Lights Out: fuori Rotten Stramorten, il nuovo album della punk band nazionale
Lights Out – Rotten Stramorten
I Lights Out tornano con un nuovo, esplosivo disco di punk rock melodico 90-style…alla loro maniera! 13 canzoni inedite che portano il suono crudo del punk combinato ad influenze musicali anche al di fuori dei confini del genere, con un loro stile personalissimo ed istrionico.
Genere: Punk Rock
Label: Rocketman Records
Release Date: 26.11.18
I Lights Out vogliono suonare punk rock senza che questo comporti una replica sterile dei cliché del genere. Da qui l’esigenza di integrare il suono essenziale e le ritmiche serrate con melodie provenienti da ambienti diversi. I riferimenti musicali per tutti sono di base le grandi band punk degli anni 90: NoFx, Lagwagon, Bad Religion, Vandals, Rancid, ma non solo punk. I nostri ci indicano, tra le influenze indirette, anche Boston, MC5, Motorhead, Libertines, The Cribs, L7, Melt Banana (?!), cioè la gran varietà di musica ascoltata giorno e notte negli ultimi venti anni dalla band, che emerge poi nella composizione delle canzoni.
L’esperienza accumulata dai quattro lombardi si unisce e condensa in un unico corpus sonoro in cui i trascorsi del cantante nei cori degli alpini del Friuli permettono l’ideazione di melodie a più voci e di chitarra a volte coincidenti, a volte sovrapposte. L’altra chitarra risente del sound anni ’70, il grande rock e il metal, quindi i chitarroni alla Led Zeppelin e riff fulminanti alla Randy Rhoads; il basso esprime la sua linea, precisa e diretta, anche dandosi ad estemporanei giri che esulano, ma arricchiscono le melodie chitarristiche. Rimane un perfetto 50% di base ritmica che mai cede alla noia e mai perde di tiro. Il drumming è infatti ricercato, fantasioso e contemporaneamente granitico e variopinto.
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L’idea di musica punk dei Lights Out non si perde mai di vista, ma compaiono novità stilistiche inaspettate: restii all’aggiunta di basi elettroniche, cantati rap o suoni digitali “moderni”, hanno comunque creato un punk più rock dal punto di vista musicale, e più ricercato dal punto di vista vocale.
Il brano con cui i Lights Out hanno anticipato l’uscita del video è la storia di tre femmine aliene che con un disco volante atterrano proprio dove i nostri stanno suonando e, cercando di spiare e studiare questi strani terrestri di cui non riescono a comprendere i comportamenti alcolici, attraversano una serie di spassose avventure che portano alla conclusione in cui tutti ballano e bevono insieme facendo festa. Per ovviare ai potenziali problemi che poteva dare la realizzazione di un progetto del genere, supportato solo dai potentissimi mezzi casalinghi a disposizione, si è deciso di ispirarsi dichiaratamente ai vecchi film di fantascienza dalle buone idee, ma dalle poche risorse: tanta fantasia, qualche richiamo ai Goonies, agli anni 70 e persino alle comiche di Stanlio e Ollio rendono il video spumeggiante.
Bio
I Lights Out nascono nel 2011 dall’unione di membri di storiche band punk rock e hardcore melodico del Nord Italia di fine anni ’90, con il preciso intento di ridare vita al genere infondendogli un nuovo vigore e una carica innovativa moderna, forti dell’esperienza maturata da due decadi di militanza sui palchi e tra le bands che da sempre animano la scena italiana. Dopo una serie di concerti danno alla luce il primo album “Older And Louder” (autoprodotto) nel 2014, trainato dal video del singolo “Naked In The Pool” che li porta in giro per il Centro-Nord Italia e qualche data all’estero. Suonano in festival, locali alternativi, centri sociali, circoli Arci e club patinati, ovunque si possa attaccare la spina della corrente e fare festa diffondendo il verbo del punk rock. E dove non c’è corrente si reinventano in versione acustica: nel 2016 registrano una cover (dei Vandals) che finisce sulla compilation “Italian Punk Goes Acoustic” e partecipano alle serate di beneficenza assieme agli altri gruppi del progetto. Nel 2018 si concentrano sulla produzione di nuovi brani, che vogliono mantenere un forte richiamo alle radici punk anni 90 ma con contaminazioni inconsuete, rock classico e hard, melodie vocali, cori e la solita dose di ironia e voglia di divertirsi. Il disco viene Registrato nei Real Sound Studios da Ette G. e pubblicato dalla RocketMan Records. Il titolo del disco è “Rotten Stramorten”, sicuramente figlio di qualche serata alcolica e che porta nel delirio creativo i nostri a concepire anche i personaggi per un fumetto.