Piedi piatti: cause e i trattamenti più efficaci
Camminiamo, corriamo, saltiamo: i nostri piedi ci sostengono ogni giorno, supportando il peso del nostro corpo e permettendoci di muoverci con disinvoltura.
Ma cosa succede quando questa struttura si modifica causando l’appiattimento della volta plantare? Stiamo parlando del cosiddetto piede piatto, una condizione molto comune che può colpire a qualsiasi età e sorgere per diverse cause.
Molti sono convinti che si tratti esclusivamente di genetica. In realtà, seppur spesso sia ricondotto a una condizione congenita ereditaria, e quindi presente fin dalla nascita, può anche svilupparsi nel corso della vita a causa di fattori esterni.
Fra i principali emergono i traumi fisici, le malattie neurologiche, fino alle condizioni di sovrappeso.
La buona notizia è che si può tenere sotto controllo senza sottoporsi a interventi invasivi.
I più utilizzati sono gli strumenti ortopedici, oggi progettati con materiali high tech e le più innovative tecnologie del settore bio medicale, come ad esempio i plantari Avanterra, in grado di alleviare il fastidio e correggere la malformazione.
In ogni caso, qualsiasi sia il livello di gravità, è importante non sottovalutare il problema, in quanto il mancato trattamento può portare a molte complicazioni.
Cosa succede se non si interviene sul piede piatto
Ignorare il fenomeno può avere diverse conseguenze negative, sia a breve che a lungo termine ed è essenziale comprendere che queste problematiche possono insorgere indipendentemente dalla presenza o meno di sintomi.
Quindi, non percepire dolore non significa che il disturbo non sia presente e non necessiti di trattamento. Vediamo le principali conseguenze del piede piatto non curato:
- Dolore cronico: può manifestarsi nel piede, certo, ma anche alle caviglie, alle ginocchia, fino alla schiena, alterando la stabilità e l’allineamento delle gambe.
- Deformità del piede: in questo caso fra le conseguenze più comuni troviamo l’alluce valgo, ovvero spostato verso l’esterno, o le dita a martello.
- Problemi di postura: l’asimmetria del corpo può generare tensione e dolore nella parte superiore, causando lordosi, cifosi e scoliosi.
- L’artrosi: infine, non è raro che chi ne soffre sia incline a sviluppare forme di artrosi. Questo perché l’usura delle cartilagini articolari deteriora le caviglie, le ginocchia e le anche.
Rimedi: plantari, esercizi e fisioterapia
Tra i trattamenti più efficaci troviamo i plantari. Si tratta di dispositivi ortesici, talvolta realizzati su misura, che forniscono un supporto alla volta plantare, aiutandola a mantenere la sua forma naturale e a ridurre il dolore e l’affaticamento.
Inoltre, aiutano la postura, l’allineamento del corpo, riducono lo stress sulle articolazioni e stimolano i recettori sensoriali del piede. Questi strumenti vanno integrati con esercizi di stretching e rafforzamento muscolare così da lavorare sulla forza, la flessibilità e la stabilità.
Nei casi più difficili può essere necessaria la fisioterapia, soprattutto a seguito di un forte trauma o in età avanzata. Un professionista sarà in grado di far eseguire correttamente gli esercizi e sviluppare un programma di trattamento personalizzato.
Come abbiamo visto, dunque, non è soltanto una questione estetica, ma salutare e richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti i quali, insieme, permettono di migliorare la qualità della vita del paziente.