Recensione dello spettacolo “Il Piccolo Guitto” al Roma Fringe Festival
Il Piccolo Guitto
Massimiliano Aceti
Regia di Massimiliano Aceti
Monologo: Massimiliano è un bambino di sette anni, silenzioso e timido. Scopre per caso di avere un grane dono: riesce ad imitare con molta facilità la voce degli adulti che lo circondano. Grazie a questa capacità vince le sue paure e trova un posto nel micromondo dei bambini: si cuce addosso il ruolo del “guitto”.
Guitto: furbo; opportunista; vendicativo; rancoroso; invidioso; attratto dall’amore ma leggero; malinconico quando non in scena ma costretto a dover fare sempre ridere, anche quando è disperato.
L’attore con meravigliosa leggerezza riesce ad interpretare la genesi di un bambino di sette anni, che inizia a comprendere come ritagliarsi il proprio posto nel mondo: fare ridere diviene il suo mestiere!
Il pubblico in platea non può fare altro che ridere di fronte alla messa in scena di “Romeo e Giulietta” in versione moderna con Massimiliano Aceti che contemporaneamente interpreta non solo il guitto bensì, tra gli altri, anche Marani, il suo amico amante dei personaggi femminili e la piccola Silvia, definita dai compagni “scimmietta” per via del suo aspetto.
Sarà proprio Silvia a provocare il primo dolore d’amore al guitto; ella preferisce Marco Di Giorgio, eterno rivale e bambino bello e amato non solo da tutte le ragazzine ma anche dalla maestra.
Il guitto però, come già scritto, nonostante la malinconia deve fare sempre ridere e nonostante la sua delusione d’amore continua a rimanere leggero e a provocare risate.
“Il Guitto è un buffone che fa rumore per mandare via il silenzio. La vita però è più intelligente del guitto e a volte impone il silenzio”: a 12 muore il nonno.
Questo è il momento più emozionante dello spettacolo: si domanda il guitto come rendere eterno il nonno o almeno cercare di farlo e trova la soluzione nella decisione di raccontare la sua storia, nello specifico una vicenda storica con protagonista la macchina di Benito Mussolini.
Il guitto vuole vincere la morte e probabilmente ci è riuscito!