“RADICE DI DUE” al Teatro Trastevere: “due rette parallele, destinate ad incontrarsi in un ritmo asincrono”
RADICE DI DUE di Adriano Bennicelli
Regia di Marco Zordan
Con Luca Basile e Viviana Colais
Dal 6 all’11 novembre 2018
Dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17:30
Radice di due: una tenera e delicata storia che vede unite due esistenze, quelle di Geraldina e Tommaso, che si conoscono sin da ragazzi, vicini di casa, ed iniziano assieme l’avventura del liceo. Lui Tommaso, è appassionato di matematica. Lei Gerry, è introspettiva e in continua contrapposizione con il suo amico.
Radici quadrate, numeri primi, rette parallele.
La matematica ha sempre fornito metafore perfette per qualsiasi tipo di amore, felice contrastato o ricambiato. Ma nella storia tra Tom e Gerry si aggiungono anche la chimica e il magnetismo. Reazioni tra elementi diversi, ma perfettamente solubili tra loro, o poli opposti di due calamite destinate a respingersi, prima o poi.
Matematica e chimica, materie studiate tra quei banchi di scuola dove gli occhi dei nostri antieroi romantici si incontrano per la prima volta, riconoscendo il proprio PER SEMPRE in quelli dell’altro.
E proprio come in un foglio a quadretti pieno di errori, cancellature, riscritture, e belle copie, l’amore tragicomico di queste due anime girovaghe sarà un’eterna ricerca del minimo comune denominatore. Quando la radice di due cuori è profonda, venti e tempeste potranno solo scuoterli, ma abbatterli…Mai.
Debutta al Teatro Trastevere un testo importante e di grande successo: “Radice di Due” di Adriano Bennicelli, autore e drammaturgo che ha scritto, tra il 2003 e il 2013, almeno 12 testi teatrali, rappresentati a Roma e in molte altre città italiane, in Svizzera e Sud-America.
Con “Radice di 2”, nel 2007 ha vinto il premio di scrittura teatrale “Diego Fabbri”, nel 2008 il premio nazionale alla drammaturgia “Oltreparola”.
La regia è affidata a Marco Zordan, giovane attore e regista romano, nonché Direttore Artistico del Teatro Trastevere a Roma, attualmente protagonista, insieme ai due attori del cast di “Radice di Due”, Viviana Colais e Luca Basile, di “Che Disastro di Commedia”, versione italiana di “The Play that goes wrong”, successo teatrale partito da Londra nel 2014 ed esportato in tutto il mondo fino a Broadway, scritto da Henry Lewis, Jonathan Sayer e Henry Shields, per la regia di Mark Bell, che è al suo terzo anno consecutivo di tournée in giro per i più famosi teatri italiani.
Recensione
Radice di due è uno spettacolo che inizia lentamente e si evolve in modo intelligente ed ironico. La scena si apre con la figura di Filippo che rivolgendosi al pubblico racconta il giorno appena trascorso e la sua persona: è andato in pensione e ha uno strano vizio, quello di fare le facce quando è in stato di nervosismo. Una delle componenti del suo nervosismo sono da sempre i numeri e nell’evolversi dello spettacolo vi è il racconto non solo della relazione con Geraldina ma anche della sua ossessione nei confronti della matematica.
“La matematica è un complotto degli adulti ai danni del bambino.”
Come affermato in precedenza lo spettacolo inizia lentamente, con battute facenti parte del parlato quotidiano ma in poco tempo si evolve e acquista valore.
Tommaso è un agente monomandatario in pensione e sul palcoscenico con occhi attenti lo scopriamo bambino, un bambino che incontra un’altra bambina: Geraldina, detta Gerry. Quell’incontro, apparentemente senza valore, condizionerà la loro vita, in un crescendo di incroci e allontanamenti. L’amore, dopotutto, è un’oscillazione perpetua tra estasi e disperazione.
Sul palcoscenico riviviamo il primo incontro tra i protagonisti, Tommy e Gerry, il loro divenire adolescenti ed adulti. Un rapporto vissuto con una sola componente: l’amore. Un amore differente, alienante e poco incline ai desideri dell’altro ma pur sempre amore!
Due anime che si incontrano e sono diverse: lei alternativa, intellettuale e strana e lui semplice, odiatore seriale della matematica e in cerca di una vita serena.
Sono due rette parallele, destinate ad incontrarsi in un ritmo asincrono.
“Con lei mi sembrava tutto possibile.”
La coppia artistica, formata da Luca Basile e Viviana Colais, è perfetta. Si completano a vicenda senza mai subentrare nel ruolo dell’altro, dividendosi il palcoscenico con onestà e limpidezza.
Sulla scena l’apoteosi dell’amore, quello vero, difficile, sofferente ma inebriante e stupefacente come un luna park! Una vita che scappa per realizzarsi ma si ritrova mancante e solo nell’altra vita si scopre completa!
Teatro Trastevere
ingresso riservato ai soci
via Jacopa de’Settesoli 3, 00153 Roma
contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it
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