“Poiesis” di David Taglieri (X mini – raccolta)
L’albero e la fanciulla
Non posso muovermi ma allungare i rami si,
e questo prolunga i miei pensieri…
Bella fanciulla appoggiati a me e parleremo dei sogni che hai fatto ieri…
E sai i sogni sono profondi ed affascinanti anche se non li raggiungi…
Giungi da un paese nordico, di nani, boschi e funghi.
Ti dono la protezione della mia chioma affinché tu veda la luce ma tu non ne sia accecata…
E gemme di pioggia provenienti dal cielo sono perle di acqua ne più ne meno…
E la fanciulla sentendo quella voce provenire da uno spazio tempo
disse all’albero di fissare un’appuntamento in un luogo natura
di fronte all’antichita’ di un incantato tempio.
Teatri e montagne
Bilanci di una stagione che inizia
fra il freddo di una curva in salita
ed una strettoia che occhieggia fra colli toscani
e vendemmie di vita protette da angeli danzanti.
Un teatro che scalpita e che rimbomba i suoni di un ciclo che chiude un cerchio
fra risate, studi, prove e ferite di ruoli mai raggiunti…
La maschera cercava nell’agenda il ricordo di quella fronte spaziosa,
un percorso di carne e cervello fra una dolce vanità ed il gusto della sorpresa.
E intanto rugantino comunicava alla sua dolce madre il sapore delle ali ed il calpestio di quel pavimento…
Diceva madre madre
madre ora mi vedi dall’alto di un soffitto
e accendi la pipa a papà dai,
sormonta i monti trentini trasferiti in quel mistico luogo di fascino e assoluto…
Sei la bellezza di una gioventù ora con l’esperienza della speranza.
Mentre quaggiù dimora un’inquietudine di futuro che forse rinuncerà per una volta al passato…