalla nostra musica verso i cugini d’oltralpe, come documentano le minuziose appendici discografiche riportate nel volume per ciascun artista, con tutte le incisioni realizzate in Italia e/o le reinterpretazioni ad opera di cantanti nostrani.
Il libro, infine, è arricchito dalla possibilità di scaricare tramite il QR code l’album Françalien di Giangilberto Monti, titolo che esprime le due anime di questo progetto. Un disco che ripercorre il periodo d’oro di quel mondo artistico, dai repertori degli chansonniers più amati, da Léo Ferré a Jacques Brel, alle hit anni Sessanta eseguite dai loro interpreti più popolari – quali Il ragazzo della via Gluck tradotto per Françoise Hardy o Bang Bang nella versione di Dalida – fino alle traduzioni dello stesso Monti di Boris Vian e Serge Gainsbourg, passando per le grandi icone d’oltralpe, come Édith Piaf e Charles Aznavour.
Un incontro aperto a tutti per conoscere in prima persona la nascita e l’evoluzione di alcune delle più celebri canzoni e le storie che hanno contribuito al loro successo internazionale.
Giangilberto Monti è interprete, compositore e saggista. Ha firmato testi di teatro e cabaret, scritto canzoni d’autore e ideato radiodrammi per la Radio Svizzera Italiana. Da anni conduce ricerche sulla canzone italiana e francese, con libri, dischi e spettacoli. Ha al suo attivo 18 album come cantautore e interprete. Il suo ultimo lavoro discografico Francalien è candidato alle Targhe Tenco 2023 nella categoria “Album Interprete”. Tra le sue pubblicazioni, il Dizionario dei Cantautori e il Dizionario dei Comici (Garzanti).
Vito Vita, giornalista, ha scritto per diverse riviste musicali, tra cui «Raropiù», «BEATi voi!» e «Storie di giovani pop», e collabora con «Vinile», «Prog Italia», «Musica leggera» e «Classic Rock». Ha partecipato alla stesura di libri sulla canzone italiana. Nel 2019 ha pubblicato Musica solida, volume dedicato alla storia dell’industria discografica italiana.
Insieme, Giangilberto Monti e Vito Vita hanno scritto Gli anni d’oro della canzone francese (Gremese, 2022) e Franco Califano. Vita successi, canzoni ed eccessi del Prévert di Trastevere (Gremese, 2023).
♠ “I fuggitivi” di Marco Dell’Omo
Casa editrice: Nutrimenti
Dopo La banda Gordon, Marco Dell’Omo torna alla narrativa con una storia incalzante, densa e leggerissima al tempo stesso tempo.
Su un impianto narrativo frutto di immaginazione, si innesta la vicenda della rivolta dei detenuti del carcere dell’Asinara avvenuta nel 1979, che vide tra i protagonisti Renato Curcio.
Matteo ha dieci anni e nessun amico, all’Asinara, dove suo padre è arrivato per dirigere la colonia penale agricola: è il 1960. A rompere la solitudine di Matteo arriva però Vincenzo, figlio di uno dei pescatori ponzesi a cui è concesso trattenersi sull’isola per la stagione della pesca. Tra i due nasce un’amicizia fatta di esplorazioni avventurose e mappe del tesoro, storie di fantasmi e spedizioni per la pesca dell’aragosta, ma tutto ciò non basta a redimere quell’isola di reclusione, né a salvare Matteo dalla dissoluzione della famiglia.
Dopo la morte di un detenuto, per dimostrarsi capace di mantenere ordine e disciplina, il padre di Matteo rinuncia infatti alle convinzioni riformatrici, mettendo in scena una caccia all’uomo contro un evaso, degna di un film western. E intanto la madre subisce il fascino di Lamanna, un giovane detenuto che fa da cameriere in casa, e ne diventa amante e complice. Grazie all’aiuto di lei, Lamanna riesce a fuggire e il padre di Matteo, tradito e ingannato dalla moglie, lo insegue in mare.
Matteo avrebbe potuto dare l’allarme e impedire un finale tragico, ma non l’ha fatto. Sarà comunque lui stesso a confessare tutto quello che è accaduto in quei giorni d’infanzia: lo confesserà più di vent’anni dopo a una guardia dell’Asinara, dove – ironia della sorte – è finito detenuto come brigatista rosso e, insieme ai compagni tra cui Renato Curcio, metterà a ferro a fuoco il vecchio penitenziario nel 1979.
Marco dell’Omo nato a L’Aquila nel 1958, ha seguito per l’Ansa trent’anni di politica italiana, dalla fine della Prima Repubblica in poi. Ha pubblicato il libro di racconti alpinistici I conquistatori del Gran Sasso (Vivalda, 2005) e il romanzo La Banda Gordon (Nutrimenti, 2020). Per la tv ha scritto il film Storia di Nilde (Rai1) ed è l’autore dei documentari Onde Radicali (Sky tv), Buonasera presidente (Rai storia), Oriana – Il lato nascosto della luna, (Rai3), e Mariangela Melato – Il gioco della verità (Rai3).
♠ “Trovali per primo” di Linwood Barclay
Casa editrice: Nutrimenti
Maestro della suspense psicologica, Barclay torna con un thriller avvincente, in cui, i possibili eredi di un magnate della tecnologia, che scopre di avere una malattia rara e degenerativa, scompaiono in circostanze inquietanti, uno per uno.
Il milionario Miles Cookson ha più soldi di quanti ne possa mai spendere e tutto ciò che potrebbe sognare, tranne il tempo. C’è una probabilità del cinquanta per cento che la sua patologia possa essere trasmessa in via ereditaria. Per Miles, questo significa confrontarsi con il suo passato…
Vent’anni prima Miles infatti, in un momento di difficoltà economica, era stato un donatore di sperma. Da qualche parte là fuori ha dei figli, nove. Mentre Miles inizia a cercarli, altrove l’aspirante documentarista Chloe Swanson intraprende una ricerca per trovare il suo padre biologico, armata della consapevolezza che ventidue anni fa sua madre ha usato una banca del seme di New York per rimanere incinta. Quando Miles e Chloe alla fine si incontrano, il loro ricongiungimento viene offuscato da una serie di eventi misteriosi e terrificanti: uno dopo l’altro, gli altri potenziali eredi di Miles svaniscono: ogni loro traccia è stata cancellata, come se non fossero mai esistiti.
Chi è il feroce assassino, un altro erede che cancella metodicamente i rivali? O sta succedendo qualcosa di ancora più sinistro? È una corsa mortale contro il tempo…
Linwood Barclay è uno dei più importanti autori di thriller del Nord America. I suoi libri hanno venduto milioni di copie, più volte sono entrati nella categoria bestseller del New York Times e sono stati tradotti in più di trenta lingue. Ha vinto fra gli altri l’Arthur Ellis Award, il più importante premio canadese per il genere crime. Il suo libro The Accident è stato trasformato in una serie Tv in Francia. Il suo romanzo No Time for Goodbye è sta- to un bestseller globale. Originario del Connecticut, ora vive in Canada, a Toronto, con sua moglie Neetha. In Italia sono stati pubblicati: Senza dirsi addio (2007), Il vicino di casa (2008), Prima che sia troppo tardi (2011) e Non voltarti indietro (2013) con Piemme, Segreti sepolti (2016), Lontano dalla verità (2017) e Ventitré (2018) con Fanucci. Con Nutrimenti è già uscito Paura verticale (2020).
♠ “DONNA SUMMER LA VOCE ARCOBALENO. Da disco queen a icona pop” di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano
Casa editrice: Coniglio Editore
DONNA SUMMER LA VOCE ARCOBALENO Da disco queen a icona pop, la prima monografia italiana completa dedicata ad una regina “evergreen” nel panorama musicale. Gli autori del volume Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, già firme del bestseller “La storia della Disco Music” (Hoepli) introdurranno la storia e le storie che compongono questo prezioso volume giovedì 18 maggio alle ore 19:00 presso la Libreria Notebook all’Auditorium. L’occasione è la ricorrenza dell’anniversario della prematura scomparsa di Donna Summer, avvenuta il 17 maggio 2012. A moderare la serata sarà la giornalista Silvia Giansanti. Special guest la cantante Deborah Johnson, già apprezzata voce di Donna Summer in “Tale e quale show”, che ha in preparazione un musical proprio improntato alla vita e carriera della diva.
Incontrastata regina della disco music, icona pop, prima artista afroamericana ad aver vinto un Grammy nella categoria “rock”, Donna Summer ha rivoluzionato l’idea stessa di musica. A poco più di dieci anni dalla sua prematura scomparsa, i due autori le rendono un doveroso tributo in un libro elegante, condito da interviste inedite alla cantante da loro realizzate all’epoca, con gustosi aneddoti e oltre 500 illustrazioni che piaceranno non soltanto ai numerosissimi fan dell’artista, ma anche a coloro che desiderano riscoprire i risvolti di un’epoca ancora attualissima.
Andrea Angeli Bufalini
Giornalista, critico musicale e scrittore, ha all’attivo collaborazioni con diverse testate musicali, tra cui “Radio & TV” , “Dance Music Magazine”, “Raro!”, “Musica & Dischi”, “Rockstar”, “Dance (De Agostini)”, “Classic Rock”, “TV RadioCorriere” e, attualmente, “Billboard Italia”. Laureato in Giurisprudenza, è funzionario Rai nella Direzione Radio in cui annovera tra le varie esperienze pluriennali produzioni musicali in qualità di responsabile (Hit Parade, I Concerti di Radio 2, Hit Parade Live Show, Radio 2 Milano In Concert), nonché di rappresentante unico per l’Italia di Eurosonic/EBU (European Broadcasting Union). Ha pubblicato insieme a Giovanni Savastano, i volumi La Disco. Storia Illustrata della discomusic (Arcana, 2014) e il bestseller La Storia della Disco Music (Hoepli, 2019). Tra gli innumerevoli artisti incontrati nel corso degli anni, ha avuto il piacere di intervistare, in diverse parti del globo, anche la protagonista di questo volume: ‘the queen’ Donna Summer.
Giovanni Savastano
Psicoterapeuta, docente e scrittore. Ha iniziato il viaggio nella scrittura con articoli e libri di psicologia; poi, dopo aver seminato qualche racconto breve per Feltrinelli e Giovane Holden, è saltato sui vagoni musicali, scrivendo sulle riviste “Musica e Dischi”, “Classix!” e “Classic Rock”.Insieme ad Andrea Angeli Bufalini ha pubblicato La Disco. Storia illustrata della discomusic (Arcana 2014) e il bestseller La Storia della Disco Music (Hoepli 2019). È del 2018 il saggio biografico Gian Maria Volonté. Recito dunque sono (Edizioni Clichy 2018). Attualmente scrive per la rivista “MicroMega”.