Narghilè: tra storia e leggenda
Le origini del narghilè sono ancora oggi avvolte nel mistero. Sono molti i Paesi che rivendicano la nascita, tra i principali: India, Iran, Turchia, Egitto e Siria.
Le narrazioni si susseguono.
Molti credono che la provenienza sia da attribuire al medico Hakim Abul Fath Gilani che nel nord – est dell’India, circa 500 anni fa, si rese conto di come filtrando il tabacco con l’acqua i danni sulla salute fossero minori. Altri, al contrario, asseriscono che l’origine sia da attribuire alla Persia, durante la dinastia Safavide, dove si fumava un tabacco forte e scuro.
Nell’alta società turca il narghilè era un simbolo di ricchezza e prosperità; si fumava, infatti, dopo le cene reali o le riunioni diplomatiche.
Pur non conoscendo le origini si può sostenere certamente che il narghilè si diffuse rapidamente nei Paesi meridionali.
Le prime tipologie del prodotto erano composte da una semplice noce di cocco, utilizzata come ampolla, e da canne di bambù usate come tubi. Successivamente si sviluppò con una base in cristallo e un recipiente in argilla per poi evolversi con materiali più resistenti come rame e ottone fino a giungere all’aspetto attuale.
Le guarnizioni, al contrario, erano composte da filamenti di canapa mentre oggi sono state sostituite da rivestimenti in plastica o in silicone.
Il narghilè è conosciuto con nomi diversi, tra questi hoqqa, čilīm, qalyān, shisha. Quest’ultimo termine significa “bottiglia” ed è molto utilizzato non solo nei paesi arabi ma in varie parti del mondo.
Cos’è il narghilè e come si fuma
Il narghilè o shisha è una pipa ad acqua, utilizzata per fumare il tabacco aromatizzato riscaldato con i carboni o le braci di legno. Il tabacco, spesso composto da melassa, viene bruciato: il fumo passa attraverso l’acqua e viene aspirato dal fumatore attraverso la pipa.
Per fumare in modo efficace è necessario riempire d’acqua la base e inserire lo stelo centrale sulla base stessa. Successivamente bisogna collegare il tubo allo stello e inserire il braciere in ceramica. Si deve riempire il braciere con il tabacco e mettere sopra la carta stagnola bucherellata. Infine prendere un carboncino e accenderlo con un accendino; quando diventa rosso e smette di fumare, si può appoggiarlo sulla stagnola: finalmente il fumo è pronto per essere aspirato.
In commercio sono presenti differenti aromi, da scegliere a seconda delle preferenze personali, tra cui i gusti El Badia per narghilè.
La convivialità del gesto, la pipa si fa passare tra tutti i presenti, rendono il narghilè un’usanza in grado di trasmettere familiarità e rafforzamento dei legami. I fumatori si riuniscono negli Shisha Bar o negli appartamenti per rilassarsi e vivere un momento profondamente sociale, simbolo di amicizia e unione.