Marco Domenico Settineri: “OSA sempre” – Intervista

OSA Beauty

Siamo entrati nel magico mondo di OSA Beauty, brand cosmetico fondato da Marco Domenico Settineri. Marco, grazie alle sue competenze professionali, essendo un biologo, ha unito la sua passione per la cosmetica e, soprattutto, il suo desiderio di far sentire bene le persone, e così è nata la linea OSA Beauty.

  • Ciao Marco, non ti nascondo che prima di realizzare questa intervista ho letto con attenzione il tuo percorso, sia di vita che formativo, e che dire… complimenti! Tanta determinazione, tanta passione, ma soprattutto tanta voglia di mettersi in gioco. Ma partiamo dall’inizio: hai sempre voluto fare il medico ma, per svariate vicissitudini, ti sei trovato a intraprendere un percorso di studi nel settore di scienze biologiche. Come ricordi quel periodo della tua vita?

Ricordo il periodo universitario come uno dei più belli della mia vita. Una delle esperienze che mi ha formato di più è stato il vivere lontano da casa, lontano dai miei affetti e dai miei genitori. Questo mi ha costretto a crescere non solo a livello accademico, ma anche come persona, imparando a gestire la mia vita in modo completo. Secondo me, l’università non è il luogo dove si impara un mestiere, anzi, è un ambiente che ti prepara a essere qualcuno, ma non ti insegna davvero un lavoro. Ad esempio, tutto ciò che ho appreso in università l’ho maturato per poi metterlo in pratica nella vita reale. Quindi sì, ricordo quegli anni con grande affetto: i pomeriggi passati in biblioteca con i miei compagni di corso, le serate fuori e la mia casa, che era praticamente un porto di mare.

Avevo un appartamento abbastanza grande – forse il più grande tra gli studenti fuori sede del mio corso – e casa mia era sempre piena di gente. Studiare insieme, organizzare serate, le occasioni per stare insieme e divertirsi non mancavano mai (anche perché se bisogna fare festa io sono sempre in prima fila)!

A tutto c’è un però… il mio desiderio più grande è sempre stato fare il medico e non avendo superato il test di ammissione mi sono iscritto a scienze biologiche e non c’è stato giorno dove non mi sentissi nel posto sbagliato. Quindi mentre vedevo l’entusiasmo negli occhi dei miei compagni di corso durante le attività e le proposte dei professori, io vivevo tutto come un dovere, più che una scelta. Non che fosse un peso insopportabile, ma certamente non era ciò che desideravo davvero. Quando mi sono laureato, ho pensato: “Bene, ho finito questo percorso, ora posso finalmente fare ciò che voglio davvero”. Così ho ritentato il test di Medicina dopo Scienze Biologiche, ma per una manciata di posti non sono riuscito a entrare. A quel punto, ho deciso di abbandonare quella carriera.

Ho capito che, per quanto il destino possa avere un disegno, alla fine siamo noi a dipingere la nostra vita. È vero, il destino traccia un percorso, ma siamo noi gli artefici della nostra esistenza, e la tela, per quanto predisposta, la coloriamo noi. In generale gli anni da universitario ogni tanto li vorrei rivivere perché sono stati fondamentali per me, non solo dal punto di vista accademico, ma per ciò che mi hanno insegnato a livello personale. E questo è anche ciò che dico sempre ai miei studenti: l’università è importante non tanto per il “pezzo di carta”, ma perché ti aiuta a diventare qualcuno con obiettivi, aspirazioni e, soprattutto, una propria opinione. Oggi più che mai, in una società così complessa, avere un punto di vista saldo è fondamentale. E questo lo si ottiene solo con la cultura.

  • Hai vissuto una delle più belle esperienze lavorative come stagista in un reparto di Onco-Ematologia: cosa ti ha insegnato questa esperienza sia a livello professionale ma soprattutto umano?

Durante il terzo anno di università noi biologi siamo obbligati a svolgere delle ore di tirocinio in una struttura che solitamente è un laboratorio analisi o simili. Però, diciamo che io sono un biologo un po’ alternativo, perché odio stare in laboratorio! A me non è mai piaciuto l’ambiente del laboratorio, mi piace avere a che fare con le persone. Quindi, fin da subito, ho deciso che la mia tesi sarebbe stata prettamente clinica, e per questo ho scelto un tirocinio diverso rispetto ai miei colleghi.

Alla fine, sono finito per caso nel reparto di Onco-Ematologia. Avevo fatto il colloquio lo stesso giorno anche per Oculistica, ma quel posto è stato assegnato a un’altra ragazza che aveva fatto il colloquio prima di me. Così, la mia strada mi ha portato in Onco-Ematologia, un reparto sicuramente molto intenso. Era distribuito su tre piani: al piano terra c’era il Day hospital, dove accoglievamo i pazienti per le sedute di chemioterapia, mentre ai piani superiori c’erano i reparti di degenza e, all’ultimo piano, gli uffici di ricerca. Il mio compito era occuparmi di data management, ovvero raccoglievo i dati dei pazienti e li inserivo in un portale informatico. In particolare, lavoravo su uno studio che analizzava come l’assunzione di alcuni farmaci potesse creare complicazioni nei pazienti oncologici.

Questa esperienza mi ha insegnato tantissimo, sia a livello umano che professionale. Dal punto di vista umano, ha cambiato il mio modo di vedere la vita. Lavorare in un contesto così delicato ti fa capire il valore di ogni singolo giorno, non perché vedi persone che soffrono, ma perché impari che nulla è dovuto. Ogni cosa ha un valore, e questo è ciò che mi ha colpito di più.

A livello professionale, l’esperienza mi ha reso una persona più empatica. Quando parlavo con i pazienti o ero coinvolto in un progetto di ricerca, non mi limitavo all’approccio scientifico. Per me era importante comprendere anche l’aspetto umano, il lato emotivo delle persone con cui avevo a che fare. Ho imparato a coniugare la scienza con l’empatia, e credo che questo sia uno degli insegnamenti più preziosi che mi porto dietro da quell’esperienza. Il mio lavoro in questo reparto proseguì oltre la laurea perché vinsi una borsa di studio proposta dall’ospedale per cui avevo prestato servizio, quindi il mio lavoro di ricerca non si interruppe fino al mio completo trasferimento a Milano. Circa 2 anni dopo fui richiamato dal primario del reparto chiedendomi di tornare. Questo fu per me motivo di grande orgoglio perché significava che avevo fatto bene il mio lavoro ma rifiutai perché avevo altri progetti per me.

  • Il desiderio di diventare medico non è mai svanito e così hai ritentato ma questo ti ha portato ancora una volta a intraprendere un percorso diverso: cosa provavi quando vedevi lontano questo obiettivo?

La prima volta che ho provato il test di Medicina e non sono entrato ho provato una forte frustrazione. Iscrivermi a Scienze Biologiche è stata una sorta di “piano B”, ma durante quegli anni universitari ho sempre convissuto con quel sentimento di insoddisfazione. Anche il giorno della laurea, pur essendo felice del traguardo raggiunto, mi sentivo come se stessi rincorrendo qualcosa di diverso. Non è che avessi buttato via tre anni, assolutamente, ma avevo la sensazione di essere in ritardo rispetto al percorso che desideravo. Volevo rimettermi in gioco e riprendere in mano la mia vita. Quando ho ritentato il test di Medicina dopo la laurea la situazione era diversa. Non c’era più quella frustrazione ma, piuttosto, una maggiore consapevolezza.

Ho capito che, per quanto gli obiettivi siano fondamentali nella vita, ci sono momenti in cui bisogna anche essere realistici. La società ci impone delle scadenze: ti devi laureare a una certa età, sposarti a un’altra, fare figli entro un’altra ancora… Ma non è così. Ognuno ha i propri tempi, e questo è un aspetto che ho imparato a metabolizzare.

Nel momento in cui ho realizzato che alcune battaglie non vale la pena combatterle a lungo ho preso una decisione. Ho capito che, nonostante il mio desiderio iniziale, avrei potuto fare qualsiasi cosa nella mia vita e trovare comunque la felicità. Ed è quello che ho fatto: ho accettato che il destino mi stava portando altrove, e oggi, guardando indietro, posso dire di essere davvero felice di quello che ho costruito.

  • Poi c’è stata una svolta. Dopo aver lavorato in una grande azienda, l’Ikea, il contatto con il pubblico ti ha portato alla consapevolezza che non avresti curato le persone ma bensì le avresti rese più belle. Da qui nasce sia il tuo canale YouTube con i tuoi primi prodotti giusto?

Sì, esatto! Ma dietro questa svolta c’è un concetto più profondo. Quando tornai a Milano per proseguire con il percorso magistrale decisi di lavorare e trovai una famiglia all’IKEA, dove ho stretto legami importanti, in particolare con una collega, Noemi, con cui ancora oggi sono in contatto. Lavorare all’IKEA mi ha dato una grande soddisfazione, perché mi permetteva di entrare simbolicamente nelle case delle persone e arredarle, rimanendo comunque uno “sconosciuto”. Era bellissimo ricevere ringraziamenti dai clienti anche dopo tanto tempo, e molti tornavano a cercarmi per la mia consulenza.

Per un momento, mi sono chiesto se il mondo del retail potesse essere il mio futuro, perché mi appassionava molto. Tuttavia, lavorare all’IKEA era legato a contratti a termine, e quando nel settembre 2019 il mio contratto non fu rinnovato, ho capito che dovevo creare qualcosa di mio. Ho realizzato che a quell’azienda avevo davvero dato tutto… e che quindi se un’azienda solida come IKEA non poteva offrirmi un posto fisso, allora davvero il mondo del lavoro era complicato.

Volevo farcela da solo. In quel momento ho riflettuto sul mio percorso formativo e ho deciso che non potevo lasciarlo andare sprecato. Dovevo trovare un modo per combinare tutto: la mia voglia di avere a che fare con le persone, il mio background scientifico. Così ho capito che, se non potevo curare le persone come medico, le avrei aiutate a sentirsi più belle. È così che è nato il mio canale YouTube “Anche i Maschi Vestono di Rosa”. Sono una persona molto dinamica, e nel giro di due ore avevo già aperto il canale e iniziato a creare contenuti che mettessero in evidenza la scienza e la cosmetica. Ho subito capito che quella era la mia strada.

  • Conseguita la laurea ti approcci anche settore della nutrizione. Da qui inizia a prendere forma il tuo progetto abbinando la cura alimentare a quella del corpo: come interagiscono le due cose?

Le due cose interagiscono moltissimo ma tutto parte sempre dalla richiesta del paziente. Almeno, questo è il mio approccio. Quando il paziente viene da me per un supporto alimentare, la prima cosa tengo sempre a mente è che la dieta non è semplicemente un “pezzo di carta”. La dieta è uno status, un mood. Il paziente si trova in una condizione mentale in cui chiede aiuto, e il mio compito è essere il mezzo che collega la sua voglia di migliorarsi con il potere della scienza.

Il ruolo del nutrizionista non si limita a fornire una lista di cibi, ma è anche quello di essere un motivatore, un coach che guida il paziente lungo tutto il percorso. E quando nasce la richiesta di abbinare la nutrizione alla cosmetica, questa arriva sempre dal paziente che vuole ottenere un risultato complessivo, non solo dal punto di vista alimentare. Bisogna considerare che ciò che mangiamo nutre anche l’organo più grande del nostro corpo: la pelle. Quindi, è ovvio che una buona alimentazione abbia effetti positivi anche sull’aspetto e sulla salute della pelle. Abbinare una dieta equilibrata a una routine di skincare mirata permette di ottenere risultati davvero soddisfacenti, perché si agisce in sinergia su due fronti: dall’interno, con l’alimentazione, e dall’esterno, con la cura della pelle.

  • Arriviamo alla realizzazione del tuo “Sogno”. Nasce nel 2023 il tuo brand OSA: come è stato pensato?

Il percorso verso la creazione del mio brand ‘Osa è stato lungo e complesso. Ho aperto il mio laboratorio cosmetico nel 2020 e, da lì, ho iniziato a capire sempre meglio le esigenze dei miei pazienti. Analizzando i loro quadri clinici, ero in grado di formulare cosmetici personalizzati, risolvendo problematiche che spesso non trovavano soluzione con altri trattamenti. Questo mi ha permesso di fidelizzare una clientela sempre più ampia. Capivo che l’apertura di un brand sarebbe stata imminente ma ammetto di aver avuto un po’ di paura. Inizialmente, volevo essere io stesso a produrre i miei cosmetici, ma i costi erano proibitivi. Ho capito quindi che avrei dovuto affidarmi a un’azienda per realizzare i miei prodotti.

La sfida più grande, però, è stata trovare un nome e un messaggio che rispecchiassero davvero quello che volevo comunicare. Ho riflettuto a lungo su questo, senza affidarmi ad agenzie o grafici, perché non riuscivo a trovare qualcuno che capisse davvero la mia visione. Poi, durante l’estate del 2023, mentre ero in ammollo nella piscina di casa, ho avuto l’ispirazione: tenendo a mente che ho sempre voluto un logo semplice, iconico, ma non troppo elaborato, ho notato su una borraccia di Starbucks che mi aveva portato mio fratello da New York l’apostrofo. Mi è venuta l’illuminazione di utilizzare l’apostrofo come simbolo. Ho capito che la parola che più rappresenta la filosofia del mio brand è il Rosa e da lì R’osa e quindi ‘OSA.

Da quel momento, tutto è stato più chiaro. Il nome Osa rappresenta non solo il brand, ma anche la filosofia dietro i miei prodotti, e ogni prodotto contiene la parola “Osa” nel suo nome, giocando con la sua funzione. È così che Osa è diventato il mio tutto, sia come prodotto che come messaggio (osa sempre).

  • Entriamo nello specifico dei prodotti: con quale criterio hai scelto cosa inserire, un prodotto piuttosto che un altro?

La scelta degli ingredienti per i prodotti di Osa Beauty è stata abbastanza naturale per me, perché dopo anni di lavoro in laboratorio avevo già sviluppato le mie formule. Quindi, quando è arrivato il momento di collaborare con un produttore, non ho fatto altro che consegnare le mie formule già pronte. Quello che oggi trovi sul sito di Osa Beauty non sono prodotti commerciali generici, ma formule originali create e perfezionate da me nel corso degli anni, rese commerciali grazie al produttore.

Il processo tra me e il produttore non è stato particolarmente lungo, perché lui non ha dovuto fare altro che realizzare quello che io avevo già sviluppato. La parte più difficile (anzi difficilissima) è stata trovare un’azienda che lavorasse esattamente come volevo io, con materie prime di alta qualità e metodi che rispettassero i miei standard (sul mercato c’è veramente lo schifo… garantisco). Avendo avuto un laboratorio cosmetico i miei clienti sanno come lavoro e che tipo di qualità possono aspettarsi.

Per me era fondamentale mantenere un livello qualitativo molto alto, perché non volevo creare un prodotto commerciale qualsiasi che potesse svalutare il brand. Non mi interessa fatturare a tutti i costi, mi interessa offrire ai miei clienti un prodotto di altissima qualità. Questo è sempre stato il mio obiettivo con ‘Osa’. Perciò, scegliere cosa inserire in ogni prodotto è stato facile, visto che le formule erano già pronte. Tuttavia, ho testato una cinquantina di prodotti e campionari, contattando numerose aziende prima di trovare quella che lavorava come desideravo e che potesse realizzare i prodotti secondo i miei criteri.

  • Qual è la particolarità dei prodotti OSA, in cosa spiccano e quali sono le caratteristiche principali?

Domanda semplice, risposta altrettanto semplice: la particolarità dei prodotti OSA Beauty sta nella loro essenzialità e efficacia. Gli INCI dei miei prodotti lo dimostrano chiaramente: contengono solo gli ingredienti che servono, niente di superfluo. Pochi ingredienti ma di altissima qualità, con concentrazioni precise e mirati a svolgere esattamente la funzione per cui sono stati pensati. Se un prodotto deve essere idratante deve idratare davvero. Ogni formulazione è creata per risolvere specificamente ciò che promette. Ad esempio, per una pulizia profonda ma rispettosa della pelle, utilizzo Burr’osa; per idratare senza appesantire, c’è Hyalur’osa; e per nutrire a fondo pelli mature o molto secche, ho creato Crem’osa.

La forza di OSA Beauty sta proprio in questo: pochi ingredienti, ma estremamente mirati e di alta qualità, per garantire che ogni prodotto faccia esattamente ciò che deve, senza compromessi.

  • La domanda che più spesso ci poniamo è: come capire quale skincare è adatta alla nostra pelle e, soprattutto, come affidarci all’online senza sbagliare?

In realtà, è molto semplice. Quello che dico sempre ai miei clienti (e anche ai miei studenti) è: osserviamo. Un buon osservatore è un buon scienziato. E cosa fa uno scienziato? Osserva, formula ipotesi, le verifica e infine scrive una tesi. Allo stesso modo, quando scegliamo una skincare perfetta, dobbiamo guardarci, fare delle ipotesi sulla nostra pelle e verificarle. Non mi piace screditare il lavoro di altri brand, ma c’è una cosa che va detta: molti propongono routine standardizzate, un “pacchetto” uguale per tutti. Detergente, crema, siero idratante, crema notte e crema giorno, tutto uguale, indipendentemente dalle esigenze della pelle. In realtà, questo approccio non funziona. Non tutti abbiamo gli stessi bisogni e l’evidenza lo dimostra. È proprio per questo che su Osa Beauty ho creato dei kit mirati per ogni tipo di pelle, ma sempre basati sulla mia filosofia: pochi prodotti, ma estremamente mirati.

La gamma di Osa Beauty è sempre quella, ma combinando i prodotti in modi diversi, posso offrire una soluzione personalizzata per ogni cliente. Per esempio, se un cliente ha la pelle grassa, non ha senso proporre un prodotto iper-nutriente come una crema ricca. Al contrario, la pelle grassa ha bisogno di idratazione, ma con prodotti a base d’acqua, che siano leggeri ma efficaci. Questo approccio è diverso da quello di molti altri brand, ed è proprio questa personalizzazione che rende il metodo di Osa Beauty così funzionale.

Per aiutare i clienti a capire quale skincare fa per loro, sul sito di Osa Beauty ho inserito un quiz che, attraverso alcune domande, indirizza verso i prodotti più adatti. Inoltre, Osa è sempre disponibile per consulenze online per chi ha ancora dubbi. Basta contattarci direttamente dai sito o nella sezione chat o nella sezione contatti.

  • Parliamo di un tasto dolente: rapporto qualità prezzo. Come si riesce a mantenere alta la qualità, nonostante i prezzi onestissimi dei tuoi prodotti? E soprattutto perché molti brand hanno prezzi esorbitanti?

Non è facile rispondere a questa domanda, ma posso dirti che quando stavo lavorando per aprire OSA Beauty, sapevo già che mi sarei inserito in una fascia di mercato medio-bassa senza sapere il costo matematico dei miei prodotti. I miei prodotti costano quello che devono, non so se mi spiego. È ovvio che c’è un guadagno, come in ogni attività commerciale, perché con il ricavato devo coprire i costi aziendali – tasse, spese di gestione – e, naturalmente, il mio sostentamento personale.

Quando si acquista un prodotto, si acquista anche tutto questo. Non c’è stato nemmeno bisogno di pensarlo perché fa parte di me ma, quando ho aperto il brand ho deciso che non avrei mai fatto carriera sulle tasche delle persone. Se guardiamo certi prodotti di alta cosmetica che possono arrivare a costare 500, 600 o addirittura 700 euro per 30 o 50 ml, non stiamo pagando solo per gli attivi o la qualità del prodotto (che in alcuni casi è pure pessima), ma in gran parte stiamo pagando la notorietà del brand costruita nel tempo.

OSA Beauty non è questo, e non lo sarà mai. Anche se tra dieci anni il brand sarà più grande e strutturato, la mia filosofia non cambierà: non voglio arricchirmi “sulla pelle” delle persone, ma piuttosto voglio arricchirmi delle loro storie, delle loro vite, dei loro feedback. Questo è ciò che mi motiva e mi definisce come Marco, la persona empatica (di cui parlavo prima) che ha saputo mettere insieme tutte le sue sfaccettature per creare qualcosa di autentico.

  • Parlando di principi attivi, quale è la giusta proporzione per far sì che un prodotto sia efficace? E soprattutto questo famoso “Acido ialuronico” cosa fa esattamente e a chi è rivolto?

La giusta proporzione di principi attivi in un prodotto dipende dal tipo di effetto che vogliamo ottenere. Un principio attivo può avere effetti diversi in base alla sua concentrazione all’interno della formula. Per esempio, lo stesso principio può essere idratante o esfoliante a seconda della quantità in cui viene utilizzato. Quindi, non è solo l’attivo in sé a fare la differenza, ma la sua concentrazione e il modo in cui è formulato. Ogni prodotto deve essere strutturato con un criterio scientifico preciso. Un prodotto idratante deve idratare, un esfoliante deve esfoliare. Non esiste un prodotto che possa fare entrambe le cose contemporaneamente, ed è proprio questa la mia filosofia: pochi ingredienti, ma mirati e con una funzione specifica.

Parlando di acido ialuronico, è un potente idratante presente in quasi tutti i prodotti di Osa Beauty, tranne nel detergente. Perché? Perché inserire acido ialuronico in un detergente sarebbe uno spreco, visto che durante il risciacquo il prodotto finirebbe semplicemente nel lavandino. In un detergente, l’acido ialuronico non avrebbe il tempo di agire sulla pelle. Quindi, è meglio riservarlo a prodotti che rimangono effettivamente a contatto con la pelle e possono dare risultati visibili. L’acido ialuronico è adatto a tutti, perché l’idratazione è la base di una buona skincare. Le pelli secche, ovviamente, avranno bisogno di un’idratazione più intensa, e per loro consiglio di combinare l’acido ialuronico con prodotti in crema, che ne migliorano l’efficacia. Altre pelli, come quelle miste o grasse, richiedono trattamenti diversi, ma l’idratazione rimane fondamentale per ogni tipo di pelle.

  • Facciamo una carrellata veloce dei tuoi prodotti, come agiscono nello specifico?

Burr’osa è il detergente in burro, disponibile in due versioni: delicata e purificante. Va immaginato come burro fuori frigo: si applica sulla pelle la quale verrà nutrita immediatamente e pulita in profondità. Una volta applicato il prodotto, appena si procede al risciacquo la formula saponifica trasformandosi in un sapone delicato. In questo modo con uno step solo ho eseguito una doppia detersione. La versione purificante contiene carbone vegetale, si presenta come un burro nero ed è ideale per pelli impure, offrendo una pulizia profonda e purificante. Hyalur’osa è un siero super idratante, formulato con acido ialuronico, provitamina B5 e niacinamide. È adatto a tutti i tipi di pelle e perfetto per ogni stagione, garantendo un’idratazione intensa e bilanciata.

Crem’osa è una crema ricca e nutriente, pensata per pelli mature o molto secche. Contiene burri vegetali pregiati e offre sia nutrimento che idratazione. È disponibile in due formati: 30 ml e 50 ml. Armoni’osa è un prodotto ibrido tra un siero e una crema fluida. È perfetto come supporto alle pelli molto secche, da usare in combinazione con Crem’osa, oppure come trattamento notte leggero in combinazione con Hyalur’osa per pelli grasse che non necessitano di un nutrimento eccessivo.

  • C’è un prodotto che più ti sta a cuore e perché?

In realtà ci sono due prodotti che mi stanno particolarmente a cuore, per motivi diversi. Il primo è Hyalur’osa, perché è stato il mio primo prodotto in assoluto. Quando ho aperto il laboratorio cosmetico, la prima formula che ho creato è stata proprio quella di Hylur’osa, con una profumazione molto specifica: un bouquet di fiori. Quando ho fondato Osa Beauty, ho voluto ricreare esattamente quella fragranza, collaborando con dei nasi per ottenere lo stesso profumo. Osa Beauty oggi profuma proprio come quel primo siero che ho realizzato. Per me Hylur’osa rappresenta l’inizio del mio viaggio nel mondo della cosmetica.

Il secondo prodotto è Burr’osa, il detergente in burro. Questo mi ha dato forse la soddisfazione più grande a livello professionale, perché è stato una piccola rivoluzione nel modo di fare skincare. Inizialmente, il burro era solido, ma un giorno ho commesso un errore in laboratorio, confondendo un tensioattivo con un altro, e la formula non teneva come al solito. Ero pronto a buttare via tutto, quando mi sono reso conto che la nuova consistenza era in realtà molto interessante. Ho studiato meglio quella formula “accidentale” e ho capito che era più vincente di quella originale. Quindi, il Burr’osa di oggi è nato da un’idea, ma migliorato grazie a un errore che, per fortuna, ha portato ad un risultato ancora migliore.

  • Oltre prodotti per la skincare, nel tuo shop troviamo la fodera per il cuscino. Perché è importante inserirla nella nostra beauty routine?

La federa per il cuscino che trovi nello shop di Osa Beauty è nata da un’amicizia speciale. Questa federa è il frutto della collaborazione tra me e Brigida, una creator che ho conosciuto grazie ai social. Il suo canale YouTube, Ragazza Vanitosa, è seguito da moltissimi utenti, soprattutto nel mondo della cura dei capelli ricci. Nonostante il mio canale fosse molto più piccolo, ci siamo subito trovati e abbiamo iniziato a costruire un bellissimo rapporto, anche perché abitiamo relativamente vicini, io a Milano e lei a Monza.

Quando ho aperto Osa Beauty, ho voluto includere anche degli accessori, e ho pensato che la federa in raso, proposta da Brigida nel suo shop, fosse perfetta anche per il mondo della skincare. Nasceva così Vanit’osa la federa in raso che unisce i colori di Osa Beauty: il blu e il rosa, simbolo anche della nostra amicizia. L’uso della federa in raso è importante per la cura della pelle perché riduce la frizione del cotone sul viso durante la notte, prevenendo la comparsa precoce delle rughe. Inoltre, aiuta a mantenere la pelle più liscia, migliorandone la texture, e amplifica notevolmente la qualità del sonno.

La missione di Osa Beauty è anche quella si dare spazio e visibilità alle piccole imprese italiane, credendo nel loro valore e qualità. Ogni prodotto e ogni collaborazione rappresentano il mio impegno a sostenere queste realtà e offrire ai miei clienti qualcosa di davvero unico e fatto con passione.

Proprio per questo sul sito sono presenti anche collaborazioni con due brand. Lumin’osa la candela in ceramica lunare firmata Elaceramics, una talentuosa artista italiana che crea opere uniche e di grande valore. Elodie Brides un brand di abiti da sposa, con il quale realizziamo una micro bag in pizzo macramè recuperata con i ritagli degli abiti da sposa delle loro collezioni, pensata per la skincare del giorno delle nozze.

  • Cosa ti aspetti per il futuro di OSA? Hai in progetto di ampliare il brand?

Assolutamente sì! Il mio obiettivo è quello di far crescere Osa Beauty e ampliare la gamma di prodotti. Voglio offrire ai miei clienti un’esperienza di cura personale di altissima qualità, perché credo che se lo meritino. Ho tantissimo da dare, grazie a tutto quello che ho imparato durante la mia carriera e le mie esperienze lavorative. Ho già diversi progetti in mente e nuovi prodotti che vorrei realizzare il prima possibile. Ovviamente, nella fase iniziale è tutto un po’ più complesso, soprattutto per via dei costi, quindi in questo momento mi sto concentrando sul far conoscere il brand e i prodotti attuali, che rappresentano la base della mia filosofia. Ma la strada per migliorare è lunga, e sono convinto che ci siano infinite possibilità di crescita. In futuro, sicuramente inserirò nuovi prodotti e spero che questo sogno, che già oggi mi sta dando tante soddisfazioni, possa diventare un progetto ancora più grande, capace di amplificare tutto ciò che ho costruito fino a oggi.

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