“NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO”: nulla è ciò che appare e tutto è ciò che è!

LORELLA CUCCARINI e GIAMPIERO INGRASSIA

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NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO

Dopo 20 anni Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, la straordinaria coppia di Grease, torna a lavorare insieme per la prima volta in una commedia inedita, scritta e diretta da Gabriele Pignotta.

Uno spettacolo ironico, intelligente, appassionante, cucito addosso a due protagonisti perfetti: istrionici e straordinariamente affiatati.

La famiglia è il motore principale dello spettacolo e si mostra con le sue fragilità e con la sua forza. L’amore tra uomo e donna e tra genitori e figli è visto con leggerezza, ma anche con passione, sbirciando attraverso la quotidianità: risate, lacrime, sospetti, cambiamenti e tante altre piccole e grandi situazioni condiscono la commedia interpretata da cinque bravissimi attori, in cui ognuno di noi può ritrovare uno spaccato della sua vita.

La produzione è ambiziosa e importante: un allestimento di altissimo livello saprà regalare allo spettatore momenti di assoluto divertimento e di grande emozione. 

Recensione

Al Teatro Olimpico di Roma è stato rappresentato fino al 16 dicembre lo spettacolo “Non mi hai più detto ti amo”, in scena Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti e Fabrizio Corucci.

La pièce è una commedia che con toni leggeri tratta il tema dell’amore, dell’identità e della riscoperta di sé. Quando la persona con cui condividi la vita smette di essere ciò che si pensava fosse, tutto diviene caotico ed estraneo, così come lo diviene Serena per il marito e per i figli. Un senso di sbandamento pervade la famiglia che non riesce a comprendere cosa accade a quella donna, madre e moglie, che da sempre si è dedicata agli altri, lasciando da parte i suoi sogni e le sue aspirazioni. Quando sopraggiunge l’imprevisto Serena si riscopre.

Sul palcoscenico la scenografia è curata ed è l’involucro perfetto per rappresentare una famiglia da “copione”: marito medico e assente, moglie casalinga e dedita alla famiglia, due figli, un maschio e una femmina con caratteristiche totalmente differenti e in continua lotta.

Ad arricchire lo spettacolo è la presenza di Fabrizio Corucci, interpretante Morosini, paziente ipocondriaco con turbe psichiche che si rivolge quotidianamente a Giulio per raccontargli i suoi tanti problemi, forse scambiandolo per uno psichiatra piuttosto che per un medico di base.

Lo spettacolo è adatto ad un pubblico adulto; le canzoni composte da Giovanni Caccamo sono commoventi e “giuste” per l’opera teatrale.

Una commedia dai toni agro – dolci, nata per far riflettere e per far comprendere quanto nulla è ciò che appare e tutto in fondo è ciò che è.

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