“Nàccheras” di Ilenia Zedda: recensione del romanzo ambientato in una Sardegna dal fascino arcaico
Nàccheras
Autore Ilenia Zedda
Editore DeA Planeta
Genere Narrativa
Pagine 240
Data di uscita 12.05.2020
https://www.deaplanetalibri.it/libri/naccheras
“Nàccheras”, romanzo dell’autrice sarda Ilenia Zedda, è un’opera prima dal risultato gradevole e degno di attenzione.
Il libro è ambientato a Cala dei Mori, in una Sardegna dal fascino arcaico e ancestrale, protetta dalla modernità e dai suoi bisogni materiali.
A Cala dei Mori ogni giorno, Caterina, si tuffa nel mare per cercare di raggiungere il fondale e conquistare il suo tesoro, il bisso, una seta color oro che, oggi, solo una donna è in grado di raccogliere e tessere: Maistu, la nonna della fanciulla, che vuole tramandare il compito alla nipote.
Maistu suscita timore negli abitanti del paese, è una donna portatrice di mistero e per questo definita una “strega”.
“Le donne custodi calmavano i venti, spostavano la luna, invocavano l’acqua.”
Caterina cerca di adempiere al compito che le appare ogni giorno più gravoso e complicato.
Nascosto all’ombra di una roccia, Francesco, un ragazzo del paese, osserva la fanciulla, innamorato in quell’estate.
“Il bisso è delicato. Mille Pinne doneranno tre etti di seta: dovrai immergerti duecento volte per trecento grammi di grezzo. Lo filerai con fusi pesanti, di piombo. Lo pettinerai finemente, ti prenderà per giorni e giorni.
Portare pazienza è la nostra dote.
Pescherai, tornerai a galla. Gli scogli culleranno la seta e tu darai colpi secchi di ginepro per lavorarla.
Si seccherà all’ombra, la dissalerai.
Userai limoni per l’elasticità, erbe per colorare.
Sarai pronta per la cardatura.
Si modificherà alla luce, da ambra diventerà l’oro che ha vestito i grandi Re.
Dovrai maneggiarla con cura perché è materiale pericoloso per l’anima.”
Francesco e Caterina sono due opposti apparenti che, tuttavia, sono destinati a incontrarsi. Entrambi, infatti, sono giovani in cerca di una direzione ma fragili e colmi di incertezze.
Francesco tenta di scoprirsi adulto senza il padre mentre Caterina, orfana di madre, cerca una mediazione tra il suo ruolo di Maistu e l’amore “terreno”.
Caterina e Francesco sono figli di un territorio in cui le tradizioni e la diffidenza viaggiano paralleli e in cui il diverso viene percepito come pericoloso, divenendo fonte di turbamento.
L’amore appena nato tra Francesco e Caterina dona un senso di purezza e libertà al libro, contrapponendosi alla vita degli adulti del paese che, tuttavia, anelano un po’ di dolcezza e conforto.
Nàccheras si avvicina a un romanzo di formazione giacché narra una storia di consapevolezza, maturazione e crescita.
Sofferenza, anelito alla gioia, ricerca di uno scopo pur senza una guida, accettazione della fragilità dell’esistenza: elementi, questi, che attraversano le pagine del libro e che lo rendono interessante per il lettore.
Romanzo fornito da DeA Planeta