Paura in Europa: i recenti attentati a Londra e all’Aja risvegliano lo spettro del terrorismo islamico
L’Europa ha rivissuto momenti di terrore: alle 15 ora italiana un terrorista ha attaccato diverse persone sul ponte London Bridge, ferendone circa una decina e uccidendone due. Alcuni coraggiosi passanti hanno cercato di bloccarlo, riuscendo persino a disarmarlo (l’arma è un coltello con una lama di circa 20 cm), ma è stato l’intervento della polizia a porre a la vicenda la parola fine. Più tardi all’Aja in Olanda un altro attentato nella via dello shopping colma di gente per il Black Friday: la dinamica è stata simile, un’aggressione con coltello che ha lasciato dietro di sé feriti, ma per fortuna nessuna vittima. L’uomo è all’inizio riuscito a sfuggire nel caos della situazione, ma è stato fermato dalla polizia olandese. Nel frattempo, l’ISIS ha rivendicato l’attentato a Londra sostenendo che si trattava di un suo combattente, un lupo solitario affiliato allo Stato Islamico.
Questa volta, il panico a Londra è stato doppiamente maggiore, in quanto il terrorista indossava un finto giubbotto esplosivo. Sono stati giorni che hanno risvegliato la paura degli attentati islamici in Europa, cominciati con la strage al Teatro Bataclan nel 2015.
Sembra che il periodo Natalizio sia diventato uno dei periodi dell’anno più propizi per gli attentatori, che evidentemente approfittano di un momento di gioia e di pace per trasformarlo in un periodo di terrore. Sono anni, ormai, che in Italia i mercatini sono circondati da barriere anti-camion e anti-macchine per proteggere i passanti.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan si è complimentato con l’eccellente velocità e precisione della polizia e con i cittadini londinesi, protagonisti di momenti di orrore, ma anche di estremo coraggio.
Londra c’è, l’Aja c’è e ci siamo tutti, uniti contro il nemico comune: l’odio.
Martina Seppi
Immagine: Foto di John Hain da Pixabay